capitolo 35

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Ariana's pov.
Sono sei giorni che non ho nessuna notizia di Justin, da quando sono stata in casa sua prima che partisse per la missione non l'ho più visto eppure dovrebbe essere già tornato.
E questa non è nemmeno l'unica cosa strana che sta accadendo perché l'atteggiamento di Jungkook è cambiato e sta iniziando a spaventarmi.
Mi fissa costantemente e ieri l'ho beccato mentre mi seguiva nel bel mezzo del corridoio per andare in mensa, parla pochissimo rispetto a quando l'ho conosciuto e sembra sempre stanco, dovrò ricordarmi di chiedergli se c'è qualcosa che non va.
Mi sembra che anche l'atmosfera qui dentro sia cambiata, forse è perché sono dentro da tanto ma tutto sembra essere contro di me.
Una guardia viene ad aprirmi la cella e mi conduce verso la mensa, è ora di cena e ho molta fame.
Sono stati dei giorni abbastanza stressanti e per liberarmi da tutto il peso sono andata spesso in palestra, se ci fosse stato Justin mi sarei sfogata in un altro modo ma lui è scomparso perciò mi tocca andare spesso a tirare pugni a sacchi da boxe o a sollevare pesi.
Mi piacerebbe poter andare a correre ma in una prigione direi che non è molto fattibile.
Arrivo in mensa e dopo aver preso il pranzo mi siedo ad un tavolo completamente vuoto, credo che almeno oggi pranzerò in santa pace dato che Kookie è al tavolo con la gang di Ricky.
Quei ragazzi mi sembrano troppo tranquilli, insomma il loro capo è evaso senza di loro ed è scomparso, io al loro posto sarei incazzata o per lo meno triste.
Improvvisamente un ragazzo molto, ma molto più alto di me si siede al mio fianco noncurante del fatto che io stessi mangiando in santa pace.
Mi giro verso di lui con uno sguardo scocciato ma i suoi occhi attirano la mia attenzione, sono davvero rossi e il suo sguardo sembra molto stanco.
"Piacere, io sono Pete."
Lo guardo allungare la mano verso la mia per stringerla ma non accenno alcun movimento e non spreco nemmeno tempo a rispondere.
Continuo a mangiare tranquillamente il mio risotto allo zafferano ma lui sembra insistere.
"Ho detto che io sono Pete, piacere." Ripete alzando il tono di voce.
"Ti ho sentito, semplicemente ti sto ignorando perché non mi interessa per niente quello che vuoi da me."
Mi fissa interdetto per un attimo e poi mi lascia spiazzata.
"Mi vuoi sposare?"
Forse ho capito il perché degli occhi rossi, credo sia fatto.
"Io sono... fidanzata?" Doveva essere un affermazione ma è uscita più come una domanda. Mi fa strano dirlo, ovviamente il mio unico e solo scopo è quello di evadere e sfruttare Justin, forse è perché non ho mai detto una cosa del genere ad alta voce .
"Oh si, con me."
"Non con te Peter."
"Mi chiamo Pete!" Tira un pugno al tavolo e fa quasi rovesciare il mio bicchiere, per essere così magro e slanciato è davvero potente.
"Sposami dai." Si allunga verso di me cercando di baciarmi ma io mi sposto.
Fortunatamente vedo Alec venire nella mia direzione e gli faccio cenno di allontanare il più possibile questo ragazzo da me.
Lo porta via insieme ad un altra guardia e subito dopo torna da me.
"Dangerous hai una visita, devi venire con me." Una visita? Ma se non mi caga mai nessuno.
È già tanto se ho degli amici, chi mai vorrebbe vedermi?
Mi alzo e seguo Alec fuori dalla mensa lasciando il vassoio con il cibo sul tavolo dov'ero un attimo prima.
Alec aumenta il passo e per stargli dietro mi metto praticamente a correre.
Sembra di fretta, come se fosse qualcosa di urgente e che devo sapere al più presto.
Molto probabilmente è solo Justin che vuole stare con me e sta sfruttando Alec per farmi portare da lui come l'altra volta.
Dovrebbe smetterla di sfruttare la gente a suo piacere, che cavolo di agente sfrutta le persone?
"Alec tranquillo, rallenta che non abbiamo nessuna fretta." Si gira a guardarmi e rallenta un po' il passo permettendomi di affiancarlo senza nessuna fatica.
"Alec non è che c'è un modo per farmi avere dei tacchi? Non so se l'hai notato ma sono leggermente bassa e questa cosa mi infastidisce non poco." Lui sorride e mi mette un braccio attorno alle spalle.
Cos'è tutta questa confidenza adesso? Va bene che è il migliore amico del mio ragazzo però andiamo con calma.
"Mi è stato detto che è urgente Dangerous."
"Per una volta Justin può anche aspettare un po', no?" Mi guarda stranito.
"Justin? È ancora fuori in missione, dovrebbe tornare sta notte se tutto va bene." Ma come, non è da Justin che mi sta portando quindi.
Non sto capendo, chi vorrebbe mai parlarmi?
"A proposito di Justin, devi cercare di convincerlo a tenere il cane perché non ho trovato nessun altro che sarebbe disponibile a tenerlo."
"Hai provato con la gallina? Justin non ne vuole proprio sapere del cucciolo, non capisco come mai."
"La gallina?" Oh giusto, lui non sa del soprannome.
"Si, intendevo Selena."
"Ah, no non le ho chiesto nulla. Mi fa un po' paura quella donna." Ridacchio e svoltiamo a destra verso le cabine telefoniche.
"Io la odio, ci prova sempre con Justin e vuole uccidermi."
"Ci prova anche con me, è altamente fastidioso."
Arriviamo ad un corridoio abbastanza stretto che conduce a tante piccole stanze diverse, Alec mi fa entrare in una e mi spiega che devo parlare con la persona difronte a me tramite una sottospecie di telefono e che abbiamo solo mezz'ora di tempo.
Entro nella stanza e mi guardo intorno, è davvero piccola, ci stanno solo uno sgabello e una piccola scrivania difronte ad un vetro al quale è collegato un telefono come Alec mi aveva detto.
Mi siedo sullo sgabello e aspetto qualche minuto, mi guardo i piedi annoiata e finalmente sento una voce.
"Dangerous." Alzo la testa e vedo Douglas difronte a me.
"Doug, da quanto tempo!" Dico prendendo in mano la cornetta. Lui mi sorride malinconico e mi guarda negli occhi.
"Come stai? Qui è una noia mortale."
"Non c'è male, almeno per me." Sospira profondamente e direi che a questo punto pure un cieco capirebbe che c'è qualcosa che non va.
"Doug, è successo qualcosa?" Sto iniziando a preoccuparmi e non poco.
"Si, sai che non ho peli sulla lingua, o come cavolo si dice, perciò ti dico subito tutto senza problemi, devi sapere che tuo padre è stato arrestato." Trattengo il respiro quasi con le lacrime agli occhi, credo di aver capito cos'è successo e spero non sia così.
"T-tua m-madre è rimasta da sola per più di una settimana perché lui stava scappando dagli sbirri." Il labbro inferiore inizia a tremarmi e stringi forte i pugni per non cedere alle lacrime, tanto forte da conficcarmi le unghie nel palmo della mano.
"Non ce l'ha fatta Dangerous, tua madre è morta. Mentre tuo fratello l'hanno mandato in un orfanotrofio, temo che non lo vedremo più." Delle lacrime solitarie iniziano a scendere dai miei occhi e mi ritrovo a piangere silenziosamente.
All'improvviso realizzo tutto e sento il mondo cadermi addosso facendomi urlare dalla disperazione. Caccio un altro urlo e mi tiro i capelli, per poco non li stacco.
Alec apre di scatto la porta e cerca di capire cosa sta succedendo, cerca di prendermi ma sguscio via dalle sue braccia e scappo via correndo.
Ho la vista totalmente appannata dalle lacrime e non ho la più pallida idea di dove io stia andando.
"Dangerous fermati! Possiamo parlare insieme se vuoi ma non fare cazzate, fermati." Sento Alec urlare ma lo ignoro completamente e continuo a correre finché non vado a sbattere contro qualcuno che mi tappa la bocca e cerca di trascinarmi via.
Uso tutta la rabbia e la tristezza che sto accumulando per tirare un calcio a chiunque stia cercando di fermarmi, mi libero dalle sue grinfie e gli tiro un pugno in faccia prima di scappare via di nuovo.
Non ho idea di chi possa essere stato, non sono riuscita a vederlo in faccia.
Non ci do peso e continuo a correre finché non arrivò davanti all'appartamento di Justin, prendo le chiavi di riserva da sotto lo zerbino e entro in casa sua richiudendomi la porta alle spalle. Respiro profondamente molte volte ma nulla riesce a calmarmi e urlo disperata di nuovo.
Non dovrei essere qui, se mi trovano probabilmente licenzieranno Justin e io verrò spostata in un altro carcere.
Mi siedo per terra e piango istericamente ripensando a tutto l'accaduto. Ho perso tre persone in una volta sola, le tre più importanti della mia vita. Mia madre è morta, mio fratello è stato mandato in un cazzo di orfanotrofio e mio padre è stato arrestato, lo condanneranno all'ergastolo, ne sono sicura.
Sospiro forte e mi rassegno.
"Forse è meglio che muoia anche io, infondo non ho più nessuna ragione per vivere." Dico dando voce ai miei pensieri.

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helloOo guys. Si lo so, questo capitolo è un po' tragico ma vi avevo avvertito che ci sarebbero stati diversi colpi di scena nei prossimi capitoli.
Nulla, spero che questo capitolo ci sia piaciuto, bye☁️
DOMANDONA RAGA (Mi è appena venuto un lampo di genio sorry) : se voi poteste essere  parte di questa storia, che personaggio sareste?
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MASK [JARIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora