|Capitolo 27|

371 17 2
                                    


"Abbiamo il brutto vizio di desiderare ardentemente ciò che ci provoca più dolore"

"11/10/2009

James continua ad essermi vicino, sai? In questa sfida lui, Amy e Serene rappresentano la mia vera famiglia. Qui, a Toronto ormai inizia ad essere tutto troppo monotono. Ma Serene continua a rallegrarmi.
Come? Hai presente le sue famose "teorie collezionistiche"? Bene, ti dirò soltanto Smeraldo, Rubino e Zaffiro. Si sta davvero impegnando, e sta cercando di creare quei famosi oggetti sul significato che suo nonno attribuiva a queste meravigliose pietre.

Continua ad essere molto presa dallo Zaffiro, sai? Dice che quella pietra è il suo simbolo. "Una pietra che starebbe bene in mezzo all'oro, ma alla fine quella che detiene la bellezza assoluta e vince su essa", diceva sempre così, ma non credo sia questo il vero motivo di quella pietra.

Il Rubino è per Amy invece, lei lo adora a quanto pare. Ma ancora una volta, anche la piccola non vuole dirci il vero significato.

Starai pensando ora, lo Smeraldo per James? Ebbene, lo smeraldo è l'unico sul quale non abbia progetti. Per James, è importante solo la pietra, non il modo in cui sua madre vorrebbe rappresentarlo. Serene continua a dire "il verde smeraldo è la forma di speranza assoluta, ma non credi sia anche una salvatrice?".

Non ho mai afferrato il senso di quella frase, ma si sa, quella è una famiglia particolare oltre che meravigliosa. Ed io posso dire di farne parte.

Il ciondolo datomi, parole di Amy, è sempre sul mio cuore"

Chiudo il diario sospirando. Mi restano solo due settimane per dare ad Aaron un'informazione particolare sul suo passato. Il vero problema è che, a parte il libro "in bilico con due ali" che potrebbe collegarsi al suo disegno, non ho nulla. Non so neanche se realmente quei disegni tanto da me ammirati siano parte integrante del suo passato o no.

Ma devono esserlo. Come può aver rappresentato talmente bene determinate sensazioni per un altro? Deve averle vissute sulla sua pelle. So che è così.

Il diario di Maria Rosa conserva ancora poche pagine rimaste sa leggere, e mi sembra di conoscere più lei di Aaron stesso. Ma il fatto che sia di Toronto questa ipotetica signora, mi rincuora forse? Magari l'ho già incontrata chissà. Magari sarà riuscita a risolvere questo suo problema.

Ammetto di sentirmi strana nel leggere questo diario, mi sembra (e so per certo) di star violando la privacy di qualcuno, ma il piccolo libro dalle pagine ingiallite e consumate, italiano, ha attirato fin troppo la mia attenzione.

Mi trascino fino al telefono sulla scrivania che inizia a trillare incessantemente sotto il nome di Isa.

<< Isa? >> rispondo con voce affaticata, probabilmente dettata dall'orario mattutino e dalla nottata ormai persa tra Aaron e il suo possibile passato.

<< Kelshea devi aiutarmi!! >> risponde con voce preoccupata dall'altro lato del telefono.

<< Isa, stai bene? >> mormorò in allerta.

<< No a dire il vero! Alec mi ha appena invitata ad uscire per dopodomani sera, un appuntamento Kel! Insomma è così bello devo pur fare bella figura! E poi tu mi devi dare i tuoi consigli, si insomma capisci e poi ti farà bene svagarti e- >> risponde iniziando a parlare a raffica, e io faccio fatica a starle dietro.

Alec? Non era Adam? Sono io che sono fusa di prima mattina? È okay che il mio cervello non connetta prima delle dieci, credo sia una cosa normale per ogni essere umano, ma stare alle 8 di mattina al telefono con Isa che per giunta, oltre a rendermi ancora più confusa, continua a biascicare una parola dopo l'altra, velocemente, non aiuta.

<< Isa frena frena. Chi diavolo è Alec? >>

<< Ma ieri non mi hai ascoltata per niente? >> gracchia e io mi massaggio le tempie nel tentativo di ricordare, per poi rinunciare sospirando.

<< Scusa Isa, io- >>

<< Si si, lo so. Eri troppo presa a pensare al tuo amoruccio. Ma ora ho bisogno di te, quindi spegni quel cervello. Ho un piano geniale! Allora, come penso tu saprai, anzi forse no, Adam ed io abbiamo litigato. Non sopporta che Alec Rivers mi faccia la corte. Il nostro rapporto o come vuoi chiamarlo però lo aveva già soffocato lui dopo che gli ho fatto io una piccola scenata. E lui ora pretende che io non esca con Alec? Assolutamente no! Me lo toglierò dalla testa vedrai! >> dice vittoriosa, chiarendomi le idee.

<< Buona fortuna allora >> rido leggermente, sapendo l'impossibilità della situazione. Adam e Isa sono follemente cotti l'una dell'altra, solo che ancora non riescono a capirlo. Si punzecchiano in continuazione e sono due teste calde, forse non è una cosa ottima questo ma sono fin troppo carini insieme. Starebbero più che bene se non fossero così orgogliosi.

<< frena i tuoi pensieri Kel. Oggi tu vieni con me, mi accompagni a fare shopping, e poi hanno aperto un nuovo negozio di lingerie! Preparati, perché giuro che stavolta non mi scappi. Alle 4:00 pm sono da te. Fatti bella fiorellino. Baci! >> e attacca senza che io possa aggiungere altro.

Oh no. Sarà una lunga, anzi lunghissima giornata. Oh, e dovrò prepararmi a sorbirmi tutti vestiti che non solo si proverà lei, ma che farà provare anche a me.






#SpazioAutrice
Volevo ringraziarvi tantissimo per il #123 posto in romanzi rosa, aw. Vi svelo, mancheranno pochi capitoli per scoprire finalmente il passato di Aaron. Come ve lo immaginate più o meno? Badate, negli ultimi due/tre capitoli ho lasciato un sacco di indizi ;)

Bye <3

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora