Era passata ormai una settimana da quando non parlavo con Aiden e Lia, entrambi avevano smesso di venire a scuola e anche se l'idea di andare a casa loro mi aveva toccato il pensiero più volte, non ne avevo il coraggio.
- Alex!- Mark appena mi vide nel corridoio corse verso di me, facendomi fermare. -Finalmente, è da una settimana che cerco di parlare con te.- Era a un meno di un metro da me e mi guardava sorridendomi, come se fossimo amici di vecchia data. - Ti voglio chiedere scusa. Ho sbagliato quel giorno a dirti tutte quelle cose. - Sembrava davvero dispiaciuto e imbarazzato.- Ok.- Risposi semplicemente, senza sapere realmente che dire.
-Bene ne sono sollevato. - Sospirò sorridendo.
- Perché Aiden e Lia non vengono più a scuola?- chiesi rompendo quel silenzio quasi imbarazzante che si stava creando.
-Oh beh.- Si mise a guardare a terra mentre cercava di prendere tempo per dare una risposta.
-Non mentirmi.- dissi con voce ferma, Mark alzò lo sguardo sorpreso.
-È difficile da dire. Sono andati dal loro zio per la festa del ricordo.- sospirò -Non posso dirti altro.- Disse allontanandosi, senza lasciarmi sola.
La festa del ricordo in realtà non era per nulla una festa, bensì un periodo dove si ricordava i cari defunti, ovviamente non in modo comune quindi portando fiori al cimitero, ma offrendo al morto qualcosa, la maggior parte delle volte animali o sangue.
Un brivido mi percorse su per la schiena, avevo sempre odiato tutto ciò, ritenendolo immorale e da pazzi.
Il mio cellulare cominciò a squillare.
- Pronto?- Dissi titubante non sapendo chi era.
- Non dirmelo, non ti sei salvata il mio numero?- un sorriso spontaneo mi si formò sul viso appena sentii la sua voce.
- Aiden, certo che ho salvato il tuo numero.- mentii mentre uscivo dalla scuola.
- e io ci credo.- Rispose divertito. - Ad ogni modo, questa sera torno a casa finalmente, e pensavo di passare a trovarti.-
- Cosa?- chiesi fermandomi di colpo.
- Ehi! Aiden!- aveva riataccato.
Faceva sempre quello che voleva, ma stranamente questo non mi dava fastidio; misi il cellulare in tasca e con un sorriso andai verso la mia macchina.
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La Ragazza Lupo
Werewolf"Ero nata da un'unione senza amore, facevo parte di un branco e mio padre era l'Alpha, quello che lui diceva era da seguire ma mai avrei rispettato la sua decisione di farmi sposare." Alexandra sceglie di scappare di casa per salvarsi da un matrimon...