CAPITOLO XLIII

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Mark Antony Weber uscì di prigione due giorni dopo che Ron si era recato alla caserma, e tornò a casa fra gli applausi della gente di paese che aveva sempre creduto in lui. Margaret era scoppiata in lacrime come anche Agnes, mentre Jim e Lukas si erano tuffati tra le braccia dell'uomo tutti allegri.

-Padre, perché avete la barba così lunga?- aveva chiesto Lukas mentre Jim aveva aggiunto: -E perché puzzate?-

Tutto questo mentre, invece, Ron Friedrich veniva arrestato dalla Guardia Civile. Gordon e Nicholàs, quando si resero conto dell'arresto, rimasero ammutoliti. Cosa diavolo era successo in tutto quel tempo? Il loro gran amicone era diventato strano ultimamente. Mangiava poco, ma era l'ultimo dei suoi problemi, era diventato taciturno e aveva perso la sua vena ironica. Insomma, non era più Ron Friedrich come lo conoscevano loro.

Ron si trovò in prigione e, nonostante gli avessero comunque destinato una cella un po' più lussuosa del solito, sperimentò le condizioni schifose in cui vivevano i carcerati. Sperò che, nonostante ritenesse di meritarsi quella situazione, venisse presto qualcuno a tirarlo fuori di lì.

Era solo passato un giorno e mentre tutti i detenuti si affollavano in fila per ricevere il pranzo, un paio di uomini che si trovavano dietro di lui iniziarono a provocarlo. -Ehi, tu sei quel famoso Friedrich di cui tutti parlavano.-

Ron si irrigidì e strinse le dita attorno al vassoio, rimanendo in silenzio.

-Già- aggiunse l'altro baldanzosamente -che cosa hai fatto, signorino? Ti hanno rubato una pezetas e tu hai risposto dando un pugno, eh?- I due risero mentre l'uomo iniziava ad innervosirsi. Non è che avessero una gran opinione di lui, anche se era conosciuto pure tra i meandri di quell'inferno.

-Che c'è, non parli? Ti hanno tagliato la lingua?- Uno dei due gli diede una spallata e Ron urtò quello che gli stava davanti. -Ehi!- fece quello voltandosi e quando lo guardò un lampo di consapevolezza gli attraversò gli occhi. -Oh oh, Friedrich.- La situazione stava peggiorando. -Come mai da queste parti?-

Ron rimase ancora in silenzio mentre i due alle sue spalle iniziavano ad alterarsi. -Che c'è, adesso non parli, eh? Ovvio, adesso che sei qui dentro sei uguale a tutti noi e non c'è nessuno che ti para il culo, vero? Ehi!- Gli afferrò un braccio e glielo strinse forte. Ron strattonò e si girò verso di lui. -Mollami o finirai male.-

-Ooooh!- I due esplosero a ridere mentre Ron si voltava. Finalmente la fila era finita e dopo essersi fatto riempire la scodella si affrettò verso un angolo di un tavolo. Voleva andarsene di lì. Subito.

Stranamente, però, passavano i giorni e ancora nessuno si faceva vivo per tirarlo fuori da quel posto schifoso. E non aveva avuto ancora nessuna visita.

La paura stava iniziando a farsi sentire e il panico a salire, ogni giorno di più. Ora era immerso in quella tortura da una settimana e nel frattempo era dimagrito e la barba gli si era allungata, proprio come era successo, poco tempo prima, ad Antony. L'igiene era ridotta e i pasti esigui e stava iniziando ad avere una crisi depressiva.

Ora non c'era niente che lo tratteneva in quel luogo come nei primi giorni, ovvero il sentire, in qualche modo, di meritare quella punizione: ora anelava ardentemente solo una cosa: fuggire di lì.

Durante quei giorni di solitudine, aveva avuto modo di riflettere molto su tutto quello che era successo. Aveva pensato alla sua vita e a quella improvvisa direzione che aveva preso. Da uomo di carriera, famoso e potente, conteso dalle aziende più importanti di tutta la Spagna (nonché dalle donne) si era trasformato in un detenuto, sporco e puzzolente, solo e povero.

Pensava a Margaret, e ogni volta che i suoi occhi della mente scrutavano quel volto dolce e quel corpo minuto, il suo animo si rasserenava per qualche misero, breve secondo. Era l'unica donna che veramente amava, l'unica donna che sentiva di aver perso veramente. Ora senza di lei niente aveva più senso. E infatti si ritrovava senza senso in quel supplizio senza ritorno.

Ci sono sempre stataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora