Belonging (An Hogwarts Love Story)

Faccia a faccia

"Non hai idea di quel che è successo quando siete andati via!" snocciola veloce Lily in Sala Comune.
"È stata una scena penosa" rincara Rose "Gloria ha cominciato a starnazzare, era livida e urlava... Malfoy l'ha trascinata al tavolo dei Serpeverde ma gridava così forte a un certo punto che l'abbiamo sentita anche noi..."

"Oh sì, Malfoy l'ha minacciata di una Maledizione Mollelingua perché urlava senza sosta... blaterava qualcosa a proposito di una scommessa, credo..."
Stringo le labbra.

"Per rabbonirla è intervenuto persino Al, pensa che Malfoy a quel punto si è innervosito anche con lui... Sembrava impazzito..." aggiunge Lily scuotendo la testa rossiccia con sussiego.

"Ma davvero non state insieme?" mi sussurra Rose un paio d'ore dopo, quando finalmente alziamo la testa dalle mappe di Astronomia che dobbiamo consegnare domattina.

La Sala Comune è quasi vuota, ci sono alcuni ragazzi del settimo anno in fondo alla stanza che ripassano. Tra loro, anche James.
"Davvero" le rispondo sottovoce. "È solo un gioco, Rosie. Provo per lui lo stesso affetto che nutro per Albus... che è lo stesso che provo per Teddy e Hugo e Fred... è qualcosa di profondo e appagante ma non è - e non sarà mai - amore..." spiego.

Rose fa una smorfia rassegnata.
"Non potrei essere la sua fidanzata neanche se volessi, sai?" le confido senza riflettere.
Lei mi fissa e pare avere un'intuizione.
"C'è qualcuno che..."
Storco il naso, poi faccio un leggero cenno di diniego.

"C'è uno che mi piace, ma credo si veda con un'altra.."
Non so perché non le racconti la verità: credo che questi mesi ci abbiano un po' separate, non trovo le parole per raccontarle l'accaduto.

"Sarebbe bellissimo, Lyn! Potremmo finalmente uscire di nuovo tutti insieme..."
"Potremmo farlo anche adesso" bofonchio io, un po' infastidita.

"Non mettere il broncio, Evelyn! Io non voglio perderti, ma cerca di capire... uff! Quando si formano delle coppie è sempre un pasticcio!"
"Già" commento laconica.

"Ma non litighiamo, ti prego. Già c'è Albus in difficoltà con Malfoy... nell'ultimo periodo si sta comportando da vero smargiasso... sai, su quel libro di primo soccorso babbano di mamma si parlava di sindrome bipolare: ci sono persone che hanno una doppia personalità..." ridacchia per sollevarmi il morale.

"È come se indossasse due distinte maschere" le faccio eco io. "A volte si comporta da Malfoy, a volte da Scorpius... chissà chi sfiderò sabato sul campo da Quidditch"

"Chiunque tu abbia davanti, acchiappa per prima quel boccino, Lyn: una bella batosta mitigherà la sbruffoneria di Malfoy e anche l'ego smisurato di Scorpius!"

Sabato è arrivato, la settimana è trascorsa più velocemente di quanto avrei immaginato e ora tutta la squadra è radunata negli spogliatoi.
James ci osserva taciturno, nessuno di noi riesce a parlare molto: fuori, sugli spalti, c'è l'intera scuola, le famiglie dei giocatori del settimo anno e alcuni osservatori di squadre di Quidditch piuttosto importanti, venuti a reclutare i migliori giocatori diciassettenni.

Infatti abbiamo incontrato poco fa i signori Potter, c'era anche Teddy con loro: resteranno ad Hogwarts per tutto il giorno, compreso il banchetto serale in onore dei vincitori.

"Tutto bene, Lyn?" domanda James, abbassandosi fino a bisbigliare a pochi centimetri dal mio orecchio.
Mugolo: trovarmi diretta avversaria di Malfoy mi atterrisce.
Jaimie mi lancia un'occhiata penetrante, sembra accigliato, pare che stia per dirmi qualcosa ma forse ci ripensa: apre e richiude la bocca, senza emettere un suono.