Capitolo 51 ~ "Eccomi "

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Siamo arrivati in Italia la settimana dopo l'Epifania, il tempo di raccogliere le mie "diciamo " quattro cosette e salutare gli amici che in questi mesi mi sono stati accanto , devo dire che è stata dura salutarli insieme alla "mia" New York , mi mancheranno, proprio ora che finalmente mi ero integrata un po'.

Ancora non ho ripreso a lavorare mi trovo da una settimana rinchiusa in una torre d'Avorio ( l'appartamento di Andrea) è situato in pieno centro a Roma ma a dire la verità non ho idea di cosa ci sia fuori , le nostre interminabili giornate passano dal letto al soggiorno .

In questo momento " Lui " è sotto la doccia e sono dannatamente tentata di fare una piccola irruzione , non che sia timida ma ogni tanto vorrei fare la preziosa , anche se a dire il vero non ci riesco mai con lui , appena mi guarda mi viene il latte alle ginocchia e calano tutti gli altarini .

Ho la sua camicia bianca addosso o quel che ne resta, i miei capelli sono una massa informe, passano dalla doccia al letto e vi assicuro che asciugati naturalmente non sono certo un bello spettacolo da vedere , cerco di pettinarli con le dita ma con scarso successo, sono senza un filo di trucco e lui dice che mi preferisce così, m'ha sarà vero? ( mi fa sentire bellissima a dire la verità ).

... a piedi nudi entro piano in bagno , è grande quanto un salotto , le mura sono in marmo e decorati con fili dorati che s'intrecciano ai bordi, il suono dell' acqua copre la sua voce che canta una canzone di Liga , è di spalle , la stanza ormai è piena di vapore, apro piano il box di vetro e con un saltello m' infilo dentro ancora con tutta la camicia, l' afferro per i fianchi e gli circondo l'addome con le mie braccia, appoggio il mio viso sulla sua schiena bagnata e lui si gira e finalmente mi abbraccia , alza il mio viso verso il suo ma non riesco a vederlo perché l'acqua mi sbatte in viso
《 Sai che questa camicia è la mia preferita? 》
《 Ma dài , guarda caso giusto questa! 》 faccio la spiritosa.
《 Eh sì cattiva bambina , e perciò verrai punita 》viene verso di me ma io con uno scatto mi allontano .
《 Vedila in un'altro modo, si sta lavando delicatamente 》 scherzo io .
《 Ah , adesso fai il bucato?》
《Macché per niente , beate le santissime lavanderie 》
《 Allora bisogna toglierla immediatamente 》
《 Ti dici ? E se volessi tenerla ancora un po'? 》
A quest' ultima mi sparata, si mette a ridere di gusto , finché i nostri sguardi non s'incontrano e piano diventiamo seri.
Con una mano sul mio petto mi spinge verso il muro , quando ci sbatto contro lui si abbassa prepotentemente sulle mie labbra divorandomi.
Dopo molto ma molto tempo siamo vestiti e io mi sto mettendo un po' di blush sulle guance , del mascara e un filo di rossetto che resiste a poco grazie ad Andrea .
Stasera mi ha regalato un bellissimo abito in velluto nero , mi sta su come una seconda pelle , i polsini sono dorati come la finta cintura e i tacchi vertiginosi su cui sto tendando di salire hanno lo stesso richiamo del vestito , inaspettatamente sono comodissimi.
Sono davanti la toilette che metto gli orecchini , lui si avvicina
《 Sei pronta mia bella principessa? 》
Accenno un sorriso e lo guardo attraverso lo specchio, Non l'ho mai visto così bello come stasera, ha dei pantaloni neri e una camicia candida , la sua giacca è leggermente più lunga del normale e la sciarpa che ha attorno al collo fa venire voglia di strappargliela per assaporare quel bellissimo collo .
《Sono pronta mio bellissimo sig. Ricciardi ! 》mi alzo e faccio una piccola piroetta in sua direzione, mi aggancia sul più bello e piano le mie guance si colorano di rosso per il lento e sensuale bacio che mi dà .

《 Meglio se andiamo , tra un po' rischiamo di restare di nuovo qui 》dice staccandosi da me pensieroso.

Usciamo dal palazzo e ho davanti la sua Bmw , un flashback mi ricorda la prima volta che ci sono salita a casa dei miei ( un brivido corre lungo le braccia ...)

Mi viene ad aprire lo sportello e prima di salire mi sfiora le labbra con un piccolo bacio , io ricambio e intanto apro gli occhi e sorrido , lui ha i suoi ancora chiusi sembra così , così... irreale .

In macchina è molto silenzioso , la musica di Ed sheeran insieme a Bocelli riempiono l' obitacolo , senza farmi la possibilità di rivolgergli alcuna domanda e quindi sapere dove verrò condotta .
Appena fuori Roma accosta nel parcheggio di un piccolo ristorantino e scendiamo dall'auto sorridenti , mi sembra di ritornare indietro nel tempo quando sono con lui , appena dentro ci viene incontro un mâitre che ci fa strada lungo il bellissimo salone, siamo quasi al tavolo ma qualcosa attira la mia attenzione , o per meglio dire qualcuno ... il pianto della mia piccola Sophie ... Lo riconoscerei ovunque! mi blocco a guardare ed è proprio lei in braccio a mia sorella ! Mia mamma , mio papà e tutta la mia famiglia al completo sono davanti a me che mi abbracciano , parlano ma io non sento nulla, l'emozione ha preso il sopravvento!
Quando ho salutato e abbracciato tutti mi guardo intorno in cerca sull'autore di tutto ciò, è in un angolo che mi guarda divertito .
《 Da quanto tempo avevi organizzato tutto? 》chiedo abbracciandolo.
Lui si abbassa e mi bacia la fronte 《 da quando siamo tornati , non ne potevo più a tenere questo segreto , asciugati le lacrime , sembri un pierrot! 》

Sophie piange e tende le braccia verso di me e la prendo mettendoci seduti per la cena , il clima non è proprio rilassante come mi aspettavo anzi tra strilli e risate iniziamo a raccontarci quello che non abbiamo fatto da tanto tempo .

Quasi alla fine , si spengono le luci ed entra il cameriere con una torta , tutta la mia famiglia ha in mano quelle piccole stelle filanti che si accendono .... sono davvero in estasi , non avrei mai immaginato tutto questo , quando ho davanti a me la torta penso che dovrebbe esserci scritto "Bentornata ....o Benvenuta " ... ma la torta ha una sorprendente scritta in inglese sulla parte supriore ... " Do you want married me ?".

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