Capitolo 22

467 25 8
                                    

Justin's pov.
Non dovevo, non so cosa mi sia preso, avrei potuto benissimo toglierle la maschera senza farmi tutti questi problemi. Però averla sdraiata sul mio petto in questo momento è una sensazione bellissima, le posso accarezzare i capelli e la schiena e mi sto sentendo completo, sento il suo respiro caldo sul mio collo che mi fa venire la pelle d'oca, starei così per ore, penso che questo ripaghi lo sconforto che provavo per aver disubbidito al capo.
Bussano alla porta di casa mia e purtroppo Dangerous si sposta da me permettendomi di andare a vedere chi è.
Appena apro mi trovo di fronte Alec sorridente, non ho la più pallida idea di che cosa abbia in questi giorni, è sempre felice.
"Oi, ci sei riuscito?" Chiede entrando in casa e sedendosi sul mio divano.
"A fare cosa?"
"A toglierle la maschera, no?"
"Ecco, c'è stato un piccolo imprevisto..." Lui spalanca gli occhi scandalizzato e si alza dal divano di scatto.
"L'hai uccisa vero? Sei un coglione, ne sei pure innamorato!" Dice urlando, gli metto una mano sulla bocca e faccio cenno di tacere.
"Non l'ho uccisa, che cosa ti passa per la testa? E poi, mettiamo le cose in chiaro, non ne sono innamorato e non urlare, sai che mi da fastidio." Annuisce e si siede di nuovo sul divano.
"Comunque lei è qui." Faccio cenno ad Alec di aspettare e vado a chiamare A che si era nascosta dentro il mio armadio, speriamo che non abbia sentito dato che potrebbe farsi strane idee.
La porto in salotto, le faccio spiegare ad Alec perché non voglio che si tolga la maschera e in seguito gli spiego il mio piano.
Mentre lei parlava le fissavo le labbra che si muovevano ad ogni parola che le usciva dalla bocca. Quanto vorrei che fossero solo mie, che lei fosse mia.
Cosa? Ho praticamente confessato a me stesso che la voglio e non è per niente vero... okay la voglio al mio fianco, come ragazza, e voglio che lo sappia al più presto, non ce la faccio più ad aspettare.
Mi fa provare dei sentimenti molto forti che anche se non è amore, ne sono quasi sicuro, ma avendola come ragazza potrei stare con lei più tempo possibile e potrei accarezzare i suoi bellissimi capelli, toccare la sua delicata e candida pelle, baciare le sue labbra carnose senza una scusa e potrei toccarla ovunque.
Alec mi passa una mano davanti agli occhi e mi risveglia dai miei pensieri, mi ero incantata a fissare Dangerous che adesso sta trattenendo una risata.
"Scusatemi, di cosa stavate parlando?" Chiedo grattandomi la nuca imbarazzato.
"Del permesso, adesso Alec va a prendere il suo blocco e me lo fa." Mi informa Dangerous.
"Grazie mille." Conclude rivolta verso Alec che si dirige verso la sua casa in cerca del blocchetto dei permessi che, conoscendolo, troverà tra mezz'ora minimo. È un ragazzo molto disordinato, persino più di me.
"Justin, posso chiederti una cosa?" Dice Dangerous distogliendomi dai miei pensieri ancora una volta.
Annuisco e mi siedo, così per dire dato che sono totalmente stravaccato sul divano.
"A cosa stavi pensando prima? Mentre mi fissavi. Eri un po' inquietante e sorridevi in modo strano, sai?"
"A, io...." Cosa faccio adesso? Glielo dico o no?
Non so che cosa fare, se le rivelo tutto potrebbe rifiutarmi e non ci vedremmo più, però potrebbe anche ricambiare, insomma, mentre la bacio non mi sembra così contraria, anzi...
Sbuffo spazientito e le prendo il viso, le do un bacio dolce che lei, senza aspettare, ricambia mettendomi le mani intorno al collo. Inizia a giocherellare con i miei capelli dietro la nuca mentre va alla ricerca della mia lingua, cazzo mi fa impazzire questa ragazza! Approfondisco di più il bacio e faccio scontrare la mia lingua con la sua.
"Eccomi ragazzi! Ho trovato il-... oh scusatemi." Dice Alec entrando in soggiorno.
Con tutto il tempo che aveva proprio ora doveva entrare? Ogni tanto lo ammazzerei, giuro.
"Ho interrotto qualcosa?" No, no, stavo solamente toccando le sue labbra con le mie per hobby.
"No tranquillo." Dangerous prende la sua autorizzazione e se la mette in tasca.
Passiamo il pomeriggio a parlare tutti e tre, finché a ora di cena Alec se ne va perché deve iniziare un turno e mi lascia da solo in compagnia di Dangerous che inizia a gironzolare per la casa senza un motivo.
"Che cosa stai facendo? Mi dai fastidio, fermati ti prego." Sbotto all'improvviso dopo mezz'ora che la vedevo girarmi in torno, odio le persone che non stanno ferme un attimo, mi fanno salire i nervi.
"Sono stressata, ho bisogno di una canna."
"C-cosa!?" Non pensavo, cioè non credevo che facesse cose così... illegali.
"Si, hai sentito bene e no, non sono una tossico dipendente, è solo che quando sono stressata ne ho bisogno perché mi toglie tutte le preoccupazioni."
"Come tutte le preoccupazioni?" Chiedo incuriosito.
"Si, sai tutte le cose che ti danno fastidio... tu non te ne sei mai fatto una vero?"
"No, è illegale qui in America, perciò io dovrei arrestarti!"
"Sono già in arresto cretino, ti ricordo che siamo in una prigione." Ah giusto.
"Vieni con me, ne andiamo a prendere un paio." Aggiunge.
Dove vuole andarle a prendere? Siamo in una prigione e la marijuana non c'è, cioè non ci dovrebbe essere.
"Non ne hai nemmeno mai vista una, immagino." Chiede probabilmente vedendomi pensieroso.
Faccio cenno di non con la testa e lei continua a parlare.
"Ti sei mai ubriacato?" Nego ancora e lei rotea gli occhi sbuffando.
"Wow, abbiamo un santarellino qui." Fa una pausa di qualche secondo e pensa ad alta voce.
"Sono stressata, devo scaricare lo stress in qualche modo. Odio sentirmi così..." Mi avvicino a lei e la prendo per i fianchi, la attiro verso di me e faccio combaciare la sua schiena al mio petto.
"Adesso questo santarellino qui ti fa passare lo stress." Sussurro al suo orecchio in modo sensuale.
Per un attimo ho pensato di portarmela a letto, però poi mi è balenato in mente il mio pensiero di prima e credo che questo sia il momento giusto per dirle la verità su quello che provo, mi serve l'atmosfera adatta per farlo.
Prendo la sua mano, la nostra pizza che avevamo ordinato e silenziosamente usciamo di casa.
Corriamo ridendo fino ad una scala che ci porta sul tetto della prigione.
"Qui non viene mai nessuno oltre a me, ci vengo per rilassarmi." Spiego a Dangerous mentre cerco di aprire la porta.
Prendo due sedie e un tavolino di plastica dal sottoscala e le posiziono poco distanti dal muro, dove si vede meglio il cielo stellato.
"Wow..." sussurra A.
"Ti piace?" Annuisce e si siede sulla sedia di fronte a me. Metto la pizza sul tavolino e mi accorgo di una cosa, tutta questa distanza da lei mi da fastidio, sposto la mia sedia di fianco alla sua e con una mano prendo la fetta di pizza mentre con l'altra la sua mano.
Guardiamo le stelle come se fossero un film e ogni tanto mi giro a guardarla anche se guarderei solo ed esclusivamente lei, è bellissima.
Mi accorgo che ha l'angolo della bocca sporco di sugo della pizza e colgo l'occasione per pulirlo con la lingua.
Lei ridacchia e mi tira una manata sul petto.
"Justin!" Urla tra una risata e l'alta.
"Che c'è, non ti è piaciuto?" Forse non è il momento giusto per dirglielo, mi sa che non ricambia.
"A me piace solo la mia pizza, e tu me l'hai mangiata!" Mi tira un'altra manata sul petto.
"Ma ho leccato solo il pomodoro, non è la pizza in se!" Grido di rimando.
"Però fa parte della pizza!" Ridendo le salto addosso e finiamo per terra, la immobilizzo e le provo a leccare ancora la guancia.
Lei grida divertita finché non mi avvicino di più a lei per baciarla per davvero.
Arrivo a pochi centimetri da lei e poi sento la mia mano, in cui tenevo la pizza, vuota.
La guardo più e più volte e la pizza è scomparsa del tutto. Mi guardo attorno per vedere se è stato qualche uccello ma della mia pizza non c'è traccia. Cerco nel cartone della pizza, è vuoto dato che quella che avevo in mano era l'ultima.
"A, sai dov'è la mia-... no scusami eh."
Lei ridacchia con metà della mia pizza in bocca e la finisce prima che io possa ribattere.
"Ops..." Corre via il più velocemente possibile mentre cerco di acchiapparla nonostante sappia che non ci riuscirò mai.
Si arrampica sopra un altro pezzo del tetto che sarà più alto di dove sono io di almeno quattro metri.
Com'è possibile sta cosa? Lei ha saltato praticamente quattro metri e poi ci sono io con l'agilità di un comodino.
Faccio finta di arrendermi e di andare via, mi nascondo dietro la porta e la aspetto.
Lei non vedendomi più scende dal muretto, che chiamarlo così sarebbe un insulto, e mi cerca ovunque senza trovarmi, si arrende e fa per andarsene.
Appena si avvicina alla porta la immobilizzo contro il muro opposto e porto le mie labbra a pochi millimetri dalle sue.
"Presa." Sussurro sensualmente.

_____________
Che capitolo da schifo, scusatemi. 
In questo periodo sto scrivendo malissimo e mi fa sentire in colpa dato che vorrei che i capitoli vi piacessero.
Mi scuso ancora e la domanda di oggi è:
Avete qualche cosa di ariana a casa?
Io ho un sacco di cose😍
P.s. no tears left to cry is coming😏
_____________

MASK [JARIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora