Stella polare

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"...quindi continui a mescolare in senso antiorario per cinque minuti: a questo punto la pozione dovrebbe essere di una tonalità sul verde smeraldo e allora - solo allora - aggiungi un cucchiaino di pelle tritata di Girilacco"
"Due" mi corregge Scorpius, attento.
Alzo la testa dagli appunti, lo guardo un po' spersa. Non ho capito.


"Due cucchiaini di pelle tritata di Girilacco" mi ripete lui, indicandomi il libro di Pozioni. Ha ragione. Capita spesso, ho potuto constatare: sono ormai quasi due settimane che ogni giorno ci vediamo in Biblioteca per studiare. Oggi abbiamo studiato Antiche Rune con il nostro gruppo, adesso siamo rimasti io e lui ma solo perché Albus doveva andare alla riunione del club di scacchi, sennò è quasi sempre con noi: immagino si senta in colpa perché consegnare quella ricerca è stata un'idea sua.
"Due" sospiro correggendo i miei appunti. Questa storia di fare da tutor a Scorpius è assurda: è molto più bravo di me. È intelligente e perspicace, ha un'ottima memoria e intuizioni che lo portano a capire le cose molto prima e molto meglio di me, anche se spesso è indisponente e antipatico. Oggi, invece, sembra di umore piuttosto gradevole.


"Ho ricevuto un gufo ieri: mia nonna è tornata a casa" esordisce a un certo punto, stiracchiandosi.
"Lo so, Albus me l'ha detto" rispondo atona.
"Te lo volevo dire di persona. Questo è il tipo di cosa che si dice a un'amica"

È il suo contorto modo di chiedermi scusa?

"Non dobbiamo esserlo per forza, sai? Puoi continuare a ignorarmi come hai fatto fino a qualche mese fa, non ne soffrirò" ribatto.
Scorpius abbassa lo sguardo, poi fissa fuori dalla finestra.
"Non ti scaldare, contessina. Credo che per il professor Alastryon, comunque, siamo più che semplici amici, non so se mi capisci..."

Ah. La voce ha raggiunto anche lui, allora.

"Speriamo lo tenga per sé o alle tue spasimanti gli si spezzerà il cuore" rispondo per alleviare l'imbarazzo. L'immagine di Scorpius seduto sul divanetto con due ragazze durante la sera di Halloween mi torna vivida alla mente e l'imbarazzo non sparisce, anzi, ho una smorfia di disgusto.
"Sono esperienze che si fanno mentre si aspetta quella giusta" ribatte sornione.
"Io aspetto di fare le mie esperienze con quello giusto. Una declinazione diversa della stessa attesa" concludo.


Scorpius si volta verso di me e come quell'altra volta incastra i suoi occhi di ghiaccio nei miei: mi fissa con insistenza, come a cercare di leggermi dentro. Devo abbassare lo sguardo, di nuovo, perché mi sento nuda.
"Vuoi essere la mia prima volta?" mi sussurra veloce. "La mia prima amica, intendo"

"Siamo già amici, Malfoy, almeno per quel che mi riguarda" spiego con un'alzata di spalle. "Studiamo insieme, usciamo in compagnia insieme, condividiamo un paio di segreti..."
Gli occhi gli si riducono a due fessure.
"Albus te l'ha raccontato, dunque?" scandisce piano.
Annuisco. Rimaniamo in silenzio per qualche istante, ognuno immerso nei propri pensieri.


"Ti piace Lupin?" domanda all'improvviso.
"Non siamo così amici da parlare dei nostri affari di cuori" mi schermisco.
"Tu sai un segreto su di me ma io non ne so nessuno su di te" risponde lui pronto a controbattere.
"Mi piace la sicurezza che emana Teddy" rispondo, scegliendo con cura le parole. "Lui è forte e concreto, sempre sul pezzo, ed è dotato di una straordinaria sensibilità, anche se si diverte a fare il buffone. Ma non mi piace in quel senso. È vecchio per me e sta con Victoire da prima che lo conoscessi, non ci ho neanche mai pensato!"
"È passato più di un mese: puoi di nuovo berlo, il caffè?' mi chiede di getto.

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora