Rime, che passione!

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Apro gli occhi lentamente e mi metto seduta. Il sole è alto nel cielo e finalmente ha smesso di piovere. Credo siano le dieci, se non le undici. Jacopo non c'è e il posto che ha occupato durante la notte è freddo, segno che se n'è andato qualche ora fa. Mi alzo e mi stiracchio. Ancora mezza addormentata prendo dei vestiti, il beauty-case e vado in bagno per una doccia. Ora che sono più sveglia scendo giù per la colazione con lo stomaco che brontola. Non appena entro in cucina tutti interrompono per un attimo quello che stanno facendo per chinare il capo verso di me e salutarmi con "Luna" o semplicemente con un "Buongiorno".

Sorrido un po' imbarazzata e replico: -Buongiorno-.

A quel punto ognuno torna alle proprie faccende.

Per lo più sono persone che non conosco. Una ragazza dai capelli castano chiaro con riflessi d'oro e gli occhi azzurri mi si avvicina e chiede: -Cosa posso prepararle per colazione Luna?-

-Per favore chiamami Sofia e dammi del tu. Comunque non c'è bisogno che cucini per me, mi arrangio da sola, grazie- rispondo cercando di essere il più gentile possibile in modo da non ferirla.

Per fortuna sembra non averla presa male, perché sorride e replica: -D'accordo, ma se hai bisogno di aiuto non esitare a chiedermelo. A proposito io sono Elisa- così dicendo esce fuori dalla cucina.

Mi dirigo verso il frigo, prendo il latte e dalla credenza il cacao dolce. Noto che sul bancone della cucina ci sono dei cornetti di tutti i tipi predisposti su dei piatti grandi. Vado nel salone e noto che al mio posto c'è già la tazza ad un cornetto al cioccolato. Mi accomodo sulla sedia, riempiendo la tazza, quando noto una piccola lettera sotto il piattino del cornetto, da cui spuntano solo i quattro angoli. La prendo ed aggrotto le sopracciglia nel leggere scritto in corsivo ed in bella grafia le nitide parole "Per Sofia". L'apro velocemente ed estraggo il contenuto. È stata scritta a mano in un elegante corsivo. Inizio a leggere.

Buongiorno Sofia.

Spero che tu abbia dormito bene stanotte, nonostante lo spazio ristretto. Mi dispiace di non essere stato lì con te quando ti sei svegliata, di non averti vista arrossire, perché abbiamo dormito tutta la notte abbracciati, e di non aver potuto baciare le tue guance rosso fuoco. Come ben sai c'è molto lavoro da sbrigare con la minaccia della Regina e non ho voluto svegliarti. Spero che il cornetto ti piaccia. Quando hai finito la colazione raggiungimi nel mio ufficio. Chiedi a qualcuno di mostrarti la strada. Ti aspetto.

Tuo Jake"

Oh. Mio. Dio. Cosa si è bevuto stamattina? Non appena ho letto le prime parole ho strabuzzato gli occhi e puntualmente le farfalle nello stomaco si sono agitate. Nelle righe successive il rossore sul volto è aumentato gradualmente finché non sono diventata dello stesso colore di un pomodoro. Avrà anche riscaldato uno dei tanti cornetti, ma il semplice gesto mi ha stampato un sorriso ebete, comunque, come si suol dire: "È il pensiero che conta". Ciò che in realtà mi agita davvero dentro sono le due parole verso la fine: "Ti aspetto". Fosse per il mio cuore correrei dritta da lui, ma il mio stomaco reclama di essere nutrito. Jake ha atteso fino ad ora, cinque minuti in più non faranno la differenza. Infilo la lettera in tasca ed inizio a mangiare. Dopo essermi rifocillata sparecchio il mio posto, portando in cucina le stoviglie sporche. Le metto nel lavandino ed inizio a pulirle.

-Lascia fare a me Lu ... Sofia- afferma Elisa venendo verso di me.

-Non ce n'è bisogno, ho fatto- replico, posando sul lavello la tazza e asciugandomi le mani.

-Potresti farmi un favore?- chiedo a Elisa che ormai si è rassegnata al fatto che non voglio aiuti.

Alla parola "favore" drizza le orecchie risponde: -Certo, qualunque cosa-.

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora