|Capitolo 7|

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"Val sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta"

Perfetto.

Se i miei calcoli sono esatti, il ragazzo misterioso ( di cui sottolineo ancora, non so il nome ) dovrebbe passare nello spiazzo l'intervallo di tempo fra le due e le dieci di pomeriggio.

Questo perché? Ho intenzione di capire il significato di quei maledetti disegni, che hanno suscitato in me una curiosità a dir poco disarmante.

In più, negli ultimi giorni non sono potuta andare a "trovarlo" per vedere se il disegno che stava ultimando qualche giorno fa fosse finito.

Dato che quando lui è nei dintorni, la mia testa non sembra voler funzionare, ho deciso di andare questa mattina presto per poter finalmente vedere questo maledetto di segno per poi chiudere il capitolo "spiazzo dell'arte".

Eh si, nella mia mente contorta credo che questa attrazione verso quel luogo sia spinta solo ed esclusivamente dall'arte che si trova in esso, quindi una volta analizzati tutti i disegni potrò tornare a vivere tranquilla e serena, no?

In ogni caso, eccomi sulla strada che mi condurrà verso la mia adorata calamita.

E come immaginato, ecco l'ultimo disegno imponente che si presenta davanti ai miei occhi, nella parete centrale di fronte a me.

Il disegno risalta l'immagine di un ragazzo dai capelli neri col capo chino verso quello che sembra uno specchio d'acqua ai suoi piedi. Il viso non è distinguibile proprio per questo.

Il corpo è quello appartenente ad un ragazzino di si e no quattordici anni, messo abbastanza bene per la sua età.

Un braccio fasciato ricade lungo il fianco, mentre l'altro leggermente sollevato porta un ciondolo nella mano.

Il ciondolo della collana in questione, è un Rubino, rosso accesso e splendente, i tratti così definiti da poterne notare il valore e la bellezza anche da una semplice riproduzione.

All'altezza del cuore, il petto presenta altre bende, macchiata questa volta di un tenue rosa, quello che da l'aria di essere sangue secco.

Intorno a lui, un bosco, i cui alberi sono riflessi nello specchio in cui si guarda il ragazzo.

E solo allora comprendo un importante dettaglio a cui prima non avevo dato importanza.

Il ragazzino in questione, non si riflette nell'acqua al contrario della natura in torno a lui, e con i piedi immersi nello specchio cristallino, solo ora noto che il suo sguardo è rivolto verso una pietra di un verde luminoso immersa nell'acqua.

Smeraldo.

Scioccata. Non credo ci sia altro modo per descrivermi in questo momento.

Tanti aggettivi ed emozioni potrei descrivere in questo momento, ma l'unico che possa rappresentare il mio stato d'animo è proprio questo.

Scioccata.

Il disegno si è rivelato ad altezza del pittore, ma è ovvio che celi ben oltre quello che si possa vedere con gli occhi.

Semplicemente, è come se la vita di questo ragazzino fosse distrutta. Devastata. Finita.

È che tutto ciò gli abbia provocato una ferita, ancora sanguinante, nel cuore.

Questo spiegherebbe le bende su di esso imbrattate di sangue.

È semplicemente orribile. Ma meraviglioso.

Un controsenso assai discutibile. Ma non potrei giudicarlo in altro modo. Perché non ho idea di cosa sia successo per spingere qualcuno a raccontare una storia così triste attraverso un semplice, ma meraviglioso, disegno.

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora