Cicatrice (Albus's POV)

156 7 0
                                    

"È successo un paio di giorni dopo che siete partite per Villa Conchiglia. James doveva essere a trovare zio Charlie in Polonia con Fred e io avevo invitato Scor alla Tana per qualche giorno. Ho sempre passato una parte delle vacanze da lui ma non avevo mai avuto un gran voglia di farlo venire da noi perché... beh, lo sai perché... insomma, noi Potter non siamo gli unici con un cognome ingombrante..."
Fa caldo qui e io sto parlando con la voce un po' impastata.
Mi piace la pazienza di Evelyn: mi lascia cercare le parole giuste, non interrompe. Sta seduta lì, in una posa languida come una bambolina e mi sorride incoraggiante. È così tenera.
"I nonni sono stati gentili con lui e ho sentito zia Hermione istruire a dovere lo zio perché si comportasse bene. Sai, credo che la zia rispetti il signor Malfoy come Medimago"
Scorpius dà qualche colpo di tosse nel sonno.
Mi sale un moto di rabbia: ma quanto è coglione mio fratello?

"Poi è arrivato un gufo di zio Charlie che avrebbe riaccompagnato James e Fred a casa quella sera stessa con la Metropolvere perché Fred aveva toccato un cucciolo di Lungocorno Rumeno senza protezioni e aveva un tremendo sfogo e le cose si sono un po' complicate" dico con una smorfia.
Non ho mai raccontato questa storia a nessuno, mamma e papà me lo hanno vietato ma io non posso più tenerla per me ed è ora che Evelyn lo sappia. Così magari capirà e le passerà quella ruga sulla fronte che ha quando parla con me ultimamente.
"Fred era conciato parecchio male ma James stava benissimo. Le battutine te le risparmio. Nanny Molly ha pensato di far dormire James e Fred nella vecchia stanza di zio Bill e ha mandato me e Scor due piani più su, nella stanza di zio Ron"
"Ci stai girando intorno, Al" commenta Evelyn sorridendomi comprensiva.

Ha ragione.

"È che è stata una cosa vomitevole, Elle" mi giustifico. "Vomitevole e umiliante. Solo a pensarci, ancora adesso mi sale un misto di rabbia, nausea, e vergogna... io non mi ero mai vergognato così prima... con tutto quello che significa per la mia famiglia... solo perché siamo Serpev..."
"Forse ho capito"
Ha smesso di sorridere.
Mi fissa serissima, con uno sguardo duro. Lo stesso che mi ha rivolto oggi pomeriggio.
"Dillo" mi intima.
Distolgo lo sguardo, mi si è chiuso lo stomaco e quella schifosa brodaglia che ho mangiato a cena mi brucia in gola.
"Dillo" mi ripete tagliente.
"Mio fratello ci ha dipinto il Marchio Nero sul braccio con l'Inchiostro Indelebile NerodiKraken di zio George" sputo.
Evelyn chiude gli occhi mordendosi il labbro. È sbiancata.
"È successo un finimondo quando siamo scesi a colazione. Noi non ce n'eravamo ancora accorti. È stato nonno Arthur a vederlo, gli è preso un colpo, abbiamo pensato a un infarto. Zio Ron ha pensato che fossimo stati noi a fare questa bravata, ma la mamma gli ha fatto una scenata incredibile... e alla fine è venuta fuori la verità. James rideva. Rideva, capisci? Zia Hermione ha fatto di tutto per cancellarlo, ma non c'è stato modo. È rimasto per almeno una settimana. Avresti dovuto sentire Nanny Molly come ha strapazzato zio George per aver lasciato i suoi prototipi per i TiriVispi alla portata di noi ragazzi. Papà si è chiuso in una stanza con mio fratello e hanno parlato per un tempo infinito. Alla fine, James si è scusato con noi e abbiamo promesso di non farne parola con nessuno. Lui si scusa ed è tutto a posto, no? Tanto, come vedi, non è che abbia imparato molto. Comunque è tornato a casa in castigo con papà e noi siamo rimasti alla Tana. Quando siete tornate voi ragazze si vedeva ancora l'ombra. Non sai come mi sono sentito ad avere quel... quello schifo sul braccio per giorni" mormoro.

A distanza di mesi provo ancora il voltastomaco. E una rabbia cruda.

"Non dimenticherò mai come mi sono sentito. Ero sporco, contaminato... non sai quanto ho cercato di dimenticare quella sensazione..."
"Non te lo dimenticherai mai, Al. È come una cicatrice, sbiadisce ma non passa" mi risponde Evelyn sospirando. "È questo che ti rende diverso da James. A te le cose toccano, lasciano il segno. E questo ti rende una persona buona. Questo ti rende migliore di lui"
Aprola bocca ma non riesco a far prendere forma alle parole.
Ora che ho confessato questo peso, comincio a sentire un gran sonno.
"Io vorrei che mio fratello fosse diverso, sai?"
Vedo Evelyn venirmi incontro.
"Prima o poi comprenderà, ne sono sicura..."
Sussurra ancora qualche parola gentile... mi avvolge nel sacco a pelo, sposta una tazza... mi bacia in fronte...
È incredibile quanto possa esser materno e granitico al contempo uno scricciolo del genere...

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora