4

17.9K 795 1
                                    

Commimciai a correre, la rabbia mi aveva inondato, non riuscivo a controllarla e mi trasformai in lupo senza rendermene conto; gli alberi mi sfrecciavano ai lati mentre le mie zampe ogni volta che toccavano il terreno alzavano la neve.
Avevo corso senza sosta e riuscii a prendere possesso del mio corpo soltanto quando cominciai a sentire a ogni respiro i polmoni in fiamme.
Ero scappata da casa, avevo lasciato mia madre e i miei amici indietro, mi nascondevo, ero diventata una vigliacca e cominciavo a odiare la mia nuova vita, a odiare quello che ero diventata, a odiare me stessa.
Tutto successe in un secondo: un lupo, che non ero riuscita a vedere, mi attaccò per poi spingere addosso a un albero, ero così concentrata su di me che mi ero dimmemticata di quello che mi circondava, una grave mancanza.
" chi sei? Cosa vuoi?" Il pensiero del lupo grigio mi arrivò mentre altri due continuavano a ringhiarmi contro.
Mi alzai e ringhiai, nessuno tra quelli era Alpha ma ero comunque in svantaggio. "Rispondi!" Avevo riconosciuto la sua voce, era Lia. "Ora ti ammazziamo, brutta cagna" disse uno dei due lupi ai lati lanciandosi verso di me, riuscii a schivarlo e a mordergli una zampa, subito il sangue mi inondò la bocca e lui guaii.
Ringhiai verso gli altri due come avvertimento, non sarei stata una preda facile.
Loro si guardarono, ero certa che stavano comunicando tra loro in cerca di un piano, ed è allora che mi attaccarono tutti insieme; riuscii a schivare alcuni morsi, ma molti andarono a buon fine,attaccai anch'io a mia volta, senza fiato ma con una rabbia mai provata, graffiavo, mordevo e soltanto quando uno dei tre si allontanò  riuscii a liberarmi dalle loro grinfie e a scappare; corsi a perdifiato, sapevo che erano dietro di me, eppure dopo un po non riuscii più a sentirli. "Questa volta ti lascio andare per quello che hai fatto aiutando Hanna, ma la prossima volta non finirà così." Non mi fermai a pensare, spinta dal bisogno di sentirmi al sicuro, corsi fino a quando non arrivai a casa.
L'adrenalina che avevo in circolo man mano che mi calmavo lasciava spazio al dolore delle ferite che ricoprivano il mio corpo, mi stesi sul divano respirando pesantemente e asciugando il sangue che continuava a scorrere mente la mia mente pensava alla frase che aveva detto Lia: "Questa volta ti lascio andare per quello che hai fatto aiutando Hanna, ma la prossima volta non finirà così." Lei sapeva chi ero e molto probabilmente ora lo sapeva tutto il branco, questo significava semplicemente che la mia morte era certa e molto vicina,ma la cosa peggiore era che mai sarei riuscita a scappare o a combattere per tutte le ferite che avevo.

La Ragazza LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora