Il treno percorreva la verde campagna scozzese a gran velocità, sotto una sottile pioggia.
Evelyn, Albus e Rose erano seduti in uno scompartimento solo per loro.
Avevano una piccola montagna di dolci da cui attingevano voracemente.
"Sei arrabbiato, Al?" chiese la ragazzina con i capelli rossi. Lui alzò le spalle.
"Preoccupato, forse?" domandò quella con i capelli neri.
"Un po'"
"C'è qualcosa che ti preoccupa in particolare o sei terrorizzato in generale?" domandò Evelyn.
Negli ultimi dieci giorni era stata accompagnata a comprare, tra le altre cose, una bacchetta magica, un calderone e dei crini di unicorno.Si massaggiò il braccio che ancora le doleva per il vaccino contro il morso del Knarl, che le era stato somministrato da un Medimago dell'ospedale San Mungo, al quale si arrivava attraverso la vetrina di un negozio babbano chiuso per fallimento.
Ne so qualcosa io di preoccupazioni e terrori!
"Non sai com'è avere il mio cognome" sospirò lui amareggiato "o vivere nella mia stramaledetta famiglia"
"A me piace la vostra famiglia" rispose Evelyn d'istinto.
Albus era stato sincero, così decise di confidarsi a sua volta: "Io sono terrorizzata, sai? Non so niente di magia e sono già un anno indietro rispetto a tutti gli altri... e non posso fallire perché non ho più un posto dove andare"
"Non devi preoccuparti. Tu vivevi in una famiglia di babbani e non eri censita, la magia in te si è manifestata tardi ma lo ha fatto! Capita anche ai purosangue: lo zio Neville... cioè il professor Paciock... racconta che nonostante lo pungolassero ogni giorno non ha dato segni di esser un mago per anni!"
"Sarò l'ultima del corso!"si lamentò lei. "Ma no! Studieremo insieme" le promise Rose.
"Spero di finire in una Casa dove ci sia qualcuno che conosco" bisbigliò.
"Io devo essere un Grifondoro" esclamò Albus, serrando i pugni.
"Perché?" chiese Evelyn perplessa.
"Mio padre e mia madre sono stati Grifondoro e anche i miei nonni paterni prima di loro. E lo è anche James..."
"Ancora con questa storia, Al? Non importa in quale Casa finirai, mamma dice che il Cappello Parlante fa delle valutazioni personali..."
"Beh, allora mi basterebbe non finire in Serpeverde" sbottò ilragazzino.
"Quando ho parlato con tuo papà mi ha consigliato di non dar retta a chi diceva che era meglio non finire in Serpeverde..."
"Quasi tutti i maghi oscuri che si sono alleati con Voldemort erano Serpeverde"
"Ma non tutti, Al"L'espressione vacua di Evelyn fece sì che Rose spiegasse: "A casa non potevo parlartene perché mamma e papà non hanno ancora affrontato il discorso con Hugo ma immagino che tu abbia notato che parecchi componenti della nostra famiglia hanno delle cicatrici, vero?"
La ragazzina annuì: non aveva avuto il coraggio di chiedere ma era molto curiosa di conoscerne il motivo.
"Quando hai trovato la figurina di zio Harry, hai notato che si parlava di una guerra magica? Tutta la nostra famiglia ha partecipato e i nostri genitori sono stati i protagonisti della battaglia di Hogwarts. Erano giovanissimi, andavano ancora a scuola" rivelò Rose.
"Pensate se fosse toccato a noi" aggiunse poi, pensierosa.
Rimasero qualche minuto in silenzio, ognuno immaginando di trovarsi in mezzo a una guerra magica.Evelyn aveva in mente il duello tra Mago Merlino e Maga Magò in un celebre cartone animato.
"Però tu sei TU" disse all'improvviso, guardando l'amico. "Non sei tuo padre o tuo fratello. Tu sei tu e basta. Il coso parlante decide in base alle tue qualità, no?"
Il ragazzino annuì.
"Grifondoro per i nobili e i coraggiosi, Tassorosso per i fedeli e i laboriosi, Serpeverde per gli ambiziosi e i determinati..." recitò a memoria.
"Ecco, vedi? Non parla mica di malvagità o cattiveria! E poi vorresti davvero stare nella stessa Casa con tuo fratello? Stessi amici, stessa squadra, stessi spazi, stessi corsi..."
Albus la fissò sorpreso.
"Non ci avevo pensato" balbettò.
"Comunque papà mi ha detto che il Cappello Parlante tiene conto delle nostre scelte" aggiunse in un soffio.
Poi la porta si aprì, entrarono Roxanne, James e Fred e si parlò di Quidditch fino all'arrivo ad Hogsmeade.Evelyn sentiva il cuore batterle nel cuore con una tale forza da farle paura. Lo sentiva pulsare sul collo e sui polsi, aveva una gran fame d'aria.
Intorno a lei, molti altri ragazzini si scambiavano occhiate più o meno preoccupate.
Quando le porte della Sala Grande si spalancarono davanti a loro, sentì un formicolìo attraversarle il capo e trafiggerle il pensiero. Sfilarono davanti a tutti gli allievi già seduti ai tavoli e raggiunsero il fondo della sala.Andrà bene. Deve andar bene. Non ho alternative, ho lasciato tutto per questo!
Una donna sgraziata dall'aspetto severo, la vicepreside Vector, cominciò a chiamare gli studenti per la Cerimonia dello Smistamento: dovevano solo sedersi e indossare un vecchio cappello sgualcito.
"Zio George mi ha raccontato di aver detto a papà che avrebbe dovuto lottare contro un Troll di montagna" sussurrò Rose ridacchiando.
"Mamma invece ha detto di notare il soffitto, è incantato"
Evelyn alzò lo sguardo proprio mentre la vicepreside chiamava Malfoy Scorpius: sopra le loro teste sembrava ci fosse solo il cielo. Si impegnò a individuare le costellazioni che conosceva, per smorzare la tensione. Non era mai stata molto brava in Astronomia.
"Potter Albus" scandì la vicepreside.
Il ragazzino si sistemò il Cappello Parlante in testa e rimase seduto per parecchi secondi prima che quello si decidesse a esclamare: "Serpeverde!"
Evelyn cercò di intercettare lo sguardo del suo nuovo amico e le parve che non fosse poi così disperato. Forse un po' spaventato. Le sembrò però che i compagni Serpeverde avessero applaudito meno che per altri ragazzi.
Lo osservò andare a sedersi affianco a un ragazzino biondo che fece cambio di posto con una strega castana.
"Taylor Evelyn" disse la Vector.
Evelyn cercò di prendere un bel respiro prima di incamminarsi allo sgabello ma sentiva i polmoni come di piombo.
Non aveva ancora calzato de ltutto il cappello sulla testa che lo sentì urlare:
"Grifondoro!"
In pochi passi fu al tavolo, sommersa dall'abbraccio cameratesco di James Potter.
"Eccoti qui! Così potrò continuare a tenertid'occhio per conto di zia Hermione!" rise.
"Non avevo mai visto il Cappello Pensante pensarci così poco prima di decidere! Devi essere un vero leoncino sotto quest'aria da colomba" le disse.
"Weasley Rose" annunciò la strega.
La ragazzina salì sulla predella e si sedette, indossando il cappello. Man mano che i secondi passavano il silenzio nella Sala aumentava. Ci vollero quasi cinque minuti perché il Cappello prendesse una decisione:
"Grifondoro!"
Evelyn, che si trovava piuttosto vicina al tavolo degli insegnanti, intercettò un frammento di conversazione tra due insegnanti.
"Come sua madre! Hermione Granger fu quasi un Testurbante! Sono pronta a scommettere che il Cappello Parlante era indeciso tra Corvonero e Grifondoro. Eh, sangue Weasley non mente!" proferì sicura di sé un'anziana strega con l'aria autorevole.
"E cosa mi dici del giovane Potter? Non ha sangue Weasley pure lui?" ribatté un giovane mago con lunghi baffi neri.
"Giovanotto, hai conosciuto Harry Potter? È stato mio allievo, sai? E prima di lui conobbi anche suo padre. Sangue caldo, i Potter! Non sarebbero stati male in Serpeverde, ma sono felice che siano stati nella mia Casa, naturalmente. Uno dei maghi più coraggiosi che io abbia conosciuto era un Serpeverde e si dà il caso che il giovane Albus Severus Potter ne porti il nome"
"Quella che stai osservando è la Preside McGranitt" disseRose. "E quello goffo laggiù in fondo che si sbraccia per salutare è Hagrid"
"Tuo zio ha detto di non accettare i suoi biscotti" commentò Evelyn, prima di riempirsi la bocca con una cucchiaiata di pasticcio di zucca.
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Belonging (An Hogwarts Love Story)
FanficEvelyn Taylor frequenta il quinto anno di Hogwarts ed è la migliore amica di Albus Potter e Rose Weasley. Ha vissuto con la sua "normalissima" famiglia per dodici - sì, proprio dodici - anni, quando tutto è cambiato ed è entrata a far parte del chi...