L'Alpha possessivo

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Ci sciogliamo dall'abbraccio e Jake mi prende nuovamente la mano per condurmi per un sentiero invisibile nel bosco.

È tornato di nuovo quello sicuro di sé, con la situazione sempre sotto controllo. Le immagini dell'esito della battaglia avvenuta poco fa continuano ad infestarmi la mente. Per distrarmi decido di fare un po' di conversazione, evitando argomenti troppo seri. Curiosa di conoscere la destinazione chiedo: -Dove stiamo andando?-

-A casa- risponde Jake

Aggrotto la fronte confusa: -Vuoi dire il campo?-

-No, casa mia-

A quelle parole mi fermo e lui si volta per guardarmi in faccia.

-Non possiamo andare a casa tua!- esclamo.

Lui alza un sopracciglio e chiede: -E perché no?-

-Al campo si staranno facendo domande su dove sia finita per tutto questo tempo!-

-Non ti devi preoccupare, abbiamo detto che ti sei sentita male e ti abbiamo portata in ospedale- replica Jake riprendendo a condurmi con sicurezza per il bosco, ma io mi fermo nuovamente.

-Non sarà oggi, ma al campo ci dovrò comunque tornare. Inizieranno ad insospettirsi e poi le mie amiche vorranno venirmi a trovare- controbatto.

-Diremo loro che non possono lasciare il campo- dice Jake scrollando le spalle.

-Allora chiameranno mio padre o mio fratello per avere mie notizie. A quel punto che farai?- lo sfido liberando la mia mano dalla sua stretta ed incrociando le braccia al petto.

Lui si passa una mano sulla faccia stancamente e replica: -Però lì c'è Mattia. Non puoi rischiare di stare sola con lui-.

-Innanzi tutto lui è nel vostro territorio e può essere preso facilmente, non appena si distaccherà dagli umani. Finché sarò tra loro non mi potrà fare niente, non volendo attirare attenzioni indesiderate, tra cui le vostre. E poi lui non vuole fare del male a me, ma a te. Secondo la leggenda Buio amava Elena ed odiava Ombra, quindi, nel caso, lui mi userebbe per attirarti nella sua trappola ed ucciderti davanti ai miei occhi-. Arrossisco leggermente all'ultima affermazione.

Anche se indirettamente ho espresso l'assurdo pensiero che Jake possa amarmi come Ombra amava Elena. Questi sentimenti non sono reali, sono solo il frutto di un'antica maledizione ed io non voglio starmene certo qui e farmi travolgere da questa assurda storia. Troverò il modo per cambiare il corso degli eventi. C'è sempre una soluzione a tutto, basta essere abbastanza svegli per trovarla ed io intendo come minimo provarci.

-Chi mi dice che lui non abbia qualche asso nella manica, che non tenti di portarti via da me?!- domanda lui arrabbiato.

Esasperata, replico con il suo stesso tono di voce: -Chi ti dice che non sia ciò che realmente voglio?!-

I suoi occhi si scuriscono divenendo blu scuro. La sua voce è ferma ed autoritaria, non ammette repliche: -Tu non vuoi stare con Mattia e non te ne ritornerai al campo. Fine della discussione-.

-Non decidi tu quello che voglio!- sibilo stringendo i pugni, tenendo lo sguardo fisso nel suo.

Jacopo avanza torreggiando verso di me, ma io rimango ferma, decisa a non mostrargli alcun segno della paura che si è impossessata del mio corpo. Quando mi è davanti, mi guarda torvo e controbatte: -Sì invece-.

Così dicendo, con una mossa fulminea mi afferra per i fianchi e, quasi pesassi come una piuma, mi solleva caricandomi in spalla, nello stesso modo in cui solleverebbe un sacco di patate, facendomi urlare dalla sorpresa.

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora