Lezioni di cucina

160 6 0
                                    

Albus si è addormentato un'oretta fa, io ho ravvivato il focolare e ho sfogliato una rivista di Quidditch che i ragazzi hanno lasciato a terra.
Mi sento ancora sconvolta dal racconto che ho ascoltato ma sono ancora più convinta di aver fatto bene a non scrivere a casa: si sarebbero materializzati tutti qui con le bacchette  sfoderate e Scorpius e Albus sarebbero stati umiliati di nuovo dalla spacconeria di James. Che idiota!


Malfoy tossisce ripetutamente, in modo convulso: sembra che non respiri bene.
"Tutto ok?" bisbiglio.
Lui continua a emettere rochi colpi di tosse, sempre più ansimante.
Mi avvicino, scavalcando Albus.
Malfoy sta sudando, ha gli occhi aperti sbarrati, come se stesse soffocando. Dannazione!
Con uno scatto, balzo sul divano dietro di lui e cerco di sollevarlo in posizione seduta. È agitato e poco collaborativo.
"Coraggio, non è niente" gli sussurro, carezzandogli i capelli.
"Tranquillo. Adesso passa, vedrai"
Si lascia scivolare contro di me: sento i muscoli delle sue spalle rilassarsi al contatto con il mio corpo.

Cerco di rispolverare tutto quel poco che appreso fino ad oggi, poi un lampo nella memoria: un ricordo sbiadito che sembra provenire da un'altra vita...
C'era ancora mamma con noi. Io ero davvero piccola, mio fratello Romeus tossiva allo stesso modo... ricordo che avevano messo dell'acqua in un bacile, mi pare...

"Resta seduto" mormoro. Aggiungo un paio di cuscini dietro le spalle di Malfoy e scivolo via dal divano. Appello un catino e scaldo dell'acqua, intanto lui riprende a tossire.
"Respirane il vapore" gli dico.
Lui mi afferra la mano.
Sembra spaventato.
"Fidati, respira. Ci ho messo una goccia di DolceAroma, dovrebbe profumare di semolino di riso" gli sorrido.
Parlargli è la cosa migliore da fare, lo distrarrà.


"Non ti facevo uno da semolino di riso, sai? Pensavo preferissi qualcosa con più carattere, per esempio un pudding al cioccolato o la torta di noci..."
Scorpius storce il naso, chinato sul catino, e mi sembra di intravedere un'ombra di sorriso sul suo volto. "Mi ricorda Sephora" mormora più a se stesso che a me.
In qualche minuto l'eccesso di tosse sembra calmarsi. Ho ancora la sua mano poggiata sulla mia, la muovo impercettibilmente e lui la ritira, adagiandosi sui cuscini.
Sembra imbarazzato.
Un po' la sono anch'io, in effetti.


"Ero venuta a prendere una borsa dell'acqua calda, di là si gela" gli dico, più acida di quanto vorrei "torno a letto adesso. C'è Albus se hai bisogno di qualcosa"
Non mi risponde.
Raccolgo le mie cose in fretta, raggiungo la camera delle ragazze ma non riesco a entrare: che diamine sto facendo?

Accatasto tutto in terra e, presa dai rimorsi, rientro silenziosa nel salottino e devio verso la cucina, dal divano non se ne può accorgere.
L'orologio segna solo le tre, memore della cena preparata da Lily, sfoglio un ricettario babbano. 
Intorno alle quattro decido di fare un incanto silenziante agli utensili e comincio a mescolare uova, zucchero e farina, rigorosamente alla babbana, tanto ho tempo...

"Ma hai dormito qui?" esclama Rose entrando nel salotto.
Dalla cucina mi affaccio nella stanza, guardinga.
Albus intanto si tira a sedere confuso.
"Ah, sì, beh... anche..."
Io scuoto impercettibilmente il capo: non voglio che sappiano che sono rimasta, anche se non so bene perché.
"Anche tu lo avresti fatto per Lyn" si corregge lui, che mi ha notata.
Rose gli sorride.
"Come sta?"chiede.
In quel momento Malfoy tossisce.
Ha continuato a farlo tutta la notte ma non ci sono stati più stati episodi convulsi.
"Che brutta tosse" commenta lei, sempre un po' inquieta.

Belonging (An Hogwarts Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora