Il Clan Weasley (*past*)

159 5 0
                                    

Evelyn era accoccolata sul divano, con una tazza di cioccolata calda tra le mani. Indossava un pigiama della figlia della signora Granger, che era in vacanza al mare con i cugini.
La donna era andata a spedire un gufo urgente al Ministero, il signor Weasley era seduto sulla poltrona di fronte a Evelyn, intento a leggere il giornale.
"Incredibile! C'è stato un altro aumento sulla Metropolvere. Andando avanti così, converrà a tutti un tappeto volante, miseraccia" borbottò incredulo. Poi starnutì violentemente.
Era la decima volta.
"Signor Weasley" incominciò la ragazzina. "È sicuro di non essere allergico al pelo del gatto?"
"Oh no, cara" sorrise. "Ho solo preso un brutto raffreddore in campeggio. Anche noi abbiamo un gatto, dev'essere in giro a infastidire gli gnomi in giardino al momento..." Evelyn annuì pensierosa.

I maghi vanno in campeggio? si chiese. E gli gnomi da giardino?

Sentiva la testa pesante, le stava venendo un sonno che no nriusciva a contrastare. Si adagiò sul divano, Aldebaran le saltò in braccio facendo le fusa. Chiuse gli occhi, solo per un istante...

"Che intenzioni hai con questa ragazzina?" domandò il signor Weasley.
"Non lo so, Ronald. Non potevo lasciarla là, quell'uomo avrebbe potuto farle del male. Per di più c'è di mezzo anche un protocollo sanitario: quei folli hanno impedito al fratello di Evelyn di sviluppare la magia attraverso uns igillo. Un sigillo! Se dovesse incrinarsi potrebbe diventare un Obscurus. Immagina le conseguenze!" sussurrò Hermione.
Erano seduti al tavolo della cucina: Hermione teneva la testa tra le mani, Ronald sorseggiava un Whisky Incendario Barrique.
"La madre è una strega entrata in clandestinità qualche anno fa e il padre è un babbano alla Dursley, tanto per intenderci. Per ora la ragazzina è sotto la tutela del Ministero ma è un provvedimento di urgenza temporaneo" riprese Hermione.
"Kingsley mi ha assicurato che domattina all'alba andrà lui stesso a parlare con il padre di Evelyn ma non riesco a immaginare quale soluzione possa emergere" Sospirò.
"È stata una scena abominevole, Ron, da veri trogloditi. È poco più grande di Rosie, pensa cos'ha già dovuto affrontare..."
"Potremmo chiedere a Harry se..." ribatté il signor Weasley greve.
"Non so, forse potremmo essere noi, anche se compr..."
Ronald le strinse una mano.
"Per me va bene" disse. Poi starnutì.

Il mattino seguente, nel soggiorno color pesca della signora Granger, Evelyn Marie Estrella Taylor ebbe un colloquio in pigiama con un'anziana assistente sociale babbana, un Medimago e il vice Ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt: decisero che sarebbe rimasta con la famiglia della signora Granger fino all'inizio dell'anno scolastico, in attesa che suo padre tornasse ragionevole. La trattarono con molta gentilezza e cercarono di consolarla in ogni modo possibile.
"Possiamo mandare a prendere altri effetti personali che hai lasciato a casa" le disse il vice ministro, con voce calda e profonda.
"Nulla di importante... qualche vestito, ma posso comprar... ecco io... io non ho denaro"
"Non preoccuparti di questo" la rassicurò la Granger. "Avrai una borsa di studio per frequentare Hogwarts e una piccola rendita per le tue spese"
"Hai portato degli spartiti, ragazzina" disse il vice ministro, osservando la ventriquattrore aperta sul tavolo.
"Oh sì" rispose lei. "Suono il pianoforte"

Gli occhi azzurri del Medimago indugiarono sulla bambina.

"Spedirò gli spartiti di mia nipote, se può farti piacere, scricciolo. Domani. Ora mi aspettano in ospedale" disse Medimago. "Dovrete portarla al San Mungo per vaccinarla contro il morso di Knarl e la febbre delle Ebridi" aggiunse quando ormai stava raggiungendo il camino.

"Non mancheremo, Draco. Grazie per esserti presentato con così poco preavviso" rispose Hermione.
"Dovere" fece lui, sparendo in un lampo di luce verdastra.

"Stasera andremo a cena a Villa Conchiglia a prendere i ragazzi. Bill e Fleur hanno un pianoforte, se non sbaglio. Potrai farci sentire qualcosa" la incoraggiò la signora Granger.

"Verrai, Kingsley? Ci saranno anche i Potter. Tutto il Clan è riunito da mio fratello, ci saranno  anche le celebri polpette di mia madre!" aggiunse il signorWeasley.

"Vedrò che posso fare. Nel caso non potessi raggiungervi, salutate tutti da parte mia, in particolare Teddy"disse l'uomo. Poi prese a braccetto Vera Smith, l'assistente sociale, le sussurrò qualcosa all'orecchio e si smaterializzò assieme alladonna, che sfoderava il più ebete dei sorrisi.

*~~~*~~~*

Villa Conchiglia era un'esplosione di luce: c'eranobarattoli con i lumini in ogni angolo, lanterne che fluttuavano, un grande falò in mezzo al giardino. Evelyn trattenne il fiato per la sorpresa quando si accorse di minuscole bestioline, come lucciole ,che emettavano una soffusa luce che cambiava a intermittenza. Era tutto così magico!

Hermione la guidò fino a una piccola tenda da campeggio bitorzoluta montata in fondo al giardino, da cui proveniva un gran vociare; si mostrò sulla soglia, scambiò qualche parola con una testolina bionda e dopo poco un gruppetto di ragazzini uscì disordinatamente.

Come potevano stare tutti lì dentro?

"Mamma! Sei arrivata" esclamò un bimbetto di sette-ottoanni.
"Zia Hermione, sei pronta per i fuochi d'artificio?"
"Ma quali fuochi d'artificio, Fred? Salteremo tutti in aria!" lo rimbrottò una bambina con i capelli rossi.
"Lo sai che l'altro giorno lui e Jaimie hanno dato fuoco ai capelli di Al?" esclamò una bambina in età da asilo.
"Sei una spiona, Lucy!"
"Non è successo niente, puoi stare tranquilla" chiosà la biondina di prima.
La signora Granger salutò e abbracciò tutti i ragazzini che le venner incontro, cercando di stare al passo con la conversazione.
"Sono contenta che vi siate divertiti, spero non abbiate fatto impazzire Bill e Fleur. Vi ho portato una sorpresa"
Tutti tacquero eccitati.
"Lei è Evelyn" disse Hermione, facendo cenno alla ragazzina di avanzare dalla penombra. "Resterà con no ifino alla partenza per Hogwarts, non ha mai vissuto nel mondo magico,spero sarete per lei una buona guida. James, ti riterrò responsabile per lei, hai capito?"
Un ragazzino dai capelli neri avanzò con fare importante: "Non preoccuparti, zia"
Poi si rivolse a Evelyn: "Io sono James, lui è mio fratello Albus e quella nanerottola è mia sorella Lily"
"Ciao" mormorò Evelyn cercando di memorizzare i loro volti.
"Loro sono Rose e Hugo, sono i figli di zia Hermione e zio Ron"
"E'un piacere. Tua mamma mi ha prestato uno dei tuoi pigiami, spero non ti spiaccia"

Ma che diamine mi è venuto in mente di dire?

Il gruppetto rise.
"Non hai portato vestiti con te?"chiese la ragazzina bionda, che scoprì chiamarsi Dominique.
"Non ho portato quasi nulla" disse imbarazzata Evelyn. "E' stato deciso tutto in fretta e io non sap..."
"Non c'è problema, ti presterò qualcosa dal mio armadio. Anzi magari chiederemo a Victoire se ha qualcosa per te!"
"Oh sì chiediamo a Victoire!" esclamò qualcun altro. Nella penombra sembrava un maschio, invece era una ragazzina.
"Io sono Roxanne e quello là che vuole far esplodere la casa è mio fratello Fred" Risata generale.
Evelyn sorrise a sua volta.
"Vuoi una cioccorana?" biascicò una delle bambine più piccole, con la faccia tutta impiastricciata di cioccolata.
"Loro sono Molly e Lucy, le figlie di zio Percy"
Evelyn annuì, frastornata da quella girandola di nomi e visi.
"Devi stare attenta quando le scarti: fanno un bel salto, sai?" spiegò il bambino che rispondeva al nome di Hugo.
Aprì la confezione con attenzione, affascinata dalla ranocchia di cioccolato che le saltò in mano.
"Wow" esclamò.
"Ci sono le figurine dentro" aggiunse la sorellina del suo cicerone. Evelyn prese trale mani un cartoncino: c'era una fotografia che si muoveva, come sul giornale del signor Weasley. Rappresentava un giovane uomo con gliocchiali e una sottile cicatrice a forma di saetta in mezzo alla fronte.
"Che vergogna! E' quella di papà!" si lamentòJames.
Evelyn sgranò gli occhi, poi lesse la didascalia:

Harry Potter, il-bambino-che-è-sopravvissuto, ha combattuto contro Lord Voldemort, il più grande mago oscuro di tutti i tempi. Sposato con una compagna di scuola che ha preso parte alla Grande Battagliadi Hogwarts, attualmente lavora come Auror al Ministero della Magia.

"Ragazzi, è ora di andare a cena! Nanny Molly ha preparato un invitante banchetto" esclamò una voce di uomo alle loro spalle.
"Ecco, lui è papà" disse James.

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora