Capitolo 35 ~ Anniversario dei miei ❤

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Sono già all' aeroporto e sto facendo il check -in ,  l'hostess è  una ragazza dagli occhi a mandorla sorridente e molto gentile,  la guardo e penso che sarà sicuramente deformazione professionale perché non è  possibile che una , alle 7:00 di mattina abbia un sorrisone stampato in viso così  , lei somiglia a una gattina  al contrario di me che non sopporto che nessuno mi parli prima che sia passata almeno mezz'ora dal mio risveglio,  sarà,  io  al confronto mi sento una leonessa , stamattina poi i miei capelli non ne volevano proprio sapere di abbassarsi  e quindi sembro più un leone che una leonessa  🦁 !

Alzo la valigia sul nastro trasportatore  e la ragazza  sorridendomi dice di accomodarmi  al gate 7 ( che cazzo avrà mai da ridere poi ... ! )
Il mio volo parte in orario e in un'ora e mezza circa sono già a Palermo  , quando scendo dall'aereo  i caldi raggi del sole mi riscaldano il viso e quando sono fuori una strana euforia mi pervade .
Prendo l'autobus e intanto mando un  selfie alle ragazze che mi rispondono che sono contente per me , di divertirmi e scordare un po' di problemi  .

La cerimonia si svolge senza intoppi , i miei sono emozionati , mio padre guarda mia madre con gli stessi occhi pieni d'Amore  di quando si sono conosciuti che riserva solo per lei ( mi sembrano una coppia senza tempo ) , quando ripetono le loro promesse il viso di mia madre è commosso dalla lacrime.
Mio padre è  emozionato  , sento un po' vibrare la voce , forse per un attimo poi si è  subito ricomposto  nel suo  carattere a volte austero .

Ho l'opportunità di rivedere diversi miei compagni del liceo, eravamo quasi tutti vicini di casa e i genitori negli anni hanno creato quasi una famiglia e non c'è ricorrenza che tenga , sono sempre insieme. (Per citarne una mia sorella Gaia ha sposato Giovanni, nostro vicino , figlio dei " Rossini" e fratello del mio migliore amico del liceo : Antonio ).
Spesso quando eravamo piccoli facevamo anche le vacanze estive insieme .
Sua madre mi diceva sempre che  un giorno  sarei diventata sua nuora , beh !  mi spiace per lei , ma io e Antonio non eravamo fatti per stare insieme , non l'ho mai visto come un ragazzo,  per me era solo Antonio ,  il fratello che non ho mai avuto , quello che mi difendeva  da qualche  bulletto oppure che mi passava il  compito di matematica , l'amico di sempre.
La serata continua con balli di gruppo e canti , ci divertiamo e Stefania una mia amica scatta qualche foto col telefonino e non manca di postarla su di un social .
Sembra che il tempo si sia fermato siamo sempre noi , i soliti , ho sempre l'immagine di noi seduti in un muretto : Io , Stefania , Salvatore, Elena e Antonio .
Ore e ore a parlare senza poi dirci niente , la separazione è stata dolorosa perché allora erano il mio tutto .

Verso mezzanotte andiamo a fare una passeggiata in spiaggia , ci fermiamo a bere in un chioschetto come facevamo diversi anni fa , le risate dei ricordi prendono il sopravvento ed è quasi l'alba quando torniamo a casa bagnati fradici , la pioggia  ci ha sorpreso proprio quando  stavamo andando via .
Nel patio tolgo le scarpe  , per non svegliare i miei , apro piano la porta e in punta di piedi cerco di salire in camera mia , ogni tanto qualche scricchiolio dello scalino mi fa arrestare ma poi piano piano arrivo finalmente nella mia stanza.
Metto la sveglia e mi spoglio , butto le scarpe in fondo alla stanza e metto su il pigiamone di pile . Mi addormento di botto .

La mattina dopo , ho un cerchio doloroso alla testa , postumi di una serata senza pensieri, dopo pranzo preparo la valigia e prima di partire vado a salutare Antonio e gli altri
《 Ti rivedremo più? 》 dice Antonio
《 un uccellino mi ha detto che si parte per New York?  È  vero ? 》 mi chiede mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
《 Sì è uno stage di un anno , una grande opportunità e poi ...》 mi giro verso Stefania prendendole  la mano 《 È New York! 》 Stefania capisce e ride con me contagiata dalla mia euforia .
Stavolta ci salutiamo ma tenendoci in contatto tramire Whatsapp  , sono distrutta non riesco a tsmere gli occhi aperti .
Saluto i miei che stasera si imbarcheranno per la crociera nel Mediterraneo e mi dirigo all'aeroporto.

Sono gia le 21 :00 quando rientro e trovo le mie amiche che cenano sedute stranamente in silenzio , mi unisco a loro , non prima di avergli dato le bomboniere che mia madre mi ha accuratamente conservato dentro la valigia .
Scherziamo un po' e gli racconto com'è andato l 'anniversario e  che ho rivisto i miei vecchi amici , loro invece  mi aggiornano sugli sviluppi delle relazioni in corso .
Suonano al citofono e Cate va a rispondere 《 Mia 》 dice tenendo la mano sulla cornetta del citofono preistorico 《 vogliono te ! È Andrea !》 Scatto su' come una molla , Danielle mi mette una mano sulla mia 《 tranquilla Mia , vedi cosa ha da dirti 》 ha ragione , annuisco .
Prendo con la mano tremante la cornetta e la porto all'orecchio 《 Sì?》 Rispondo tranquilla, è pur sempre il mio capo!
《 Mia ...ehm ciao, scendi un attimo? 》mi sembra emozionato dalla voce , ma non voglio farmi film mentali inesistenti , cosi taglio corto 《 Sto scendendo 》 e schiaccio il tasto per aprire il portone , in realtà ho cosi tanta voglia di vederlo che mi sembra un sogno che sia qui .
Mi volto verso le mie amiche che mi guardano sorridendo, Melania annuisce , incrociamo le dita .
Prendo il giubotto e invilo le scarpe , faccio un lungo respiro ed esco .
Scendo a 2 a 2 le scale e all' ultima rampa mi fermo , lo vedo appoggiato al muro , ha i jeans neri e un giubbotto di pelle nero , in mano ha un casco e man mano che mi avvicino noto goccioline di pioggia su di lui e sul casco , ha i capelli spettinati e la barba un po' lunga , quando mi vede si avvicina , è tutto un attimo... mi prende il viso e mi bacia ! 💏

( Ora ditemi voi ... mi trovo :
- abbracciata con l'unico uomo che ho amato nella mia vita ,
- che sogno quasi (per non dire tutte) le notti ,
- che gia quando esce dall'ascensore fiuto come un segugio il suo profumo...
- che è un figo della madonna ... potrò avere mai un attimo di titubanza?
Ma anche noooo! 😉)

Mi stringo a lui e mi godo questo idilliaco momento di felicità!
Gli accarezzo con le dita i morbidi capelli con le punte ancora bagnate di pioggia e finalmente è come tornare a casa .
Si stacca un attimo da me anche se i nostri nasi ancora si sfiorano : 《 Andiamo devo parlarti》 , mi prende per mano e usciamo fuori .
Non mi lascia andare finché non arriviamo alla moto
《 Non sapevo avessi una moto 》
Mi bacia le labbra e mi dice《 ci sono tante cose che ancora non sai di me 》 ora sorride 《 ma possiamo rimediare 》mi infila il casco in testa e sale sulla moto , cosi non mi resta che imitarlo, mi abbraccio a lui e mi appoggio sulla sua schiena , parte in mezzo al traffico sfrecciando sull'asfalto lucido dalla pioggia e dalle luci della sera .
Ora sono ufficialmente felice ! 😍😍

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