|Capitolo 33|

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"-Moriresti per me?
-Morire é facile, io vivrei per te e affronterei tutti i problemi in questo schifo, basta essere al tuo fianco."

Resto a fissare Aaron mentre aspetto che continui il suo racconto. Si passa una mano tra i capelli e continua a mordersi le labbra carnose, mentre fa di tutto per non guardarmi negli occhi. So che è nervoso, la sua tensione è palpabile, ma quando i suoi occhi incontrano i miei vi scorgo dentro anche... paura? Di cosa? Di quello che è successo e può succedere? Che io lo abbandoni? Che debba ripercorrere tutto?

Più il tempo scorre, più i miei pensieri e le mie domande iniziano ad occupare la mia mente, con il disperato bisogno di chiarimenti, risposte, qualunque cosa possa placarle. Ma non ora. So quanto possa essere difficile ripercorrere il passato e non sarò di certo io a metterlo ancora di più in difficoltà. Sto addirittura per chiederli di smetterla, di raccontarmi il tutto in un secondo momento, di tornare semplicemente nella nostra bolla e ritornare a sorridere, cercando di far finta che tutto questo non sia mai accaduto, che gli effetti del suo passato non si stiano ripercuotendo sul presente.

Quanto può essere brutto perdere la propria famiglia per due volte, in fondo? Tremendo, distruttivo, annientatore, terribile, forse potrei continuare all'infinito. E molte persone affrontano la cosa in maniera diversa. C'è chi prova rabbia, chi rancore, chi soffre in silenzio, chi si cela dietro un muro, chi diventa apatico... ma Aaron non può essere collocato in nessuno di questi gruppi. Magari la sua maschera di mistero e da ragazzo duro, ma non con me. Non so prima, ma con me posso vedere i sorrisi, le carezze, il modo in cui mi dice di amarmi, il modo in cui la luce dei suoi occhi torna a splendere, ma non del tutto. Non ancora.

<< Ora saprai il motivo per il quale non volevo ti avvicinassi a quello stronzo di Davis >> sussurra leggermente ed io sobbalzo colta di sorpresa.

<< Suo padre ha praticamente costretto quelle, seppur poche, persone a nascondersi dal mondo accusandoli di potenziali nemici per lo stato intero. Non sto qui ad entrar nello specifico, fatto sta che Christian voleva Hella ed il suo amore, amore che lei non gli concesse. Un uomo ricco, avaro ed egocentrico, come poteva conquistarla? Ed è lì che iniziò la sua persecuzione, aiutato dalla sua posizione di potere. Prima Hella, poi il fratello di lei fino ad arrivare alle poche persone legate a queste. E non cessò neanche quando si sposò, anzi le accusò anche di congiura verso il sindaco di Toronto. >>

Più Aaron andava avanti descrivendo la brutalità con cui Christian aveva trattato Hella, più la mia rabbia verso di lui cresceva. Come poteva prendersela con una donna dalla quale voleva ottenere qualcosa che non è stato in grado di prendersi, neanche col denaro? Perché nel corso del tempo sembra che l'uomo stia peggiorando al posto di migliorare?

<< Il mio obbiettivo è mettere fine a tutto questo hoola. Voglio rendere finalmente libera Hella e Gordon, suo marito, voglio distruggere le false prove che tiene contro di lei. Voglio bruciare i suoi documenti e far crollare i suoi guadagni. Da cinque anni, compro le sue stesse azioni, assumendo pian piano il controllo del suo Impero economico, e non manca molto perché io riesca a distruggerlo finalmente. Non cambierò idea su questa specie di vendetta, e dopo avergli tolto i suoi amati soldi distruggerò i documenti che quel figlio di puttana continua a tenere per risentimento. Non cambierò i miei piani Kelshea, che tu sia con me o contro non posso, neanche per te. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, farei di tutto per te ma non tradire. Perché io odio tale peccato. E non tradirò la mia famiglia, o almeno quello che ne rimane. Se Christian non avesse fatto tutto ciò, loro non sarebbero morti. Magari io non li avrei trovati, ma loro non avrebbero sofferto. E questo quello che conta. >>

Mi guarda, la sua maschera fredda è tornata a celare i suoi sentimenti. Ma io non voglio questo. Non voglio che pensi che io me ne vada. E così, lo guardo a mia volta con sicurezza, pronta a dirgli le parole che spero annulleranno la poca incertezza che tiene all'interno di se.

<< Aaron, lo sai che non me ne andrò. Qualunque cosa tu vorrai fare, nonostante il tuo passato, nonostante i Davis, nonostante Hella, nonostante i nostri litigi o tutto quello che vuoi. Nonostante tu continui a dirmi che verrò inghiottita dalle tenebre, nonostante la difficoltà che dovremmo affrontare, nonostante questo tuo piano per quanto pazzo possa essere io non me ne andrò. Non me ne andrò, non me ne sono andata e non me ne vado neanche adesso. Da quando sono arrivata in Canada tu sei il mio passato, il mio presente e vorrei fossi anche il mio futuro. Ma adesso non importa, mi basta il presente, mi bastano i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi sguardi e le tue risate. È tutto ciò che voglio. È tutto ciò che chiedo. Perché? Ti amo. E tu ricambi. E questo è tutto quello che voglio. Non ho bisogno della perfezione. >>

<< Tu sei pura. Io sono il nero. Davvero vuoi continuare così? >>

<< Tutto questo bianco non fa altro che farmi impazzire. Ho bisogno del nero per raggiungere un nuovo livello di pace e completezza. Il grigio >>





#SpazioAutrice
Volevo semplicemente prendermi un minuto per ringraziarvi delle visualizzazione e dei voti in "Fall in love". Quasi 12mila, siamo prossimi a questo traguardo, e vi ringrazio per aver apprezzato la mia storia. Grazie ancora.

Bye <3

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora