Capitolo 31 ~ A volte ritornano

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Quando l'ho visto sulla porta del suo ufficio quasi mi è preso un colpo , non so come , ma ho finto indifferenza.
Sono proprio scombussolata , poi ho ripensato alla foto sul giornale e ho acquisito quell'imput per andare avanti.
Al diavolo ! Devo pensare un po' a me stessa.
Lo sento parlare in corridoio con gli altri , sento il suo profumo, chiudo gli occhi e mi impongo di non pensare o ascoltare la sua voce !
Mi alzo e vado a chiudere la porta , almeno cercherò di lavorare.
Il mio capo mi chiama nel suo ufficio perché vuole parlarmi di una cosa importante così finisco il planner della settimana e vado nel suo ufficio : 《 Senti Mia , dai siediti》 mi fa segno verso la poltrona di fronte a lui, è serio , incrocia le mani davanti alla sua bocca e inizia a parlare :《 volevo dirti che ci sarebbe la possibilità di chiedere un trasferimento nella sede di New York , vedi , stamattina mi è arrivata una mail da parte del dirigente e la sede richiede una donna disposta a trasferirsi per un anno , avrai la possibilità di fare carriera con delle credenziali che ti rispecchiano molto secondo me, finito questo anno potrai anche lavorare al mio fianco come dirigente. Che ne pensi ? Io ho subito pensato a te , ti ci vedo , sei sveglia e sai fare il tuo lavoro , poi New York sarebbe una bella esperienza, è una buona possibilità per fare carriera 》sgancia la bomba con tutta la tranquillità possibile.
《 ti chiedo di pensarci , è una bella opportunità, sei giovane , non sei sposata e nemmeno hai bambini, quando ti ricapita un'occasione così ? 》.
Adesso sono confusa , ho la testa che scoppia 《 Sig. Ross , quanto tempo ho per darle una risposta ? Così mi ha preso alla sprovvista 》
《 Sì certo, avrai una settimana per candidarti , poi loro valuteranno e se tutto va bene già a Dicembre ci sarebbe il trasferimento 》
《 Ok , bene ci penserò, la ringrazio 》 saluto ed esco dal suo ufficio, sono come in trance , entro nel mio , mi siedo alla poltrona e fisso il computer.

Oggi il lavoro è particolarmente impegnativo o forse sono io che non riesco a concentrarmi, non ho nemmeno il tempo per andare in bagno , verso mezzogiorno sento bussare alla mia porta 《 avanti 》
《 Mia , hai tempo per scendere con noi o ti porto qualcosa? 》 Sonia affaccia la sua testa dalla porta .
《 Sto per finire , ma devo completare, andate da "Lory" ?》 Domando.
《 Sì , Antonio mi aspetta lì 》
《 Vai avanti tu , io appena finisco vi raggiungo ok? 》
《 Sì va bene, allora ti aspettiamo, bacio 》mi manda un bacio e va via.
Abbasso lo sguardo sui documenti che ho davanti, un minimo errore e mi toccherà rifare tutto da capo , mi concentro e riprendo da dove ho lasciato . Non sento aprire la porta ,sento solo il suo profumo riempire le mie narici , chiudo gli occhi , poi alzo lo sguardo e gli dico : 《 Buongiorno Signor Ricciardi desidera?》 Credo che lui sia sorpreso perché non dice una parola solo silenzio. Dopo un attimo si passa la mano sui capelli e mi dice :
《 Mia , dobbiamo parlare... 》inizia.
《 Signore non credo che questo sia il momento giusto per discutere, sto cercando di completare il fascicolo " Bempson " se avrà la bontà di aspettare , oppure appena finito la verrò a cercare 》 Ho un tono più professionale possibile, lui sbuffa appoggia entrambe le mani sulla scrivania, avvicinandosi pericolosamente: 《 Vuoi guardarmi quando ti parlo? non aspetterò che completi nulla , hai capito? io ho bisogno di parlare ora con te , non sai che inferno ho passato in questa settimana senza sapere come stavi o sentire la tua voce 》 allunga una mano e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Con la mia mano lo allontano e lui improvvisamente mi prende la mano nella sua
《 Cazzo , vuoi ascoltarmi ? 》continua a ripetere.
《 No 》 dico semplicemente 《 non voglio ascoltarti , non mi interessa quello che hai da dire , se volevi sentirmi , avresti anche potuto chiamarmi , ora lasciami in pace, va bene ?》
Mi prendo di coraggio e mi alzo , lui mi sovrasta , devo inclinare la testa per guardarlo negli occhi 《 buon pranzo Dott. Ricciardi 》 prendo la mia borsa e vado via. Esco dall'ufficio con le gambe che tremano , filo via fino verso l'ascensore senza mai guardarmi indietro.
Sono in strada , sto wuasi correndo, mi dirigo verso il " Lory " dove mi ha aspettano Sonia e Antonio , non voglio assolutamente pensare a poco fa , arrivata al pub mi accolgono sorridenti, parliamo del più e del meno e gli racconto della possibilità di New York , sembrano contenti, Sonia mi prende la mano: 《 Mia , pensaci sarebbe una grande opportunità che non capita a tutti , poi ... oh Dio ! New York! Ma ci pensi sarebbe davvero fantastico!i negozi , la moda sarebbe un sogno 》.
《 Infatti è davvero una bella opportunità, ci sto pensando seriamente 》 dico.

Finito il pranzo, mi fermo su una panchina del piccolo parco che si trova vicino al mio ufficio.
Penso a New York, penso a lui , a come sia difficile stargli vicino, non mi porterà da nessuna parte questa relazione clandestina, ho bisogno di certezze di qualcosa di concreto e invece con lui devo accontentarmi delle briciole che mi lancia ogni tanto , hanno ragione le ragazze: Devo cambiare qualcosa è questo qualcosa sarà New York, non ci penso due volte mi alzo e vado verso l'ufficio, è ancora deserto sono tutti fuori a pranzo.
Vado nel mio ufficio e stampo la mail di messa a disposizione, la compilo e la metto al centro della scrivania del mio capo , dopodiché esco e vado nel mio ufficio , chiamo mia mamma per darle la bellissima notizia .
Mando un messaggio anche alle ragazze " Stasera si festeggia, ho dato la mia candidatura per trascorrere un anno a New York! "
Mi rispondono subito euforiche:
Monica " Perfetto ! Sono tanto felice per te ! Dove festeggiamo ? "
Cate : " Posso venire con te ? 😉 brava , hai preso una giusta decisione!
Danielle : " Possiamo cenare da Luca? Perfavoreee 🙏
" Ma sì certo , offro io ! " rispondo.
Danielle :" va bene io offro da bere allora ".
Le saluto e torno al mio lavoro .
Alzo gli occhi e vedo che sono le sei , spengo il computer e vado via , anche il mio capo è già andato via , uscendo mi ha sorriso 《 Brava è una bella opportunità 》mi ha detto.
Scendo in strada e ricordo che oggi non portato la macchina, tra l'altro ho le buste dello shopping di stamattina, sto per entrare in metropolitana e incontro il mio ex Marco : 《 Ciao Mia come stai? 》Mi saluta, io gli ricambio il saluto 《 Ti va se andiamo a prendere un caffè?, vorrei spiegarti...》
《 No Marco non c'è nulla da spiegare , lasciamo stare tutto così com' è 》
《 No MIA , davvero ci tengo a parlare con te , solo un caffè, ti giuro che poi sparisco per sempre dalla tua vita 》.
Alla fine decido di prenderlo questo caffè 《 e va bene, solo 5 minuti 》 , entriamo in un bar e ci sediamo ad un tavolo 《 Allora dai parla 》 dico di getto , lo vedo arrossire e abbassare lo sguardo, si sta tormentando le mani .
Intanto si avvicina la cameriera e prende le nostre ordinazioni , 《 Allora Mia , non so da dove cominciare..》 dice imbarazzato
《 comincia dall'inizio , credo che poi ti verranno fuori le parole》 mi sono già pentita di aver accettato questo caffè.
Inizia a parlare e a scusarsi , mi dice che non voleva farmi soffrire , che quella sera doveva davvero studiare e mentre andava a casa ha incontrato un suo amico e l'ha convinto ad andare in quel pub dove ha incontrato Noelia , che forse lei mi aveva vista perché quel bacio è stato improvviso anche per lui ...《 ... Mia , non ti sto chiedendo di tornare insieme, perché conoscendoti credo che sarebbe impossibile, ma di perdonarmi, davvero non ti importunero ' più è solo che non sopporto vederti e non poterti parlare o almeno salutare , almeno vorrei esserti amico 》mi sembra davvero dispiaciuto , così mentre continua a parlare penso che alla fine potremmo avere un rapporto civile .
Mi prende la mano , un gesto naturale una volta ma ora senza nessuna importanza , faccio scivolare via la mia mano e la alzo per fermare le sue parole .
《 Marco , cos' è? Questa mano , le parole che stai dicendo... ascolta è già tanto che sono seduta qui con te , non mi devi toccare ... l'unica cosa che posso dirti è che per me va bene restiamo " amici " , cioè cerchiamo di comportarci civilmente ma ciò non comprende né telefonate , appostamenti , carezze , nulla di tutto ciò! Sono stata chiara? Ora devo andare mi aspettano le " mie Amiche ", ciao 》mi alzo e vado via , lo lascio così senza il tempo di ribattere , ho già sentito abbastanza.

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