Justin's pov.
Dopo cinque lunghi giorni di ricerca l'abbiamo trovato, o meglio, abbiamo trovato l'intera gang.
Non sto parlando di una semplice gang di ragazzi, sto parlando della più pericolosa di tutte.
Credo di essere la persona più fiera al mondo in questo momento, uno dei componenti era Edward Butera, il pazzo omicida che ha ucciso mio padre.
Sono felice di potermi finalmente vendicare, lo obbligherò a dirmi dove si trova sua figlia e poi andrò ad ucciderla con le mie mani.
Ho fatto richiesta di trasferirlo nel carcere dove mi trovo io, così sarò proprio io a estrargli tutte le informazioni che mi servono.
Adesso che è finalmente terminato tutto posso tornare al penitenziario e stare un po' con A, infondo sono stato io a scovarli e merito qualche premio.
Ovviamente prima che Butera venga mandato nel nostro carcere bisogna vedere l'esito del processo anche se non mi preoccupa particolarmente, non credo che riuscirà a trovarsi un avvocato talmente bravo per riuscire a scamparsela.
Parcheggio l'auto nei garage e salgo una scalinata fino ad entrare nel supermercato.
Per festeggiare questa mia vittoria personale ho deciso di fare a Dangerous gli spaghetti, ha detto che sono il suo piatto preferito e mi piacerebbe sorprenderla, so di non essere un ottimo fidanzato, però posso provare a renderla felice.
Passo tra gli scaffali alla ricerca degli spaghetti e tutte le persone si girano a guardarmi, come al solito.
Sono tutti sempre sorpresi di vedere un agente nei luoghi pubblici e si spaventano come se avessero commesso un reato.
Non capisco l'atteggiamento di queste persone, perché mai dovresti spaventarti se non hai fatto nulla di grave? Infondo sotto questa uniforme blu con i distintivi noi agenti siamo dei comuni esseri umani.
Prendo in mano la passata di pomodoro e nello scaffale seguente trovo gli spaghetti, metto tutto nel carrello assieme a altre cose che mi servivano e mi dirigo verso la cassa.
Più mi avvicino e più mi sembra di sentire un pianto, uno di quelli disperati.
Aumento il passo e inizio a capire che è il pianto di un bambino.
Svolto l'angolo e trovo un piccolo bambino biondo rannicchiato in un angolo a piangere. Mi avvicino e lui sembra spaventarsi, gli sorrido e gli metto una mano sulla spalla.
"Ehi piccolino, cosa c'è che non va?" Lui al posto di rispondere si fionda tra le mie braccia e mi stringe forte continuando a piangere.
Gli passo una mano tra i capelli e mi siedo per terra per abbracciarlo meglio.
"N-non trovo più la mia mamma!" Dice tra un singhiozzo e l'altro.
"Tranquillo, basta piangere. Adesso ti aiuto io a trovarla." Dico alzandomi.
Lui continua a piangere imperterrito e mi si attacca ad una gamba. Sbuffo e mi inginocchio di nuovo.
"Tieni, ti faccio un regalo. Però mi devi promettere che smetti di piangere."
Gli do in mano il mio berretto, ha sopra lo stemma della polizia ed è abbastanza banale come cappello, eppure lui ne rimane affascinato e smette di piangere dando la sua completa attenzione al cappello. Lo prende tra le sue piccole manine e si asciuga gli occhi con la manica della maglietta di Batman che indossa.
Alza lo sguardo incontrando il mio e fa schizzare velocemente gli occhi da una parte all'altra della mia divisa.
"Tu sei un supereroe?" Chiede provocando una piccola risata da parte mia.
"Si, una specie di eroe. Io posso catturare i cattivi e tutte le persone che fanno del male, proprio come fa Batman." I suoi occhietti azzurri si illuminano e fa un sorriso a trentadue denti.
"Adesso andiamo a trovare la tua mamma."
Lo prendo in braccio e lo metto a sedere sulle mie spalle così che possa vedere bene.
"Vedi la tua mamma da lì?"
"No." Annuisco e prendo il carrello percorrendo ancora diverse corsie finché il bimbo non inizia ad agitare le gambe.
"È li! La mia mamma è lì!" Indica una signora giovane che sta frettolosamente guardando intorno a se probabilmente in cerca del figlio.
Lo faccio scendere dalle mie spalle e corre via verso sua madre che lo abbraccia stringendolo forte.
"Mi hai fatto prendere uno spavento! Non farlo mai più!" Dice la madre mettendolo nello spazio del carrello fatto apposta per i bambini.
"Io ero fermo e poi tu sei scomparsa! Però dopo è arrivato quel signore e mi ha portato qui. Lo sai mamma che è un supereroe come Batman!" Risponde il bambino tutto emozionato.
Mi presento alla signora, mostrando il distintivo e spiegandole tutta la storia mentre lei non finisce più di ringraziarmi.
"Mamma, io da grande voglio diventare un supereroe come lui e catturare i cattivi." Sorrido al bimbo, saluto entrambi e vado a pagare alla cassa.
È incredibile come si possa stupire un bambino con delle semplici cose.
Alla fine ho deciso di regalarglielo il cappello, ne ho molti a casa e a lui piaceva tanto.
Appena arrivo al carcere parcheggio l'auto nel box, salgo le scale e sorrido nel pensare alla scena di pochi minuti fa.
Percorro tutta la prigione salutando i miei colleghi e cammino tranquillamente per i corridoi, oggi sono felice per più motivi, finalmente potrò riposarmi per bene e potrò anche incontrare Dangerous dopo tanto tempo che non stavamo un po' insieme.
Mi piace davvero tanto stare con lei, pensavo che sarebbe stato un errore stare con una criminale, invece lei mi piace tanto da dimenticarmi che sia una cosa completamente sbagliata.
Non credo sia amore, non ancora, ma qualcosa tra noi due c'è e lo adoro.
Se potessi vivrei con lei.
Apro la porta di casa e mi lancio sul divano. Chiudo gli occhi per cercare di prendere sonno ma qualcosa me lo impedisce.
Guardo oltre il divano e vedo il cane che gratta sulla porta di camera mia cercando di entrare.
"Ma sei ancora qui? Alec Mi aveva promesso che al mio ritorno non ci saresti stato." Sbuffo e mi alzo per aprirgli la porta e farlo entrare perché smetta di fare quel rumore fastidioso.
Apro la porta e quasi caccio un urlo appena trovo Dangerous.
Guardo meglio e sussulto appena vedo la mia pistola nella sua mano destra.
È rannicchiata nell'angolo opposto alla porta e osserva la mia stanza con lo sguardo perso.
"Dangerous." La richiamo con un tono di voce basso forse per paura che mi spari.
Lei si gira lentamente verso di me e mi guarda negli occhi con uno sguardo completamente spento.
Una lacrima le scivola solitaria sulla guancia e cade per terra.
Sospira e carica la pistola facendomi balzare all'indietro dallo spavento.
"Dangerous ferma."
Mi sposto verso di lei con l'intenzione di toglierle l'arma di mano e cercare di capire che cosa le è successo ma lei mi coglie alla sprovvista appoggiandosi la canna della pistola sulla tempia.
"No,no,no,no Dangerous ascolta, possiamo andare avanti insieme, io ti posso aiutare ma non devi fare cazzate. Ti prego, posa la postola."
Lei mi guarda di nuovo e apre la bocca senza far uscire nessun suono.
"A, noi possiamo superare tutto, qualsiasi cosa sia successa possiamo superarla insieme, non arrenderti così."
"Io non ho alcun motivo per continuare a vivere, Justin." Appoggia il dito indice sul grilletto e in seguito chiude gli occhi.
Mi avvicino a lei lentamente e le asciugo una lacrima dolcemente.
"Non mi lasciare, ti prego. Ho già perso tante persone nella mia vita e lo sai, non voglio che tu sia una di loro."
"No, io non voglio vivere."
Sospiro e le lascio un bacio dolce sulla guancia.
"Ti aiuterò io, andrà tutto bene." Le abbasso lentamente il braccio con la pistola fino a farle toccare terra con la mano.
Tiene gli occhi chiusi e allenta la presa sulla pistola.
"Brava, così." Di scatto impugna di nuovo l'arma e la alza facendo partire un colpo.
Nel giro di un millisecondo le colpisco il braccio deviando di pochi centimetri la traiettoria del proiettile che schiva entrambi e finisce nel muro.
Scoppia in un pianto isterico e si butta tra le mie braccia.
Io, prima di tutto, attivo la sicura della pistola e la lancio di nuovo sotto il letto.
Ricambio l'abbraccio e la stringo forte a me.
"Dangerous mi hai fatto prendere uno spavento incredibile, non farlo mai più ti prego." Lei annuisce appoggiando il mento sulla mia spalla e continuando a piangere.
"J-Justin io non v-..."
"Shh, mi racconterai tutto una volta che ti sarai calmata, per ora direi che è meglio distrarci un po'." Annuisce di nuovo e la porto in braccio sul divano, mi siedo e continuo ad abbracciarla forte.
Non ho idea di cosa le sia successo, so solo che è distrutta e ha bisogno di affetto, tanto affetto.____________
Hi guys! Vi sono mancata? Beh sono molto stanca in questi giorni perché la scuola mi sta distruggendo, voi come state?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi lascio un indizio(boh non so come chiamarlo ahaha) sulla fine della storia per ringraziarvi di tutta la pazienza che avete ahaha
Love y'all ❄️
_____________INDIZIO:
Justin **s**ia di *c***e** *a*g***u*
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MASK [JARIANA]
FanfictionDangerous Woman, ladra di alta fama in tutto il continente, viene arrestata e,anche questa volta, il suo obbiettivo è quello di evadere. Perché riesca in questo cercherà di ingannare una guardia del penitenziario in cui si trova, Justin Bieber, fac...