Storie della Buona Notte

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"Vi rimane poco tempo per trovare un modo di contrastarmi. La tua ora si avvicina ed io sarò lì a rubare il tuo ultimo respiro, sotto lo sguardo di un Ombra impotente!"

Un sussurro fugace perso nel vento, recettibile solo dall'orecchio di chi è il destinatario di tale messaggio di morte, mormorato dalla dolce voce mielata, che cela solo veleno ed asprezza. Apro gli occhi di scatto e sbatto più volte le palpebre. Mi stropiccio gli occhi. Non sono sicura di essermelo immaginato, perché ho udito nitidamente la sua voce pronunciare tali parole, come se fosse stata accanto a me e mi avesse sussurrato nell'orecchio. Sono sul fuoristrada, seduta sul sedile del passeggero anteriore. Jake è concentrato sulla guida ed ascolta ciò che Nicola sta dicendo, mentre Sara, dietro di me, è intenta a guardare fuori dal finestrino. Guardo il cruscotto e vedo che sono le tre del pomeriggio. Sono passate un bel po' di ore da quando siamo usciti da casa.

-Buongiorno- mi saluta Jake sorridente, lanciandomi uno sguardo fugace prima di tornare con gli occhi sulla strada.

Grugnisco assonnata e sbadiglio, coprendomi la bocca con una mano.

-Allora che ne pensi?- chiede Nicola, probabilmente riferendosi a quello di cui hanno conversato finora.

-Bisogna discuterne intorno ad un tavolo con delle mappe insieme agli altri. Utilizza il collegamento per chiamare Riccardo e digli di radunare i nostri strateghi e rappresentanti delle varie categorie ed anche mio padre. Farli venire a cena, con le famiglie se vogliono, cosicché si può indire una riunione dopo. Avvertilo anche che voglio un rapporto dettagliato sulle provviste, armi, munizioni, stato del rifugio e grado di forza del branco- ordina Jake in quel suo tono autoritario che usa ogni volta che impartisce comandi ai suoi sottoposti.

In momenti del genere ammiro la sua capacità di autocontrollo ed organizzazione. È davvero un grande capo. Tutti rispettano la sua persona e le sue decisioni, eseguendo gli ordini alla lettera. Rimango un po' perplessa dalle sue parole.

Armi, munizioni ... rifugio? Ma dove tiene tutto ciò? Il territorio è vasto quindi sono sicuramente nascosti da qualche parte nel bosco, in un punto facilmente raggiungibile dal quartier generale, in caso di attacco. Torno a guardare davanti a me e noto che siamo arrivati a casa, voglio dire il quartier generale. Scendiamo dalla macchina ed entriamo, mentre Nicola prende le chiavi del fuoristrada e va a parcheggiarlo nel garage del branco. Mi stupisco sempre di più di quanto sia ricco Jacopo.

-Come ottieni i soldi necessari per portare avanti il tutto? Ognuno contribuisce in qualche modo?- chiedo.

-No, il governo ci paga per il nostro silenzio. Se il mondo venisse a conoscenza della nostra esistenza ci sarebbe chi vorrebbe fare degli esperimenti su di noi e chi vorrebbe proteggerci. Avremmo bisogno di una difesa costante e la gente potrebbe accusarci di crimini mai commessi, perché ci vedrebbe come un abominio, così conviene mantenere tutti all'oscuro- mi spiega Jake sereno.

Nonostante sembra non importargli molto, credo che sia davvero dura nascondere la propria identità tutto il tempo ed essere sempre calmi in pubblico, per non rischiare di trasformarsi e generare il panico. Sara sale in camera sua, dicendo di essere stanca. La casa è silenziosa, non c'è nessuno in salone o in cucina. Guardo Jake rivolgendogli una muta domanda.

-È controra, molti dormono o sono a divertirsi al fiume o al mare- risponde lui scrollando le spalle -Ogni tanto c'è bisogno di svagarsi, infondo è estate-.

-E tu?- chiedo curiosa.

Lui incurva le labbra in un accennato sorriso.

-Di solito mi faccio un riposino, ma devo lavorare, quindi prevedo di starmene chiuso in ufficio per tutto il giorno. Mi vuoi far compagnia?- domanda lui curioso a sua volta, socchiudendo gli occhi.

Amore sotto la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora