L'ultimo duello

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Ciao a tutti!
Come state?
Questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo.  Volevo aggiungere come video "l'estasi dell'oro" di Ennio Morricone, ma wattpad mi dà problemi.
Se volete ascoltarla di sottofondo fatelo verso metà capitolo, prima è meglio riutilizzare quella di Lo Hobbit del capitolo precedente.
Vi lascio al capitolo, buona lettura.
A presto (^o^)/*
MargyMGP

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Tutto appare vecchio e ammuffito. Strati di polvere ricoprono il pavimento, i lampadari di cristallo, i candelieri, i corrimano delle scale e le stesse. Non una luce a illuminare lo spazio circostante o una finestra, se non fosse per quella che penetra dalla porta, non riuscirei a scorgere le sagome degli oggetti che mi circondano. Mi guardo intorno per vedere se posso accendere una candela o qualcosa del genere prima di proseguire.

"Non puoi usare il cellulare?" domanda Elena.

"Però è nella tasca del pantaloncino. Dovrei togliermi l'armatura e poi rimetterla" commento.

"Oppure lo evochi come con la spada, il principio è lo stesso, perché i tuoi abiti ce li ho io. Ti sei mai chiesta che fine facessero?" controbatte Aquila.

"Sinceramente no, però va bene così" replico.

Plasmo l'aria nella mia mano e appare così il mio cellulare. Sorrido trionfante ed accendo il led. Attraverso l'atrio e salgo le scale, ignorando l'odore di muffa e chiuso che alleggia nell'aria, con l'unico obiettivo di arrivare all'ultimo piano dove è la sala del trono. Continuo a vagare per stanze e corridoi in cerca delle scale per salire. Spesso finisco in camere per gli ospiti, saloni da ballo e salotti, ma mi imbatto anche in un'enorme cucina e poco dopo anche nella dispensa. I passi riecheggiano nei corridoi vuoti. Meravigliosi dipinti e ritratti appesi ai muri adornano l'ambiente. Non un'anima viva a girare per il castello, che sembrerebbe disabitato da tempo. Le guardie che avrebbero dovuto sorvegliare il palazzo di certo saranno state mandate a rimpinguare l'esercito. Mentre cammino l'ansia s'impadronisce di me, rendendo ogni mio passo incerto, temendo ciò che mi attende alla fine e quello che potrebbe attendermi nascosto nell'ombra.

"Sofia ..." cantilena la voce dolce e melodiosa, ma allo stesso tempo superba della Regina, facendomi sobbalzare.

-Dove sei?- domando imperiosa, fingendo coraggio, mentre scruto i capi del corridoio illuminato dalla fioca luce del led del mio cellulare.

Il cuore inizia a battermi all'impazzata e la paura mi assale. Mi sembra di essere tornata bambina, quando temevo di essere scoperta a nascondino. Ora, invece, chi "conta" vuole che arrivi alla "tana".

"Cosa c'è?" chiede Nyrwind con finta preoccupazione, domandando poi in modo derisorio "Hai per caso paura?"

La sua risata riecheggia nell'aria, ma naturalmente di lei non c'è ombra. Probabilmente sta usando la magia per parlarmi. Mi rilasso un poco, ma non del tutto.

-Io non ho paura di te!- esclamo, deglutendo a fatica.

"Ti sei tradita da sola, io non ti ho chiesto di chi avevi paura!" commenta lei divertita.

"Ma sei sicura di non temermi nemmeno un po'?" domanda Nyrwind.

-Tu non potrai mai farmi pau ... Ah!- urlo spaventata, girandomi di scatto verso ciò o chi mi ha scosso la spalla.

-Se lo dici tu ... - commenta la Regina divertita, in piedi dove un attimo prima stavo io.

-Ma come hai ... -.

-Non sono davvero io- mi interrompe lei, aggiungendo prima di svanire nel nulla -Quello che vedi è una mia proiezione, una specie di ologramma. Se davvero non mi temi sbrigati a trovare la sala del trono ed affrontami!-

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora