- E tu che diavolo ci fai qua? - Ero davanti alla casa di Aiden, quando una voce seccata richiamò la mia attenzione. Anche senza vederla avevo capito dalla sua voce acuta e stridula che era Estel.
- Potrei farti la stessa domanda.- Risposi girandomi.
- Aiden ha bisogno di me.- un sorriso le si dipinse mentre rispondeva.
- Ora ci sono io, quindi non gli servi più.-
- In realtà ho i miei dubbi, d'altronde anche l'altra volta ha chiamato me. -
- Cosa?-
- Oh non te l'ha detto? - chiese avvicinandosi a me. - Non è la prima volta che io e Aiden andiamo a perlustrare la zona da soli. - Il mio sangue lentamente cominciò a ribollire per la rabbia.
Potevo non crederle ma ero certa che fosse vero.
- Ti ripeto. Ora ci sono io e tu non servi. -
- Certo, per ora, ma non sarà per sempre. Aiden si accorgerà che tutto questo è una pazzia e tutto tornerà come prima.- Estel si avvicinò al mio orecchio per poi continuare sussurrando - Lui tornerà da me e sarà di nuovo mio.- Concluse allontanandosi con un sorriso.
Ero nata in ambiente dove il più forte vinceva mentre il più debole moriva, questo mi aveva trasformata in una combattente anche se odiavo usare la violenza, eppure ora l'idea di picchiare quel viso sorridente davanti a me, sembrava fantastico, oltre che giusto.
Mi avvicinai ad Estel pronta a tirarle un pugno, la mano già chiusa, il braccio teso per la rabbia e pronto per essere caricato.
- Alexandra. - Mi fermai appena sentii il mio nome. Due occhi azzurri e glaciali erano puntati su di me. Aiden mi si avvicino per poi afferrarmi il braccio e strattonarmi indietro, sotto lo sguardo trionfante di Estel. - Cosa stavi facendo? -
- E tu? - Risposi divincolando il braccio in modo che lui lasciasse la presa. - Perchè tra tutti dovevi scegliere lei? - Ero furiosa.
- Estel lasciaci soli. - Disse pacato senza distogliere lo sguardo da me. Estel silenziosamente si allontanò, certa però che il suo sorriso di vittoria era ancora al suo posto.
- Ti piace Estel? - Lui scosse la testa mentre mi prendeva la mano. Mi allontanai facendo un passo indietro. Ora non era più arrabbiato, bensì sembrava ferito e perso. - Ci sei andato a letto?-
Non riuscivo a controllare i miei pensieri e quello che dicevo, l'idea di lui insieme a lei mi mandava in bestia, il fatto che lui ritenesse me, una povera ragazza da difendere, mi faceva sentire inferiore ad Estel. Si, ero gelosa, gelosa marcia.
- Molto prima di incontrare te, ma non vuol dire e non vorrà mai dire nulla per me. - Lui si avvicinò di nuovo a me. - Devi credermi Alex.-
- Come faccio a credere a un bugiardo come te?- Lui mi prese la mano.
- Ho sbagliato, io volevo solamente proteggerti. Ha chiesto lei se poteva venire con me, Mark non poteva quindi non ho avuto alternativa. -
Rimasi in silenzio a guardarlo mentre analizzavo quello che diceva, parola per parola.
- Mi sei mancata.- Sussurrò mentre mi accarezzava il dorso della mano con il pollice
- Falso. -
- Volevo venire da te, ma ero certo che mi avresti ucciso. - Continuò con un sorriso.
- Bugiardo. - Aiden si avvicinò ancora di più, fermando il suo viso a pochi centimetri dal mio.
- Ti amo e sono certo che anche tu ami questo bugiardo e falso ragazzo, quindi basta discutere e baciami. - Senza aspettare oltre appoggiò le sue labbra sulle mie.
Aveva ragione, io lo amavo.
STAI LEGGENDO
La Ragazza Lupo
Werewolf"Ero nata da un'unione senza amore, facevo parte di un branco e mio padre era l'Alpha, quello che lui diceva era da seguire ma mai avrei rispettato la sua decisione di farmi sposare." Alexandra sceglie di scappare di casa per salvarsi da un matrimon...