|Capitolo 13|

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"Hai presente l'effetto che fa la droga? Ecco, i tuoi occhi fanno peggio"

<< Vai, vai, vai! >> un coro di voci giunge alle mie orecchie ovattato, mentre bevo quello che sarà il mio decimo bicchierino di shot.

Io ed Isa ridiamo come due pazze, dimenticandoci dei problemi, dimenticandoci dell'esterno.

Mi ha trascinata qui alle otto, e dopo una stressante ora di fila, avevamo finalmente dato inizio alla nostra serata "no-pensieri". E forse ci siamo lasciate prendere un po' la mano.

Non volevo esagerare, neanche Isa è venuta qui con questo intento, ma tutto lo stress accumulato nei giorni precedenti, e con tutti i pensieri che non facevano altro che saettare su Aaron e sul fatto che non si fosse fatto vivo per tutto il giorno, si sono fatti sentire con il loro peso alquanto immenso sulle mie spalle, e io volevo solo dimenticare.

In più, mia madre sembra più felice, spensierata, così tanto da essersi dimenticata praticamente di sua figlia.

Ho una mezza idea che ci sia un uomo dietro tutto questo, è non mi da alcun fastidio ciò, anzi.

Sono contenta che nonostante tutto abbia deciso di continuare la sua vita, ma davvero crede di potermi ignorare ogni santo giorno?

Per quanto riguarda Isa, non ho mai seriamente pensato alla sofferenza che potesse celare dietro quel sorriso onnipresente stampato sul suo volto.

A quanto mi ha raccontato stasera, dopo aver visto il suo ex tra le braccia di una sua amica, ormai anch'ella ex, non riesce più a sopportare il fatto di essere stata gradita dall'unica persona a cui aveva donato se stessa completamente.

Non mi sono mai sentita tanto vicina ad una persona, come a lei stasera.

Dopo essersi sfogata ha deciso di dimenticare, e io sono stata più che d'accordo con la mia amica rossa. Niente pensieri, almeno per stanotte.

Isa mi prende per mano e mi trascina nella mischia di corpi sudati all'interno della casa di un amico di una sua amica, Victoria credo.

Scatenandoci all'interno nella mischia, non posso far a meno di trattenere una risata, alla quale Isa risponde con un sorriso per poi iniziare a flirtare con un ragazzo.

So benissimo che non le importa nulla di lui, credo voglia semplicemente dare una lezione al suo ex, Josh credo.

Oggi ho scoperto dei lati di lei che non avrei mai immaginato potesse possedere.

Anzitutto, è vendicativa in una maniera a dir poco spaventosa, per non parlare dei suoi infallibili piani "occhio per occhio, dente per dente".

E poi è davvero sincera in tutto ciò che fa. Se ama qualcosa, ama davvero, se si vuole impegnare, da il massimo.

Dona se stessa a chi ama, e questa è una qualità di lei che ammiro molto. Ma non è sempre positiva.

Dare una così grande quantità di fiducia a qualcuno, è come dargli una spada puntata contro il nostro petto. Un passo sbagliato, e ne esci distrutta.

Mi rintano in bagno nel tentativo di calmarmi, L'alcool circola ancora nelle vene, amplificando il tutto, soprattutto il suono dei miei pensieri.

Scoppio a ridere, non so neanche il motivo, ma rido, e la mia risata ne rammenta un altra che in questo momento vorrei poter ascoltare.

Gli occhi di Aaron si piazzano nella mia mente, indelebili, indimenticabili, rammentandomi ogni particolare del suo volto.

Scuoto la testa, ma non ne vuol proprio sapere di sparire dalla mia mente.

E prima che riesca a connettere cervello ed azioni, mi ritrovo con il telefono sull'orecchio in attesa di una risposta.

<< hoola? >> la sua voce calda e roca invece i miei sensi, facendo comparire uno stupido sorrisino sul mio volto. Maledetto alcool.

Ma perché continua a chiamarmi hoola? Che accidenti vuol dire?

Mugolo per il dolore, la mia testa sta scoppiando e tutti questi pensieri non aiutano.

<< Aaron >> biascico per poi scoppiare a ridere.

Silenzio.

<< Kelshea... sei ubriaca? >> quella maledetta voce bassa mi fa avere un fremito mentre cerco di mantenere l'equilibrio.

<< Adoro il modo in cui pronunci il mio nome... è così dannatamente sensuale... anche i tuoi occhi. Si amo i tuoi occhi. O forse gli adoro? Non lo so. Facciamo così. Io qualcosa i tuoi occhi del color giada. Dio sono così belli. Li hai ancora? >> continuo a blaterare per poi scoppiare a ridere.

Dio come sono ridotta.

<< Dove sei? >>

Nonostante sia in pessime condizioni riesco a percepire il suo sorriso divertito anche attraverso lo schermo.

<< Oh, vuoi giocare al principe azzurro? Allora, sono in una casa! >> continuo ridendo mentre mi accascio a terra.

<< Una casa, dove? >>

<< Mmh... periferia forse? Non lo so ma è lontano venti minuti o trenta... da Queen Street West... forse >> continuo divertita da qualcosa di a me ignoto.

<< Non ti muovere principessa >> dice sospirando per poi attaccare.

Ed io, da ribelle quale sono, mi addentro di nuovo fra i corpi sudati per andare a sbattere contro qualcuno.

Alzo gli occhi confusa per poi ritrovarmi davanti occhi color nocciola che mi scrutano sorpresi.

<< Non pensavo di rivederti qui! >> sorride sorpreso mentre io ancora lo squadrò cercando di capire dove possa averlo incontrato.

Il ragazzo del negozio!

Un'altra risata scappa dalle mie labbra mentre alzo le spalle.

<< Ci stiamo divertendo eh? Allora concedi un ballo al padrone di casa, ragazza misteriosa? >> mi chiede sorridendo divertito, alludendo all' alcool che ho in corpo.

Rido ancora, per poi avvertire un braccio intorno alla mia vita ed un petto marmoreo alle mie spalle.

<< Non oggi Jack >> ringhia il mio attuale "principe azzurro" alle mie spalle.

Anche se non lo considererei proprio azzurro. Magari giada. Si principe giada.

Mi trascina fuori dal locale prendendomi a mo di sposa, mentre intercetto lo sguardo di Isa che se la ride e mi alza un pollice.

Vengo appoggiato su un sedile in pelle di un'audi nera tirata a lucido, mentre non riesco a far smettere il flusso di pensieri alquanto strambi che attraversano la mia mente.

<< Dov'è il cavallo bianco! >>
Sussurro mettendo un broncio degno da oscar, per poi incrociare le braccia al petto.

L'alcool contribuisce a tirar fuori la bambina che è in me, e Aaron resta in silenzio nonostante il sorrisetto divertito sul volto.

<< Abbiamo bevuto un po', hoola? >> sorride ancora, drogandomi del suo sorriso.

<< Mmh... mi piace il tuo sorriso sai? Sei così misterioso... è terribilmente intrigante >> rido ancora, per poi rannicchiarmi contro il sedile e chiudere gli occhi, colta da una stanchezza improvvisa.

<< Non sono il principe azzurro Kelshea, non lo sono mai stato >> sussurra.

<< Lo so. Tu sei il mio principe giada >> dico con un ultimo sbadiglio, prima di cadere in un sonno coronato da sorrisi, cavalli, principi e i perenni occhi che mi hanno stregata.

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora