《 Ma tu hai una rotella fuori posto ! Io non salirò mai su quell' aereo... così! 》
《 Sì che lo farai ! Non appena avrò preso alcune cose da casa mia , andremo all'aeroporto dove ci aspetta il mio aereo 》intanto siamo arrivati davanti ad una grandissima villa bianca stile coloniale, il vialetto è illuminato da piccole luci dorate , l'unica cosa che mi viene in mente è: "Maestosa" , ma a dire la verità non mi aspettavo nulla di meno da lui .《 Scendi 》dice aprendo lo sportello.
《No!》m'impongo come una bambina.
《 dài vieni ti prego ! 》 Stavolta ha un tono stanco , si abbassa e mi prende la mano e mi da' ancora un'altro bacio
《 La vuoi smettere di baciarmi? 》
《 No , finché non ti decidi a venire con me 》 si passa una mano sul mento 《 mi ricorda qualcosa questa scena , credo di avere un ricordo vago ...》
《 smettila! Stavolta non mi prenderai come un sacco di patate ! So camminare! 》Così scendo e batto i piedi come fossi una bambina, anche se dal suo sorriso mi rendo conto che era quì che voleva arrivare .
Chiude lo sportello e mi precede , appena dentro , le luci gradualmente si accendono , un grande atrio in marmo beige quasi mi acceca , le pareti sono piene di quadri e la grande scala che imponente sovasta la sala mi toglie il respiro, mi tormendo le dita impacciata e resto immobile al centro , poi finalmente gli chiedo 《 Di chi è questa casa Andrea?》
Lui è accantoa me e mi guarda in modo strano:
《 Ci abitavano i miei fino a qualche anno fa' , ora la uso solo io quando mi trovo a Manhattan oppure quando mia madre stufa della vita sull'isola viene a prendere un po' respiro qui - si avvicina- hai freddo ? 》
《 Un po'》 dico
《 Vieni, mettiti in salotto, ti preparo qualcosa di caldo? 》Mi conduce verso un'enorme porta laterale con il camino acceso 《 Vivi da solo quì , cioè voglio dire... c'è qualcuno che si occupa della casa quando non ci sei?》
《 Sì certo . .. c'è la famiglia Smith che se ne occupa durante il giorno, la sera vanno a casa ...ehm sì siamo soli , non ti toccherò a meno che tu non voglia - mi indica il salotto - accomodati pure io devo prendere alcune cose e andiamo 》sta per avviarsi ma io mi paro davanti , apro il palmo della mano verso di lui 《 fermo lì ! Non andrai da nessuna parte ! Ti ho detto che "Io" e lo sottolineo non vado da nessuna parte, tantomeno vestita così 》
《 Per quello non è un problema, chiamo la mia assistente e in aereo ti farà trovare qualsiasi cosa tu desideri 》
《 No , no , non se ne parla o mi vieni a lasciare subito o ti giuro ... 》restò in sospeso perché si avvicina minaccioso .
《 Va bene fa' quel che diavolo ti viene in mente , ma sappi che tra un paio d'ore al massimo devi salire sul mio aereo ! 》conclude puntandomi il dito contro.
《 È così che si comporta un gentiluomo? Da quando ti ho conosciuto non hai fatto altro che dare ordini , ti ho assecondato sempre , adesso come ti ho detto e ti ripeto "non funziona più così..." riportami nel mio appartamento, sono stanca , infreddolita e ho tanto sonno !》
Forse rimane spiazzato da questa mia reazione aggressiva perché mi fissa e non parla , allunga una mano e mi accarezza la guancia , chiudo gli occhi 《Andiamo 》
《 Dove?... si può sapere cosa ti passa per la testa ? 》aprendoli all'improvviso.
《 Nel tuo appartamento, non è questo che vuoi ?》
Non lo so più quello davvero quello che voglio , stare accanto a lui non mi fa bene , la mia sanità mentale sta andando a farsi friggere .
《 Ti riporto nel tuo appartamento 》senza lasciarmi il tempo di ripensare gira sui tacchi e si avvia all'uscita , mi viene da piangere, in questo momento non so' davvero cosa voglio ...
Lo seguo e presto arriviamo alla macchina , saliamo in silenzio e per tutto il tragitto non scambiamo nemmeno una parola , davanti al mio appartamento lui si limita a guardarmi senza spegnere il motore
《 Scendi 》si limita a dire .
Lo guardo ma i miei occhi sono offuscati dalle lacrime pungenti che tendano di venire fuori, 《 Mi dispiace 》apro lo sportello e vado via correndo .
Prendo l'ascensore ma quando arrivo al mio piano , ho una brutta sensazione, mi sento osservata , dalla penombra di una pianta nell'angolo esce fuori una figura : è Sean .
《 Ciao Sean che ci fai qui a quest' ora? 》
《 Sono venuto per te , volevo assicurarmi che tu stessi bene , sei stata con lui fino ad adesso ? 》lui sorride ma i suoi occhi sono seri , mi fa paura , mi guardo intorno e mi rendo conto che da sola , con lui potrei rischiare davvero tanto ;《 Allora ? 》 continua alzando la voce , rimango sbigottita e mi irrigidisco , 《 sei brava a giocare con le persone , peccato che io non abbia tutto questo senso dell'umorismo 》 si avvicina minaccioso ed io cerco di scappare ma mi afferra entrambe le braccia da dietro 《 ferma ! Sta ferma 》mi stringe forte e quando si avvicina alitando vicino al mio orecchio, mi viene il voltastomaco per la puzza d'alcol che fà , ma come posso essere stata così cieca da non accorgermi di com'è veramente...
Sto ancora pensando a come liberarmi che sento l'ascensore : 《 Che cazzo fai Baxter ! Lasciala immediatamente! 》Andrea è dietro di noi e dal suo tono non si presagisce nulla di buono , non aspetta la minima reazione che gli si scaglia addosso colpendolo a pugni in faccia , mi scansa e io vado a sbattere nella parete di fronte .
Intanto lui è sopra Sean e continua a colpire a raffica 《 fermati Andrea così l'ammazzi! 》recupero un po' di autocontrollo e cerco di tirarlo via .
Sean si alza su un braccio e si pulisce le labbra piene di sangue 《 Tu non hai nessun potere su di lei , perché credi che sia venuta alla festa con me?》ringhia sputando sangue a terra .
Faccio in tempo a mettermi davanti ad Andrea che sta già partendo per una seconda sfuriata di pugni .
《 Andrea ! Mia ! Che succede ?》Paul si affaccia dall'appartamento di Carter
Si avvicina e ci viene incontro , dietro c'è Carter sconvolta , mi viene vicino e mi abbraccia ,
《 Questo Bastardo l'ha aspettata per tutto questo tempo è se non avessi visto la sua macchina ad un isolato da qui a quest' ora chissà cosa gli avrebbe fatto! 》Sta per avvicinarsi a Sean ma sia Paul che io lo tratteniamo 《 Va via Sean 》 dice Paul 《 Per stanotte hai fatto abbastanza 》
Lui si alza e guardando Andrea con odio butta fuori l'ultimo veleno rimastogli in corpo 《 Non ti ama , non ti vuole , ancora non l'hai capito? 》A questo punto Andrea si libera e gli salta addosso, colpisce e colpisce , se continua non riesco ad immaginare come andrà a finire, io piango e grido di fermarsi.
Paul si mette in mezzo e li divide , io e Carter prendiamo Andrea per le spalle, mentre Paul cerca di spingere Sean verso l'ascensore.
Una volta dentro , schiaccia il pulsante e scompaiono dietro alle porte che si chiudono .
Io sono davanti a lui e lo tengo stretto per i fianchi, Carter lo trattiene per una spalla , lo lascia andare mentre io lo stringo ancora più forte e piango , piango forte per la paura e per questa disastrosa serata , mi circonda con le braccia e adesso anche lui mi stringe forte .Finalmente è finita .
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Un capo d' amare
Historical FictionMia , giovane laureata è in cerca di lavoro, ha invitato diversi curriculum ma senza ricevere risposta, finché una mattina arriva una chiamata da una grande multinazionale che vuole farle un colloquio... incontra "lui" , Andrea ,il suo bellissimo c...