Ero nel parcheggio della scuola in macchina che mi guardavo in giro alla ricerca del branco; erano passati ormai quattro giorni dell'attacco e le ferite erano quasi del tutto guarire, eppure la preocupazione che Lia avesse detto tutto Alpha e che il branco da un momento all'altro potesse attacarmi non mi permetteva di rilassare i miei muscoli.
- Signorina Thompson non scende?- La segretaria si era avvicinata silenziosamente alla macchina fecendomi sobbalzare per la paura, le sorrisi cercando di nascondere l'imbarazzo e il cuore che batteva a mille nel petto.
- Certo.- Uscii dalla macchina con lo zaino sulle spalle e senza salutare andai verso l'entrata per poi entrare subito in classe.
Le prime ore di scuola passarono tranquille, fino a quando a cambio dell'ora, per colpa della fretta, non mi ritrovai a terra dopo una rovinosa caduta.
- Perdonami, sei così piccola che non ti ho visto. - la gola mi si seccò e deglutii a vuoto, senza alzare lo sguardo sapevo già chi era. -Ehi il gatto ti ha mangiato la lingua?- cominciai a raccogliere i libri che mi erano caduti sotto lo sguardo curioso di Aiden. -Ti chiami Alexandra, vero? - Chiese mentre mi passava un libro, che afferai subito facendolo sorridere ancora di più. - Lo prendo come un si- sospirando, e cercando di sembrare calma, lo superai e mi allontanai il più possibile ma lui mi afferò il polso. Lo guardai negli occhi, il mio cuore che batteva all'impazzata, la sua mano stretta sul mio polso, il suo sorriso - e dimmi sei fidanzata?- mi bloccai di colpo. -Come scusa? Chi diavolo ti credi d'essere?- Strattonai il mio braccio e lui lascio il mio polso con una smorfia dipinta sul viso.
- An allora parli!- dichiarò entusiasta subito dopo sorridendo di nuovo. Lo ingnorai e tornai a camminare, mentre lui rideva.
Ero sconvolta per quello che era appena successo, ero per caso impazzita e lui poi? Cos'erano quei pensieri?Il suo sorriso? Ero davvero impazzita?
Il mio cuore non si voleva calmare, ma ero certa che non fosse per paura o per rabbia, era sicuramente qualcos'altro.Il resto della giornata passo normalmente, cercai di evitare di girare per la scuola e sopratutto non andai in mensa per non trovarmi nella stessa stanza con il branco.
- Alexandra.- Una ragazza con una treccia corse verso di me prima che io salissi in macchina. -Sei Alexandra vero?- annuii sospettosa.
- Finalmente! Ti volevo dare questo. - Disse porgendomi un foglio piegato, non riuscii a chiedere cos'era che lei corse via appena lo presi in mano. Lo aprii e rimasi sorpresa, con una scrittura elegante c'era scritto "al Blue alle 22.00 di questa sera, ti aspetto".
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La Ragazza Lupo
Werewolf"Ero nata da un'unione senza amore, facevo parte di un branco e mio padre era l'Alpha, quello che lui diceva era da seguire ma mai avrei rispettato la sua decisione di farmi sposare." Alexandra sceglie di scappare di casa per salvarsi da un matrimon...