capitolo 34 ~ Il capo dei miei incubi

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Mi reco al lavoro gia stanca , dopo la corsa di stamattina, ho fatto una doccia e sono andata subito in ufficio .

Quando entro trovo il Sig. Manier che esce quasi correndo dall'ufficio di Adrian "alias Sig. Ross " , appena mi vede si avvicina 《 Signorina Benetti sarebbe così gentile da fare queste fotocopie? 》 mi da un fascicolo pesante e va via.
《 e poi dove li devo portare ?》
《 nella sala riunioni, il capo vuole tutto pronto tra un 'ora!》 Dice andando via ... magnifico!!!
Se il buongiorno si vede dal mattino, il mio sarà fantastico!
Butto la borsa sulla mia poltrona e corro a fare le fotocopie, quando arrivo in sala riunioni trovo Andrea al cellulare , mi fa segno di lasciarle sul tavolo , si gira con la poltrona verso la porta a vetri e mi dà le spalle, sorride e parla piano , io intanto sistemo i fogli sul grande tavolo di noce, dopo un po' entra Adrian e gli altri dirigenti di altre sedi , inizia così la riunione .
Sono l'unica segretaria del piano oggi e mi tocca fare un po' di tutto...( e io che stamattina non avevo neanche voglia di venire ) .
Finita la riunione mi sto per sedere sulla mia comodissima poltrona , vorrei sollevare un po' i piedi e togliere queste maledette scarpe , quando le ho comprate non facevano così male ... giuro!!!

Suona : INTERNO 1 , ... e poi di nuovo INTERNO 2 e poi ancora e ancora... Che strazio !!!
Soniaaaaaaa ma quando torni !!!
Oggi avevo intenzione di uscire un po' prima per prendere il regalo per l'anniversario dei miei e non so ancora come giustificare l'assenza di Andrea , quel poco che ho parlato con loro, quando accennavano ad Andrea cambiavo argomento, ora non so davvero cosa dirgli ... penseranno che sono la solita che non si sa tenere un uomo decente accanto.
Bippp! INTERNO 1 ; mi viene da piangere 😩.
Adesso sono in ufficio di Adrian Ross e stiamo lavorando su un grafico che nella precedente riunione non è stato approvato 《 ... sì Mia hai ragione forse è meglio evidenziare questi punti 》 con il dito indica alcune parti del grafico , annuisco e cerco di fare il mio meglio , Adrian si passa una mano sul viso 《 Signore , Adrian, se sei così stanco posso continuare io il lavoro 》provo a convincerlo invece lui prende una sedia , si siede accanto a me ... 《 facciamo che mi modifichi solo questo grafico e te ne vai a casa , che sei distrutta 》 sorride guardandomi, 《 ok , ti ringrazio 》 dico sospirando.
Bussano alla porta e Adrian dice 《 avanti》entra Andrea con dei fogli in mano , appena alza lo sguardo e mi vede accanto ad Adrian rimane fermo per un secondo...《 Adrian ... se sei occupato ne parliamo dopo 》mi guarda accigliato .
《 No no , vieni pure, Mia ha già finito 》 cosi capisco che devo cambiare aria , mi alzo e vado verso il mio ufficio non senza dargli una piccola occhiata , lui mi guarda di traverso ( le sue solite occhiatacce assassine ).

A fine giornata ho i piedi che fumano , sono di umore pessimo e devo ancora trascrivere alcuni appunti della riunione! Sono andati tutti via , ero così impegnata che non ci ho fatto davvero caso , Mauro il nipote di Amalia si avvicina :《 Mia , io sto andando via, hai bisogno di un passaggio? Se hai finito possiamo andare in qualche locale a bere qualcosa? 》Mi chiede alzando la stecca degli occhiali.
《 No grazie , non ho ancora finito qui , mi dispiace sarà per la prossima volta, stasera sono veramente stanca 》sbuffo .
《 ok allora a Lunedì 》 mi sorride un po' dispiaciuto e va via 《 Ciao buona serata 》
《 Notte Mauro》.

Quando va via , mi appresto a finire , ho tanta voglia di andare via , provo a salvare il file e subito dopo va via la corrente non sono davvero sicura che il salvataggio è andato a buon fine《 Cavolo! E come faccio ora ?!? 》 sono sola nel piano.
A tendoni trovo la mia borsa sotto la scrivania, cerco il cellulare dentro .
Vedo una luce avvicinarsi 《 Mia , sei ancora qui? 》 è Andrea .
《 Sì sono qui 》 puntandogli la mia torcia del cellulare.
Lui mi punta una grande torcia che quasi mi acceca. Strabuzzo gli occhi e lo metto a fuoco.
《 Lascia stare tutto , domani mattina riprenderai da dove hai lasciato 》 dice
《 Oh ma è questo il problema , io domani mattina non ci sarò , i miei festeggeranno l'anniversario di matrimonio e ho l'aereo domattina presto , proverò a vedere se si è salvato mentre sono in volo 》dico tutto d'un fiato!
《 E Io? Non sono stato invitato? 》sorride beffardo , non mi dà il tempo di rispondere , prende le chiavi dalle tasche e si avvia .

《 Non credo che sia una buona idea》 gli lascio il tempo di riflettere.
《 Vieni ti accompagno 》mi illumina quel tanto da poter prendere le mie cose .
《 dove hai la macchina? 》Mi domanda , adesso sono accanto a lui 《 Giù in garage 》 penso che se non c'era lui avrei impiegato parecchio tempo prima di uscire da lì .
《 Vieni prendiamo le scale , ti accompagno a casa, dovrai lasciarla qui ,lasciami le chiavi, domani ti farò portare la macchina a casa tua.》 intanto iniziamo a scendere piano le scale.
《 Non fa niente lascia stare , lunedì quando rientrero' la verrò a prendere io stessa 》 gli rispondo imbronciata.
《 Non se ne parla 》 mi tende la mano , io non accenno a fargli le chiavi , così lui fa un passo verso me e quando è abbastanza vicino da sentire il suo inconfondibile profumo , chiudo gli occhi e inspiro e poi sono costretta a dargliele .

Nel silenzio assoluto, usciamo fuori e saliamo sulla sua Bmw, nello stretto l'abitacolo per un'attimo penso che siamo soli in questo grande garage deserto illuminato solo da luci d'emergenza, lo guardo e assaporo questo momento .
In verità sto tremando. Mi prendo il tempo per osservarlo , si vede che è molto stanco , ha i capelli arruffati e le maniche della camicia bianca arrotolati .
《 Andiamo ? 》 spezza il lungo silenzio .
《 Sì , certo grazie 》 cerco di fare uscire dalle mie labbra qualcosa di sensato.
Mentre guida osservo la sua mano che picchietta suo cambio a ritmo della musica , ha messo il cd di Vasco, non so se lo fa apposta oppure è un caso , guardo il traffico e non mi accorgo che sto canticchiando finché ad un semaforo si gira e mi sorride .
《 Beh! Che c'è da ridere ? Sono così buffa?》 Gli dico acida.
《No , mi piace è la prima volta che ti vedo cantare 》riparte al semaforo verde .
Arriviamo davanti casa mia , lui spegne il motore e si gira verso di me 《 Volevo dirti che Adrian è prossimo alle nozze e sarebbe inopportuno un tuo avvicinamento 》 Mister Amministratore delegato spara la sua ultima stronzata, oh! Ma stasera troverà pane per i suoi denti!

《 1° chi ti da il diritto di supporre che io ci stia provando con Adrian !
2° chi sei tu per giudicare qualcosa che non hai visto !
E 3° ma come ti permetti! 》 grido gesticolando i numeri .
《 Non volevo che andasse a finire così 》mi dice con un tono rassegnato.
Ho il cuore in tumulto, meglio assumere un'atteggiamento da dura prima che mi butti a terra a elemosinare un po' del suo amore .
Lui! mi ha promesso di sposarmi , lui! è venuto a cercarmi fino a casa dei miei e ora con " Non volevo che andasse così " fa a pezzi ancora una volta il mio cuore .
Afferro con forza la mia borsa e apro lo sportello , per stasera ne ho avuto abbastanza, il viaggio a New York è un regalo piovuto dal cielo , lassù qualcuno mi ha pensato prima me ne vado e prima lo dimenticherò.
《 Oh , neanche io avrei voluto, Buonanotte Signore e grazie del passaggio 》rispondo acida.
Cerca di trattenere il mio braccio ma stavolta sono più veloce , scendo di corsa e raggiungo il portone con il fiatone , apro e mi infilo dentro ,lo chiudo forte salgo di corsa le scale e dopo che sono entrata nel mio appartamento mi accorgo che sto piangendo.
Danielle mi viene incontro preoccupata ancora con il mestolo in mano mi abbraccia e mi consola 《 vieni 》mi dice 《 Andiamo la cena è quasi pronta 》non mi chiede nulla , con lei non ho bisogno di parole .
Ceniamo in silenzio dopodiché mi aiuta a preparare le valigie.

Ciao a tutte ! Scusate il ritardo
Un bacio a tutti e spero che questo capitolo vi piaccia!
Tosta la nostra Mia, barcolla ma non molla !
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