Che cosa devo fare per non avere altri problemi?!

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Osservo Mattia torreggiare su di me, scrutandomi con quei suoi occhi che sembrano viola. Deglutisco a fatica. Ho la sensazione che questa conversazione non sarà tra le più piacevoli, perciò meglio stroncarla sul nascere.

-Ciao. Senti non ho tempo per parlare, devo tornare dalle mie amiche e ... Smettila di chiamarmi piccola!- detto ciò m'incammino a grandi falcate verso il tavolo.

-Aspetta!- esclama lui afferrandomi il polso con la sua mano gelata.

Prendo un bel respiro e con rassegnazione dico: -D'accordo, cosa c'è?-

-Dove sei stata mentre eravamo in escursione?-

Lo guardo per un attimo terrorizzata, pensando: "L'avrà scoperto?! Per farmi un torto sarebbe capace di raccontare tutto agli organizzatori e se Jacopo pensasse che abbia rivelato a Mattia la nostra mattinata lo appoggerebbe per farmi finire in grossi guai ..."

La prospettiva non è delle migliori. Inizio a pentirmi d'aver voluto violare le regole: sono stata una stupida a non aver pensato alle possibili conseguenze! Mi ricompongo subito ridacchiando per mascherare il nervosismo.

-Dove vuoi che sia stata?! Ero qui al campo-.

-Lo so benissimo che stai mentendo, perciò dimmi la verità!- sibila Mattia stringendo la presa sul polso. Il suo sguardo arde di rabbia. Non sembra in sé.

-Lasciami, mi fai male!- protesto.

-Lasciala stare!- esclama Jacopo intromettendosi.

Mattia si riscuote e molla la presa. Appena libera ritraggo la mano e mi massaggio il polso delicatamente.

-Non finisce qui. Presto avrò le risposte, in un modo o nell'altro- mi minaccia lui.

Jake istintivamente si frappone tra me e Mattia e ringhiando lo avverte: -Prova solo a toccarla e giuro che ti uccido-.

-Se pensi di farmi paura ti sbagli di grosso- replica l'altro.

-Non provocarmi ...-

-Altrimenti che fai?!-

-Ti spacco la faccia- minaccia Jake.

-Provaci- lo esorta Mattia.

-L'hai voluto tu- sentenzia l'altro.

Alza il pugno per pestarlo a sangue, senza pietà.

Fortunatamente lo fermo prima che accada l'inevitabile: -Jake calmati! Sei impazzito?! Vieni via-.

Gli afferro il braccio e lo trascino verso il bosco, allontanandolo dalla scena dove si stava formando una piccola folla. Lui e Mattia continuano a lanciarsi occhiate omicide, promettendosi di affrontarsi presto per stabilire chi è il più forte. Solo quando entriamo nel bosco e il contatto visivo s'interrompe, Jake mi presta attenzione e ci fermiamo. Noto che trema leggermente e che prende respiri profondi per calmarsi. I suoi occhi azzurro ghiaccio si sono scuriti. È molto scosso.

-Tutto bene?- gli chiedo gentilmente con voce flebile. Voglio accertarmi che sia tutto a posto, dopotutto mi ha salvata da Mattia. Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi cosa sia preso a quest'ultimo tutt'un tratto.

-Sì ... Credo di sì- risponde lui iniziando a tranquillizzarsi ed a riprendere il controllo.

-Grazie per avermi aiutata- sussurro guardando per terra.

Non so perché ma sono nervosa qui da sola con lui e non riesco a guardarlo negli occhi.

Lui mi tira su il mento con il dito e mi chiede: -Tu stai bene?-

-Sì, solo un po' scossa- rispondo schiarendomi la voce per sembrare più sicura.

-Cosa ti ha detto?- domanda lui avvicinandosi e spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Tutta la gentilezza di quel gesto mi scalda il cuore e senza mettermi a discutere rispondo: -Mi ha chiesto dov'ero stamattina quando loro erano in giro per il bosco. Però ti giuro che non ho detto niente a nessuno di oggi e tantomeno a lui. Non so come abbia saputo della mia assenza dal campo. Ha insistito per delle risposte, ma non gli ho detto nulla-.

-Lo so. Ti credo- replica Jake tranquillizzandomi.

Il fatto che pensa che io non stia mentendo mi fa sentire come se mi avessero tolto un macigno dalle spalle.

-Ragazzi venite tutti qui per favore!- grida un'organizzatrice lì al campo per radunare tutti quanti.

-Dobbiamo tornare indietro- dico.

-Già-.

-Pensi che Mattia dirà qualcosa?-

-No, non ha prove e poi nessun organizzatore è venuto a conoscenza del nostro litigio. Non c'è niente di cui preoccuparsi- risponde Jake.

-Tu giochi alla caccia al tesoro?- chiedo mentre ci avviamo al punto di raduno dei campeggiatori.

-No, ho del lavoro da fare-.

-Posso sapere che lavoro o è un segreto?- domando scherzando.

-È un segreto- risponde Jake sorridendomi in modo accattivante.

Alzo gli occhi al cielo sbuffando divertita: anche se insisto non me lo dirà mai cosa sia questo "lavoro".

-Va bene, ci vediamo- mi saluta Jake al limitare del bosco.

-D'accordo, ciao- così dicendo mi avvio verso la folla adunatasi per ascoltare le regole del gioco.

-Come ben sapete nella caccia al tesoro bisogna risolvere una serie di indovinelli, finché non si trova il tesoro, che è nascosto qui nel campo. sarete divisi in coppie, sorteggiate ovviamente, ed avrete tempo fino al tramonto. Se non troverete il tesoro per allora, domenica niente mare. Ci sono domande?-

Tutti commentiamo come sia ingiusto e crudele e che sarà meglio trovare quel tesoro alla svelta, ma a quanto pare non ci sono domande.

-Allora iniziamo!- esclama la donna dirigendosi verso il banco dove avevano disposto due bocce con i nomi dei ragazzi e delle ragazze da estrarre. Siamo tutti tesi e nervosi: nessuno vuole sperimentare una settimana di fatiche e duri lavori! Vengono sorteggiati i nomi e si formano le coppie. C'è chi è felice, perché è capitato con un amico, chi triste, perché il compagno ideale è finito con qualcun altro, chi timido, perché non conosce il partner, chi irritato, perché fa coppia con una persona antipatica ed infine c'è chi, come Maggie, è strafelice perché dovrà trascorrere il pomeriggio con una persona mozzafiato.

-Sofia Rossofuoco- chiama Stefano, uno degli organizzatori. Andrà bene, infondo non c'è neanche una possibilità su cento che stia in coppia con Mattia. Devo essere molto, ma molto sfortunata.

-Sta con ... Mattia Del Ghiaccio-.

Rimango basita e sono certa di essere anche sbiancata.

"Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?!" mi chiedo sconsolata e rassegnata.

Mi dirigo verso il gruppo dove stanno i ragazzi che sono stati estratti. Mattia mi raggiunge con un ghigno beffardo sul volto.

-Non puoi scapparmi piccola, mi darai delle risposte. Voglio sapere dove siete stati e cosa avete fatto tu e Jacopo-.

Che cosa devo fare per non avere altri problemi?

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Buonasera! (^^)/*

Come state?

Mi dispiace che questo capitolo sia corto. Per farmi perdonare domani ne pubblicherò ben due!

Ringrazio tutti per i vostri like e commenti. Continuate a farmi sapere i vostri pareri.

A domani (^o^)

MargyMGP

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora