-Ma che cosa hai fatto!-
Margaret a malapena udì quella voce strozzata sopra il fragore dei suoi stessi singhiozzi convulsi. Non badò a quel tono che sembrava così familiare, rimaneva immobile abbracciata all'uomo che amava.
-Sei diventato pazzo!- sentì di nuovo e stavolta, riconoscendo quella voce, alzò la testa. Vide Agnes catapultarsi verso di lei con le braccia tese. Il volto della donna era deformato dalla disperazione.
Margaret intravide il suo viso tra le lacrime grosse e dense quando lei si accasciò contro di loro e la sentì mormorare: -Mi dispiace tanto tesoro, ma credevo che dirglielo fosse la cosa migliore-
-Cosa?- sputò Margaret sconvolta.
-Ora chiamiamo il dottore, non c'è tempo da perdere!- Poi, rivolta al marito: -E aiutami tu, stupido cafone! È così che ci si comporta, dannato?-
Margaret vide suo padre avvicinarsi e d'istinto strinse ancor di più tra le braccia il corpo inerme di Ron. Stava pensando al miglior modo per cacciarlo via ma ormai lui era già lì che tirava su il giovane e insieme ad altri due uomini lo trasportava fino al materasso. Ron si accasciò contro di loro a peso morto. Sembrava senza vita.
Quella vista destò in Margaret altri singhiozzi violenti che le toglievano il fiato. Ora che non percepiva più tra le braccia il suo Ron, si sentiva perduta. Iniziò a tremare forte, come una foglia al vento gelido. -Mmadre-
-Tesoro stai tranquilla, lui è un uomo forte.- Margaret non si aspettava tanta forza d'animo da parte della madre, tuttavia ciò non le bastò a tranquillizzarla. A malapena riusciva a stare in piedi, la vista era annebbiata e temeva in un altro svenimento.
Per fortuna non avvenne e quando si riprese vide che Ron era sdraiato sul materasso, il loro materasso, fermo immobile come un cadavere. Di nuovo si sentì mancare. Si appoggiò al muro mentre vedeva la madre catapultarsi verso di lui con uno straccio bagnato. Dove lo aveva trovato?
La donna iniziò a passare delicatamente lo straccio sul volto dell'uomo che subito dopo, ripulito dal sangue, si presentò terribilmente bianco, cereo, pallidissimo.
Era preoccupante.
-Un dottore- sussurrò Margaret senza neanche più la forza di parlare. Aveva ancora la nausea e aveva lo stomaco in subbuglio. Provò a prendere un respiro profondo ma il panico misto ai singhiozzi le tagliavano a metà il fiato. Era terrorizzata all'idea che Ron Friedrich, il suo Ron, fosse morto.
No, non poteva morire non lui
Stramazzò al suolo in un tonfo sordo e avvertì un dolore improvviso e lancinante a un braccio. Trattenne il fiato con gli occhi chiusi mentre percepiva sotto di sé qualcosa di caldo e viscido che la stava bagnando tutta. Provò a riaprire gli occhi ma un odore acre le punse le narici. Questa fu l'ultima sensazione che percepì prima di cadere nel buio.
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Ci sono sempre stata
RomanceLui è un uomo colto, astuto e ironico, capace di tenere sotto controllo qualsiasi situazione. Gli è stata affidata un'importante missione, che non può e non deve fallire. Ma le cose iniziano drasticamente a cambiare quando il suo compito viene a sco...