Capitolo 21

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Ariana's pov.
I giorni sono passati molto velocemente e ormai sono in questa prigione da ben tre
settimane. Ho passato tanto tempo con Justin e l'ho conosciuto meglio, per esempio adesso so che quella guardia che mi aveva accompagnato nel bagno quando abbiamo fatto pace è il suo migliore amico e si chiama Alec.
Adesso sto andando insieme a Jungkookie nella mensa perchè il direttore della prigione ha detto di dover fare un discorso, probabilmente nemmeno ascolterò, però ci hanno costretti ad andare tutti.
Nella mensa sono stati spostati tutti i tavoli in un angolo e al centro è stato costruito un piccolo palchetto che sta in piedi a malapena, tutte le sedie disposte in fronte al palco sono occupate, perciò noi ci mettiamo in fondo appoggiati con la schiena al muro. Vedo Justin dalla parte opposta a noi che si guarda intorno e appena incrocia lo sguardo con il mio sorride, fa per avvicinarsi a noi ma il direttore sale sul palco e per rispetto lui si ferma.
"Bene, vedo che siete tutti qui." Dice il superiore prendendo in mano un microfono.
"Ho degli aggiornamenti importanti: mi sono stati segnalati dei comportamenti fuori dalle regole, delle relazioni tra prigionieri e guardie. Siccome è severamente vietato, per impedire altri comportamenti del genere ho modificato alcune regole così che non si verifichino più." Vedo Justin guardarmi preoccupato e non lo biasimo, pure io ho paura che lo licenzino, mi costa caro ammetterlo ma mi sono affezionata molto a lui.
Però potrebbero essere altre persone, non penso che siamo gli unici qui dentro che si frequentano, no?
"Quindi, il coprifuoco verrà spostato di due ore, ovvero alle 21 al posto delle 23, ogni attività verrà sospesa a meno che non firmiate un modulo all'esterno della stanza in cui siete diretti, tutto chiaro?" Questa massa di idioti annuisce e lamentandosi ognuno se me va per la sua strada, o meglio, verso la sua cella. Saluto Jungkook appena arriviamo difronte alla sua cella ed io mi dirigo verso la mia. Poco dopo qualcuno mi tira dentro una stanza buia e la chiude a chiave. Ma si divertono a far finta di rapirmi? No perché mi sto stufando.
"Ciao A." Okay, è Bieber.
"Ciao." Sussurro.
Mi sbatte contro la porta e mi guarda intensamente negli occhi, inizia a darmi ripetutamente dei dolci e umidi baci sul collo ogni tanto lasciando dei segni, mi fanno impazzire cazzo.
Rilascio un lungo sospiro e sposto la testa per permettergli di continuare. Le sue mani finiscono sui miei fianchi e mi attira più a se, appena scopre il mio punto debole, tra la mandibola e il collo, gemo e lui inizia a mordicchiare e succhiare quella zona.
"Sei bellissima, lo sai?" Mi sussurra nell'orecchio interrompendo la sua azione.
"Che cosa ti prende? Non hai mai fatto così, è per il discorso di oggi?" Lui sospira e si stacca da me mettendosi le mani tra i capelli.
"Si, ho una fottuta paura che tu te ne vada, non so perché ma ogni volta che non sei con me sento il bisogno di starti accanto."
"Justin, parliamo seriamente, io non voglio che tu perda il tuo lavoro a causa mia. Forse è veramente meglio se non ci vediamo più." Cosa? Che cazzo ho detto? Così salta tutto il piano! Cogliona Ariana, sei una cogliona. Allungo comunque il braccio verso la maniglia e cerco di aprirla, giusto, è chiusa a chiave. La prendo dall'angolino in cui Justin l'aveva lanciata e apro definitivamente la porta.
Lo guardo un ultima volta prima di uscire e sospiro mentre torno sulla mia strada.
Mi chiudo nella cella e mi lancio sul letto. Sono triste, non so per quale motivo ma appena sono uscita da quella stanza e Justin non mi ha fermato mi si è spezzato qualcosa dentro. Certo, adesso dovrò cercare di dimenticare tutto, però la vedo difficile, molto difficile. Soprattutto per quello che mi ha detto oggi, un po' lo immaginavo dato che cerca qualsiasi scusa possibile per stare con me, e poi è saltato tutto il piano, dovrò farne uno nuovo. Potrei evadere insieme a Jungkook, infondo mi fido di quel ragazzo.
Mentre ero immersa nei miei pensieri qualcuno apre la porta e mi distrae. Alzo lo sguardo e noto che è una guardia che non ho mai visto prima, è bruttissimo. Ha gli occhiali enormi e l'apparecchio, è pieno di brufoli ed è mezzo sudato, che schifo.
"I-Io...tu... no io cioè lei cosa ovvero tu." Lo guardo stranita e mi alzo dal letto.
"C-cosa?" Ma sa parlare?
"Cioè tu-..." grazie al cielo arriva Justin che lo ferma e lo sposta dalla mia visuale, per fortuna, stavo per vomitare.
"Ci penso io Jasper, vai via." Bieber mi prende per un braccio e mi trascina via con forza fino al suo appartamento.
"Ahia, lasciami mi fai male." Dico dimenandomi.
"E poi ti licenziano se ti vedono." Aggiungo.
"No, mi hanno chiesto loro di portarti qui, per una questione importante."
Chiude la porta e mi accompagna in camera sua, ci chiude all'interno e mi lancia sul letto.
"Cos'è, ti hanno chiesto di mettermi incinta?" Chiedo divertita dalla situazione.
"Cos-...no! È solo per prevenire che tu scappi."
"Perché? Guarda che io gli esami del sangue non li voglio fare comunque." Si tira una manata sulla fronte e scuote la testa.
"No! Non è nemmeno per quello!" Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui.
"E allora per cosa?"
"La maschera Dangerous, la maschera." Mi immobilizzo all'improvviso e metto le mani davanti alla faccia per evitare che mi tolga la maschera.
Lui si avvicina lentamente guardandomi negli occhi e mi prende per i fianchi. Questa situazione non mi piace.
"A, non sono io a decidere, mi hanno costretto. Non posso darti il permesso perché si può dare una volta al mese e dovresti chiedere ad un altra guardia." Annuisco sconsolata e mi metto le mani dietro la testa per slacciarla.
"Ferma, faccio io." Dice Justin iniziando a slacciarmi la maschera.
Non sarò più Dangerous Woman senza la maschera. Questa maschera è tutto per me.
Senza, la mia carriera avrà fine e pure quella di mio padre, di conseguenza non riuscirò più a pagare le cure per mia madre e lei morirà, io perderò tutto e mio padre passerà la vita in prigione.
Mi scende una lacrima che cerco di nascondere, Justin la vede e si ferma.
"S-stai piangendo?" Faccio cenno di no con la testa ma subito dopo scoppio in un pianto disperato, piango tutte le lacrime represse in questi anni sul petto di Justin che anche se gli sto bagnando la divisa non si toglie ma mi abbraccia forte.
"Perché?" Chiede appena mi calmo un attimo.
"Perché senza la maschera scopriranno chi sono io e la mia famiglia, nessuno avrebbe più un lavoro e quindi dei soldi per pagare le cure a mia mamma e lei morirebbe." Lui mi abbraccia ancora più forte e mi da un bacio sul naso.
"Non succederà, vedrai, so che cosa significhi perdere una persona a te cara e eviterò in qualsiasi modo che questo accada. Mi è venuta un idea, faremo firmare il permesso per tenere la tua maschera da Alec, così io potrò rifartelo il mese seguente e andremo avanti così." Annuisco e mi asciugo le lacrime rimaste. Justin mi prende in braccio e si sdraia sul letto con me sopra che lo abbraccio, mi passa una mano tra i capelli per tranquillizzarmi e con l'altra tiene la mia stretta.
Mi alzo un po' per guardarlo negli occhi e lui mi da un bacio sul naso.
Sorrido e gliene do uno in cambio a fior di pelle sotto il mento.
Certo che se per esser trattata in questo modo devo piangere, vorrà dire che piangerò più spesso.

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SCUSATE IL RITARDO! Mi dispiace un sacco, voi non avete idea di quanto. Non avevo per nulla ispirazione e non riuscivo a scrivere. Anyway, ho una domanda da farvi, il titolo del libro vi piace o no? Perché io pensavo di cambiarlo e di metterlo in inglese ma non lo so, ditemi voi.
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MASK [JARIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora