Capitolo 24

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Justin's pov.
"Justin vieni!" Urla Dangerous correndo via.
"Dove stiamo andando?" Le chiedo mentre le afferro la mano per correre assieme.
"Vedrai, è uno dei posti più belli che esistano."
Corriamo per un intera valle coperta di fiori gialli e rosa, ci arrampichiamo su una collina fino ad arrivare in cima ad uno scoglio altissimo, lei sa che ho le vertigini, perché mi ha portato qui?
Appena cerca di avvicinarsi al dirupo mi blocco e cerco di indietreggiare il più possibile.
"Non avere paura, chiudi gli occhi, io ti indico la strada." Faccio come mi dice lei e avanzo tra l'erba alta che mi formicola i polpacci. Mi fido di lei, è la mia ragazza.
"Fermo, apri gli occhi." Li apro e dritto di fronte a me vedo uno spettacolo unico, il tramonto sul mare. Ho sempre desiderato vederlo sin da piccolo e lei mi ci ha portato.
Mi appoggio di schiena al tronco di un albero e mi accorgo che tutto, l'odore di mare, le luci arancioni e gialle nel cielo, il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli e il venticello che mi scombussola i capelli rendono questo momento perfetto. La cosa che più mi importa però è che io sia qui con lei che mi stringe la mano, mi sorride e alterna il suo sguardo dal tramonto a me. È bellissima, con quel vestito nero e verde che la fascia perfettamente e i suoi capelli che si muovono al vento, è ancora più fantastica di quello che potevo immaginarmi.
Ci guardiamo negli occhi e sorridiamo in contemporanea, mi prende la mano e ride. Mi sussurra delle parole che non comprendo e in seguito ride dicendo di mantenere il segreto. Poi pian piano lascia la mia mano e il suo sorriso scompare lentamente, sento un forte boato e lei che, a rallentatore, cade a terra senza più nessuna espressione sul suo viso. Un buco nel suo petto inizia a perdere sangue, macchia tutto il suo vestito e intorno al suo corpo. Cerco di prenderla e salvarla ma non mi riesco a muovere, mi guardo intorno per capire chi o che cosa sia stato ma non vedo nessuno. All'improvviso la mia vista inizia a diventare sempre più scura, tutto diventa grigio e si incupisce. Un altro boato e la vedo sobbalzare e coprirsi la spalla con un braccio. Un secondo buco inizia a perdere sangue e a sporcare ovunque. Lei urla e fatica a respirare mentre inizio a piangere istericamente e faccio di tutto per muovermi.
Ad un tratto mi sento qualcosa di pesante tra le mani e non appena abbasso lo sguardo resto scioccato.
Una pistola.
Senza sicura e con solo sette dei nove proiettili che contiene.
Sono stato io.
Io le ho sparato e l'ho uccisa. Non ci voglio credere.
Urlo senza emettere nessun rumore e appena la mia visuale si fa tutta nera cado a terra privo di forze.

Mi sveglio all'improvviso ansimante e sudato. Respiro affannosamente e ci metto diverso tempo prima di realizzare che era tutto un sogno. Lei è qui accanto a me che dorme beatamente e sta bene, io non ho nessuna pistola in mano e lei nessun buco nel petto.
Piano piano mi riprendo e inizio a respirare normalmente, mi asciugo dal sudore e vado a prendere un bicchiere d'acqua per calmarmi totalmente.
Lo mando giù tutto d'un fiato e mi appoggio con le braccia al bordo del lavandino. Dio che incubo brutto.
Mi sento distrutto, come se avessi combattuto una battaglia, eppure ho dormito, è una strana sensazione.
Respiro e inspiro forte ripetutamente cercando di calmarmi. Non è servito a nulla il bicchiere d'acqua, mi ha solo dissetato.
Chiudo gli occhi e guardo verso l'alto cercando la voglia di tornare a dormire, mi giro per tornare in camera ma mi fermo appena vedo Dangerous sveglia che mi viene in contro.
"È tutto a posto?" Chiede avvicinandosi. Annuisco e la guardo meglio, con la divisa del carcere stropicciata e la maschera storta, gli occhi socchiusi dalla stanchezza e i capelli scompigliati è ancora più carina del solito, sembra un pulcino.
Mi viene vicino e si mette di fronte a me, le sorrido e noto quanto sia bassa senza quei tacchi che indossa sempre.
La abbraccio forte e appoggio la testa nell'incavo del suo collo, socchiudo gli occhi e respiro il suo profumo, sa di marshmallows. Data la differenza di altezza che iniziava ad infastidirmi la prendo in braccio e la appoggio delicatamente sul ripiano della cucina, nonostante questo ci sono un paio di centimetri che ci distanziano, perciò ridacchio.
"Cosa ti ridi?" Dice iniziando a ridere pure lei.
"Sei bassa." Dico dandole dei piccoli baci sulle labbra.
"Non è vero, sono diversamente alta." Ribatte incrociando le braccia al petto.
"Mh mh." Non la ascolto nemmeno e mi concentro su quello che stavo facendo.
Continuo ad appropriarmi delle sue labbra finche lei non ricambia il bacio.
Lo approfondisco fino a farlo diventare passionale ma dolce, adoro il fatto che io possa baciarla quando voglio ora.
Mi mette le mani attorno al collo e passa la lingua sul mio labbro inferiore facendomi schiudere le labbra per far incontrare le nostre lingue.
Improvvisamente si ferma a guardarmi negli occhi e si stacca dal bacio. Mugolo cercando di baciarla di nuovo ma lei mi ferma a pochi centimetri di distanza dalle sue labbra.
"Justin perchè ti sei svegliato così presto? Insomma, sono appena le 4 del mattino." Dice giocherellando con la punta dei miei capelli sulla nuca.
Sbuffo e cerco di spostarmi ma lei mi tiene ben saldo e mi implora di raccontarle tutto.
"Un incubo?" Annuisco sconfitto e mi accoccolo sulla sua spalla, le do dei piccoli e dolci baci sulla spalla cercando di distrarla dell'argomento.
Non voglio che sappia del mio sogno, non so perché ma ho la sensazione che non sia nulla di buono.
"Vuoi raccontarmelo?" Chiede dandomi un bacio sulla mandibola. Faccio cenno di no con la testa, le do un ultimo bacio e la prendo in braccio.
La porto sul letto e la metto sotto di me così che io possa ammirarla in tutta la sua bellezza.
Sorrido e le sistemo la maschera che si era spostata nel corso della notte, le accarezzo un fianco e le lascio un bacio a fior di labbra prima di sdraiarmi su di lei.
"Sicuro di non volermi raccontare nulla? Se lo fai, ti sentirai meglio." Dice dolcemente accarezzandomi una guancia.
Sospiro e decido di raccontarle tutto, infondo non fa male, no?
Lei si mette seduta mentre io mi sdraio con la testa appoggiata alle sue gambe e prendo la sua mano. Sembra di stare dallo psicologo del carcere.
"Va bene, te lo dico brevemente ma prometto di non interrompermi." Annuisce convinta ed io continuo.
"Ho sognato di essere con te in un luogo perfetto e in un momento perfetto, poi si sentivano degli spari che ti colpivano nel petto e tu stavi per morire. Io volevo salvarti ma non riuscivo a muovermi e alla fine mi sono accorto di avere io la pistola e di esser stato io a spararti." Sospiro a lungo, dato che avevo raccontato tutto d'un fiato, e chiudo gli occhi cercando di rimuovere quelle immagini dalla mia mente.
A scatti il sangue che fuoriusciva dal suo petto e lei che urlava dal dolore tornano nella mia mente come dei flash ed io non posso fare a meno che stringerle la mano più forte per cercare qualcosa a cui aggrapparmi.
Quando ho visto la pistola tra le mie mani, durante il sogno, ho sentito il suo peso, l'odore della polvere da sparo e il rumore del grilletto che veniva premuto ho pensato che fosse successo davvero, ho provato delle sensazioni davvero bruttissime, quasi le stesse che ho vissuto quando ho assistito alla morte di mio padre.
Dangerous richiama la mia attenzione con un bacio sulla fronte, la guardo negli occhi e vedo quanto bene io voglia a questa ragazza nonostante la conosca da pochissimo tempo.
Mi tempesta la faccia di baci dolci e mi passa la mano tra i capelli, chiudo gli occhi rilassato e la lascio continuare.
"Che schifo sei tutto appiccicoso. Vai a farti una doccia." Dice schifata spostandosi all'improvviso da sotto di me.
"Ma io sono bello anche così." Ribatto rimettendomi nella posizione in precedenza.
"Si è vero ma il punto non è questo, come mai sei appiccicoso?"
"Mi stai dicendo che sono bello?"
Lei rotea gli occhi e si porta una mano in fronte.
"Rispondi alla mia domanda." Dice scocciata ma allo stesso tempo divertita.
"Sono appiccicoso perché ho sudato tantissimo."
"Ew! Che schifo, vai a farti una doccia subito." Grida puntando il dito verso il bagno.
"Come che schifo? Tu non sudi mai?" Questa situazione è troppo divertente, lo giuro.
"Vai a farti una fottuta doccia!" Urla spostandosi il più lontano possibile da me.
Sbuffo e mi alzo dal letto di malavoglia.
"Okay, io vado a fare la doccia ma tu dormi perché domani sarà una giornata intensa." Lei annuisce rimettendosi sul letto, la copro con la coperta e le lascio un bacio sulla fronte prima di dirigermi a fare questa benedetta doccia.

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Ciaoo! Ho aggiornato presto questa volta perché ho sognato il capitolo e non potevo non scriverlo subito ahahahahah.
Anyway, domanda del giorno:
Avete visto i bts di no tears left to cry?
Io si e wowowow
Love y'all
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MASK [JARIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora