- Ora devo andare. - Disse Aiden smettendo di baciarmi, ma tenendomi abbracciata a lui.
- Vengo anch'io. - Lui sospirò.
- Perchè non puoi fare quello che ti dico?-
- E perchè tu non ti fidi di me? - Chiesi staccandomi bruscamente da lui. - Continui ad escludermi, quando sai perfettamente che sono abbastanza forte.-
- Lo faccio per proteggerti. -
-Smettila! - Urlai. - Tu non puoi proteggermi, nessuno può.- Il suo sguardo cambiò ancora, raramente avevo visto quell'espressione nel suo viso, e mai era rivolta verso di me. C'era solo odio e rabbia dentro i suoi occhi.
- Tu resti qua.- Rispose brusco girandosi.
- Vuoi tenermi in gabbia? ti ricordo che mio padre ha cercato di fare la stessa cosa, ed io sono scappata! - Urlai inseguendolo e afferrando la felpa nera.
Subito si giro strattonando il suo braccio per farmi mollare la presa.
- Non compararmi a tuo padre. - Rispose tagliente. - Fai quello che vuoi Alexandra, vattene, rimani, ormai non mi interessa più. - Quella frase mi colpì come un pugno. - Sei libera di fare quello che ritieni giusto. -
Lo stomaco mi si contorse. Ero certa che non lo credesse davvero, era soltanto arrabbiato, eppure sentire certe cose mi faceva male. Mi portai una mano allo stomaco, sentendo un peso.
- Aiden.- Lo chiamai, ma lui non mi ascoltò.
- Allora andiamo? - Estel, che probabilmente aveva visto ed ascoltato tutto, si avvicinò sorridente.
- Aiden. - Lo richiamai.
Lui, senza rispondere a nessuna delle due, prese il cellulare e digitò di fretta un numero.
- Pronto?- Rispose una voce assonata.
- Muoviti e vieni qui. -
- Cosa? avevi detto che potevo stare a casa. Hai idea di cosa significa fare il turno di notte? Non vedo Lia da una settimana. - Protestò Mark.
- Pensi che me ne freghi qualcosa? Muoviti se vuoi ancora vedere mia sorella.- Senza attendere risposta Aiden riattaccò.
- Aiden per favore. - Dissi avvicinandomi, ma lui senza degnarmi di uno sguardo si allontano, andando a sedersi sui gradini d'entrata di casa sua.
- E' proprio una bella giornata, vero? - Mi chiese ironica e divertita Estel.
Non risposi perché la mia attenzione era per Aiden e quello che provavo. Ero spaventata, avevo paura di averlo ferito in modo profondo e che non sarei stata in grado di riparare la situazione.
Una macchina si fermò e subito Mark, con passo pesante, si diresse da Aiden.
- Che problemi hai? era una minaccia quella?- Aiden si era alzato in piedi appena l'aveva visto e lo stava guardando gelido. - Impedirmi di vedere Lia? Sei impazzito? -
- Non era una minaccia, era un avvertimento. Ricordati che sono il tuo Alpha.- Mark si mise a ridere, ma non c'era divertimento nella sua risata.
- Continua così è non lo sarai per molto.- Rispose tornando serio. Deglutii, spaventata da quello che avrebbe potuto accadere.
- E' una minaccia? -
- No, è semplicemente un'avvertimento. - Aiden non gli diede corda e senza rispondere gli passo affianco dandogli una spallata.
- Io ed Estel andiamo con la mia macchina, tu invece porterai Alexandra. Cerca di non perdermi di vista. - Concluse Aiden per poi salire in macchina, seguido da Estel, e partire.
- Dio, quanto lo odio.- Ringhiò Mark salendo in macchina.
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La Ragazza Lupo
Werewolf"Ero nata da un'unione senza amore, facevo parte di un branco e mio padre era l'Alpha, quello che lui diceva era da seguire ma mai avrei rispettato la sua decisione di farmi sposare." Alexandra sceglie di scappare di casa per salvarsi da un matrimon...