In infermeria

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"Elle, per tutti gli ippogrifi, stai bene?"
Alzo gli occhi  dal libro di Babbanologia e mi trovo tra le braccia di Rose. Soffoco tra i suoi capelli rossi e crespi che profumano di vaniglia.
"Possibile che tu stia sempre a studiare?"commenta Lily storcendo il naso. Durante l'estate è cresciuta di almeno un palmo, ormai  la sorellina di Albus e James mi supera in altezza.
"La mia borsa di studio deve essere più che meritata se voglio che mi venga confermata e lo sanno tutti che il quinto anno è tra i più duri" rispondo, forse un po' più acida di quanto non volessi: non è certo colpa sua se i Potter non hanno bisogno di borse di studio per frequentare Hogwarts.

"Mamma ha detto che a forza di preoccuparti di tutto e tutti, SEMPRE, finirai per ammalarti" mi rimbrotta Lily e nel cipiglio mi fa pensare a Nanny Molly.
"Non mi sembra che sia qui per questo" commenta Rose, con un fil di voce e capisco che abbassa il tono perché sta per raccontarmi cos'è successo dopo che Mrs Nurse ha cacciato Malfoy e Jaimie dall'infermeria.
"James non ci ha pensato due secondi a dare la colpa a Scorpius: al cambio dell'ora abbiamo saputo da Roger che eri finita in infermeria per colpa di Malfoy, e nonostante Fred abbia cercato di acchiapparlo, è corso fin qui... Noi siamo arrivati tutti un istante dopo e c'era Albus che stava urlando di smetterla, ma ormai quei due erano già alle mani... una scena orribile, te l'assicuro! Poi è arrivata la McGranitt e ha mandato tutti e tre in castigo... povero Albus! E noi ancora non sappiamo che diamine sia successo!"
"E' stato un Malfoy a farmi cadere, ma non Scorpius. E non è neanche che mi abbia proprio fatto cadere: più che altro camminava all'indietro come un troll e io stavo correndo... gli sono sbattuta dentro, siamo caduti entrambi, io ho avuto la peggio e mi si è storta la caviglia. Un dolore assurdo! Scorpius mi ha aiutata, è stato g-g-gentile" sento la mia voce incrinarsi, non so se ho voglia di raccontare il prosieguo della storia, mi imbarazza un po? fare la figura del sacco di patate "e poi siamo venuti in infermeria"
Mi sento arrossire.

Non ho raccontato una bugia, ho solo omesso un paio di verità... o no?

"Potrai partecipare alle selezioni di Quidditch?" chiede Lily, masticando quella che dovrebbe una delle MIE cioccorane. Non è una gran sportiva, ma adora tifare, del resto quasi tutti i suoi cugini sono giocatori.
"Speriamo proprio di sì!" ride allegro James, che sta varcando la soglia in questo istante, passandosi una mano tra i capelli.
Pare sia un tratto di famiglia.


"Dopo un'intera estate di allenamento, vorrei proprio godermi la mia seppur tardiva scoperta. Sarai una cacciatrice eccezionale, Evelyn, anche se hai un aspetto orrendo!" esclama fin troppo gioviale.
Arrossisco un po', credo, e penso ai miei capelli: non li ho spazzolati stamani, li avevo raccolti in uno chignon fermato con uno stilo che dev'essermi caduto... Sospiro e comincio a raccogliere i capelli in una treccia, quando Rose si sostituisce a me, trasfigurando la forchetta della mia cena ancora intonsa in un pettine d'avorio.
Decidiamo di non toccare argomenti spinosi, nessuno di noi ha voglia di discutere con James, così ci limitiamo a chiacchierare delle vacanze e dei ritrovati compagni di scuola.

...chissa perché Albus non si è fatto vedere...

Alle nove in punto compare Mrs Nurse, accompagna fuori i miei amici e io resto sola.
Non ho mai amato né silenzio né tantomeno il buio: rimanere a dormire in infermeria non mi piace per nulla. Vorrei che almeno Aldebaran fosse  qui. Rimango sdraiata a fissare la luce della luna che filtra attraverso il vetro: il pulviscolo danza, illuminato dalla notte, solo per me.

"Ciao" sussurra qualcuno al mio orecchio.
Mi volto di scatto e il mio viso si trova a pochi millimetri da quello di Scorpius Malfoy.
Mi appoggia un dito sulle labbra, poi si siede sul letto. Mi metto a sedere anch'io, lui mi sorride e io ricambio, anche se imbarazzata: sono disordinata e stanca, i miei capelli neri cominciano a sfuggire a piccole ciocche dalla treccia e la camicia da notte fornita dall'infermeria è talmente leggera che rabbrividisco...
Malfoy mi guarda in silenzio, poi mi mette in mano degli appunti.


"Sono gli appunti di Babbanologia di oggi. Albus mi ha chiesto di farteli avere. Non so perché ma pare che per te valga la pena rischiare di essere scoperti in giro per i corridoi oltre l'orario, chiedere favori ai Tassorosso e anche assumersi  la responsabilità di colpe non proprie" mi sibila con un tono indecifrabile.
"Di che stai parlando, Malfoy?" ribatto perplessa.
"James Potter non te l'ha detto? Siamo finiti tutti e tre in punizione oggi, finché Albus non ha detto che la responsabilità era sua: io e James siamo stati liberi di andare, lui è ancora nella serra numero quattro di Erbologia a concimare le Mimbulus del prof. Paciock con sterco di drago, e ne avrà per tutta la settimana. Perché non guardi dove vai, contessina?"
Il suo tono altezzoso mi spiazza e mi ferisce, non so che rispondere.


Resto in silenzio e fisso il pavimento ma questa sera Malfoy pare bellicoso nei miei confronti, infatti riprende: "Siccome questo non basta per onorare e difendere la contessina, ha promesso favori a chiunque pur di ottenere i migliori appunti di Babbanologia da farti avere e ha pregato ME di consegnarteli"
Annuisco in silenzio: sto tremando ma non so se sia per il freddo o per la rabbia.
"Consegnami gli appunti come ti ha chiesto il tuo migliore amico e poi vai in pace" ribatto senza guardarlo.


"La piccola Potter è molto più colorita di te nel rispondere, Taylor, per non parlare della tua inseparabile Weasley. I tuoi fratelli ti hanno sempre tenuta nella bambagia, eh?" ridacchia lui.
"Non li nominare MAI più, Malfoy" ringhio mentre un'ondata di dolore mi invade.


Tutta la giornata  appena trascorsa si condensa in pochi istanti: mi sono slogata una caviglia, ho appena capito che Albus deve aver parlato della mia famiglia a Malfoy, forse non parteciperò alle selezioni di Quidditch, sono svenuta in mezzo a un corridoio, ho mentito alla mia migliore amica, ho rischiato di avere una crisi di...
Sento un rumore, come un lamento inframezzato da piccoli schiocchi e mi servono parecchi secondi per capire che quel suono proviene da me: sono in lacrime e sto battendo i denti per il freddo.
Scorpius mi rivolge uno sguardo canzonatorio che all'improvviso si riempie di qualcos'altro che non riesco a decifrare: si slaccia la divisa e mi lancia la sua felpa.
E' calda, la indosso e pian piano il tremolìo svanisce.


"Le famiglie sono pessimi argomenti, contessina. Almeno una cosa l'abbiamo in comune"
"Due" ribatto. "Abbiamo due cose in comune. L'altra è Albus"
Malfoy annuisce, mi fissa per un lunghissimo istante e in silenzio esce dall'infermeria, senza voltarsi, neanche per un cenno.
Mi godo il calore e il profumo della felpa: è stato un gesto premuroso ma vorrei sapere perché fino a qualche istante prima è stato così sprezzante. Non mi pare una persona pericolosa, come afferma James che va in giro canzonandolo e chiamandolo Malfuretto, e se Albus lo ha eletto suo migliore amico deve avere delle qualità, ma i suoi atteggiamenti sono così mutevoli... contessina mi ha chiamata! Proprio non sa nulla di me...

Ora basta, devo studiare. Con un sospiro mi decido ad aprire la pergamena, nonostante l'ora, e ad iniziare a studiare: non posso permettermi di restare indietro, non posso perdere la borsa di studio.

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora