Il rifugio

304 20 3
                                    

Dopo un sonno leggermente tormentato dal caldo, tuttavia ristoratore, mi sveglio sul lato di Jake, ma di lui neanche l'ombra. Mi metto seduta, guardandomi intorno con gli occhi ancora gonfi di sonno. La porta del bagno è aperta, la tapparella della finestra ancora abbassata. Guardo l'orologio sul comodino alla mia sinistra.

13:30

"Oh mio Dio! Sono partiti all'alba senza di me!" esclamo mentalmente, buttandomi giù dal letto.

Avete presente quelle mattine in cui siete in ritardo per la scuola e vi scapicollate per prepararvi in fretta e uscire il prima possibile da casa? Ebbene, mi preparo alla stessa velocità.

Mentre mi cambio in bagno il mio sguardo viene catturato da qualcosa di insolito nel mio riflesso. Nel punto in cui Jake mi ha marchiata c'è, al posto del segno dei denti, un lupo nero che ulula alla candida luna piena, come un tatuaggio.

Quindi è questo il marchio, il simbolo del nostro amore. Un lupo sotto la luna ad ululare i nostri sentimenti.

"Un amore sotto la luna".

Sorrido a questo pensiero, poi, riscuotendomi, mi affretto per finire di prepararmi. Una volta vestita, senza voltarmi indietro, m'infilo saltellando le scarpe e volo giù per le scale, rischiando più volte di inciampare, ma comunque scendendo troppo lentamente per i miei gusti.

Arrivo a pian terreno e due uomini mi fermano.

-Dove sta andando così di fretta Luna?- chiede quello di destra dal vocione profondo.

È alto e muscoloso, con i capelli castani corti e gli occhi scuri e con la pelle abbronzata.

Sbarro gli occhi per la sorpresa e la paura: in teoria dovrei rimanere qui sorvegliata dalle guardie, me n'ero dimenticata.

-Non dovremmo ... Ehm ... Partire per ... - cerco di dire impacciata, ma l'altro, più mingherlino del primo e con i capelli color biondo cenere, comprende al volo e m'interrompe.

-Non lei Luna. Alpha ci ha ordinato di tenerla sotto controllo e impedirle di uscire da qui-.

-Oh ... Va bene- mento e per cambiare discorso chiedo: -C'è qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame-.

Non è poi lontano dalla verità, d'altronde non ho neanche fatto colazione. I due uomini mi elargiscono un sorriso e mi guidano in cucina, dove Elisa sta cucinando qualcosa dal profumo invitante.

-Buongiorno Lu ... ehm ... Sofia- si corregge lei all'ultimo.

-Buongiorno! Cosa stai preparando di buono?- domando avvicinandomi alla pentola sul fuoco.

-Tagliatelle al ragù- risponde girando il sugo, per poi chiedermi:
-Vuoi fare colazione o passi direttamente al pranzo?-

-Decisamente pranzo! Ma siamo solo noi quattro?-

-Sì. Più tardi ci muoveremo verso il rifugio, dove sono stati portati tutti coloro che non prenderanno parte alla guerra, affinché rimangano protetti- spiega quello dalla voce profonda.

-Una volta lì raggiungerete Jacopo per la battaglia?- chiedo.

-Sì- conferma l'altro dai capelli corvini.

-E gli umani? Rimarranno al campo?- domando ancora.

-No, sono stati portati a campeggiare verso sud, al sicuro. Non preoccupatevi per loro Luna, è tutto sotto controllo- mi rassicura quello col vocione.

-Bando alle formalità, chiamatemi semplicemente Sofia-.

-Io sono Federico- si presenta quello più mingherlino.

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora