Macerie

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Ho avuto la febbre molto alta nei giorni scorsi.

Rose mi ha detto che la mattina dopo il ballo non riusciva a farmi scendere dal letto e che deliravo. Continuavo a parlare di cavalli, pattini e sangue. È stato James a portarmi in infermeria.

Ci sono voluti più di tre giorni perché la febbre scendesse, erano tutti piuttosto preoccupati per me. Ora va meglio, mi è rimasta solo una noiosa debolezza che Mrs Nurse imputa all'influenza, mentre io credo che dipenda da quel che è successo sabato: è come se Malfoy mi avesse rotto tutte le costole insieme, mi sembra di non riuscire più a respirare a pieni polmoni come prima, per questo ho sempre il fiatone.

Io sono stata una scommessa con la Avery per lui, non c'era nulla di sincero tra noi e probabilmente quegli stupidi volantini li avevano ideati insieme per farsi due risate, magari per permettergli di consolarmi...

Ogni volta che ci penso provo proprio un dolore fisico allo sterno, come se si comprimesse e qualcosa si schiacciasse fino a soffocarmi.
Il formicolio ai lati della bocca non mi abbandona mai, come non succedeva più da anni.

Forse dovrei riprendere gli incontri del giovedì sera con Mrs Nurse. E non per fare lezioni di pronto soccorso. Mi sento a un passo da un baratro di infelicità dal quale non so se saprò risalire.

Sono stata ingenua.
Non avrei dovuto regalare così tanto di me stessa, essere così stupidamente sincera. Ho lasciato che si armasse dei miei segreti senza rivelarmene alcuno.
Ho creduto fosse interessato a me e alla mia musica. Sono stata vanesia.

Non riesco a mangiare, ho proprio una repulsione anche solo per l'odore del cibo, fatico anche solo a entrare in Sala Grande all'ora dei pasti.

Mi sento così ferita e tradita. Vorrei sfogarmi, spaccare qualcosa, urlare.
Invece non ho raccontato niente. Neanche a Rose.
Vorrei confidarmi ma non ne ho la forza, non ce la faccio. Ho provato a immaginare di raccontare tutto però ogni volta che provo a cercare le parole sento di nuovo quelle fitte al costato e i pensieri si affastellano senza che mi riesca di tradurli in parole. Non ce la faccio.

Mi sono limitata a raccontare che quella sera mi vergognavo moltissimo, ho parlato un po' con Malfoy in incognito ma poi mi sono rifugiata in torretta a suonare.
La scommessa è stata annullata, Albus mi ha schernita bofonchiando che lo aveva immaginato e Rose sembrava un po' delusa ma forse anche sollevata che le cose non avessero preso una piega differente... forse solo Lily ha capito che c'era dell'altro.

Comunque tutta la faccenda si è chiusa pochi giorni dopo, quando Roxanne ci ha spiattellato di aver visto Malfoy sbaciucchiare Gloria Avery il giorno dopo San Valentino.

Io mi sono innamorata di un'idea, di un sogno, di qualcuno che non esiste, ma la ferita è tremendamente reale.

Entro in classe per la lezione con Alastryon, sono in leggero ritardo, colpa delle scale.
"Guarda che occhiaie" sibila la Avery, seduta affianco a Malfoy.
Sono mano nella mano.
Questo non me lo aspettavo: un conato di nausea mi blocca il respiro. E poi un altro e un altro ancora.
Scivolo sulla sedia deglutendo.

"Sicura di poter assistere alla mia lezione, signorina Taylor? Sembra molto pallida" mi chiede il professore mentre chiudo gli occhi per far cessare la nausea.
Rose mi prende la mano, con apprensione. "Tutto bene, Elle?"
"Malfoy, la porti a prendere una boccata d'aria" ordina Alastryon.
"Non può andarci la Weasley?" domanda lui con alterigia.
Io annuisco debolmente.
"Non sono solito contrattare. Si muova" replica il professore con tono definitivo. Lancio uno sguardo disperato a Rose che mi stringe la mano ancora un istante, poi mi batte su una gamba.
Io apro gli occhi e mi alzo, non ho scelta, maledizione.
Malfoy è già davanti alla porta, la tiene aperta e mi aspetta con aria seccata.
"Grazie" gli sorrido educata.

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora