|Capitolo 31|

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"E poi ti ho vista brillare, come una stella nel cielo, più forte degli altri"

E preme le sue labbra sulle mie. Il mio cuore accellera.

<< Signora Hella, cosa devo fare allora? >>

Un suo braccio circonda la mia vita.

<< Cara, non posso rilevarti molto. Te lo dovrà approfondire lui, se davvero
sa. >>

La sua mano sulla mia guancia in una lenta carezza.

<< Ma è davvero tutto uno sbaglio, tutto questo per le teorie di un uomo? >>

La sua lingua chiede accesso accarezzando il mio labbro inferiore e io glielo concedo.

<< Purtroppo gli uomini di oggi non sono meglio di quelli di ieri come tutti vogliono far credere. La tecnologia invece che garantire il progresso, è diventata strumento di male, mentre le ideologie di oggi non sono migliori di quelli del passato. >>

Le nostre lingue si incontrano in una danza passionale, quasi con sollievo, sfogando tutta la frustrazione accumulata in quest'ultimo mese, dettata dalla lontananza.

<< Se veramente ha a che fare con tutto questo pronuncia il suo nome. Saprà allora il motivo della nascita di tutto questo. >>

Ci stacchiamo ormai senza fiato. Appoggia la su fronte sulla mia e chiude gli occhi, ispirando rumorosamente, quasi come se baciarmi fosse stata una boccata di aria fresca dopo giorni di apnea. Il cuore continua a scalpitarmi nel petto mentre attendo con ansia la sua risposta. L'ansia mi travolge, feroce e impaziente, mentre continuo a torturare il mio labbro inferiore.

<< Credevo veramente di perderti. >>

La sua voce è bassa, carica di emozione. Già, ma quale emozione? Poi rifletto sulle sue capriole e il mio cuore perde un battito. Anche lui aveva paura di perdermi?

Deve aver letto l'insicurezza nei miei occhi, perché prende il mio viso e mi stampa un casto bacio sulle labbra.

<< Hoola, non so se ti avrei lasciato andare. Anche se non avessi avuto una risposta da darmi, non credo ti avrei lasciata scappare ancora da me. Ma come al solito sei terribilmente testarda e hai azzeccato un nome che ha avuto un impatto definitivo sul mio passato >> sussurra sorridendo, ingrado del fatto che potrei morire di arresto cardiaco in questo istante.

<< Ti ho sempre amata per questo sai? Per quella tua maledetta testardaggine e per la tua curiosità che ti ha portato da me >>

Il mio viso si riscalda mentre ammiro il ragazzo di fronte a me, che si sta dichiarando ricambiando i miei sentimenti più profondi.

<< Quando mi hai proposto quella sfida avrei voluto rifiutare categoricamente. Mi bastava starti vicino e non mi importava quale rapporto avessi, mi bastava far parte della tua vita. Ho accettato solamente per la luce che ha attraversato i tuoi occhi in quel momento. Avevi bisogno e volevi mettere alla prova te stessa. E ho accettato, sapendo che non ti avrei lasciato andare in nessun modo. >>

Sorrido leggermente e lui con me. Mi prende per mano e mi trascina sotto l'albero dove il primo giorno lo vidi. Si siede con la schiena appoggiata al tronco e allarga le gambe incitandomi a sedermi in mezzo. In questa posizione, con la mia schiena premuta al suo petto e le sue braccia intorno a me, mi sembra di essere finalmente in paradiso. In pace con me stessa. A casa.

<< Non è Serene. Mia madre non è Serene >> sussurra infine, mentre io trattengo il fiato. Finalmente i punti interrogativi presenti nella mia testa verranno sfamati, ed io potrò trovare ancora pace.

<< Avevo nove anni quando ho scoperto quel piccolo angolo di paradiso. Un luogo in cui trovare pace, finalmente. C'erano solo cinque baite all'inizio, quando fu costruita anche la sesta, destinata ad ospitare poi Serene e i suoi figli, tutti erano felici di spezzare la solita monotonia. Ma chi è arrivato al punto di decidere di stare là, non ha mai un bel passato alle
spalle. >>

Sorride amaramente per poi prendere un respiro profondo, poi appoggia la sua sulla mia spalla, nell'incavo del mio collo, lasciando leggeri sbuffi che mi provocano la pelle d'oca. Resta così per un paio di minuti, stringendomi sempre di più al passare del tempo, come se potessi alzarmi ed andarmene lasciandolo da solo.

<< In sostanza, sono nato per un errore. Mia madre è rimasta incinta da giovane e non potendo più occuparsi di me ad un certo ha deciso di darmi a Hella >>

Trattengo il fiato. Hella? La stessa che ho incontrato io e che mi ha aiutata a non perderlo?

<< Si la stessa che hai incontrato quando, testarda come sei, hai deciso di saperne di più >>

Ride leggermente notando la mia faccia allibita. Quindi lui non ha niente a che fare con Serene? Ed Hella sapeva che parlavo di suo figlio adottivo, in pratica?

<< Il più bello, se proprio vuoi considerarti tale >> riesco solo a sussurrare, ancora leggermene sconvolta. Mi guarda stranito e io mi correggo.

<< So che sarà inutile dirti che non sei un errore e che sarai convinto comunque del contrario. Quindi il più bello, se proprio vuoi esserlo, sei l'errore più bello che potesse capitare. >> dico mentre continuo a guardare quegli occhi di cui mi sono innamorata, il mio principe giada, l'unico che voglio al mio fianco.

<< Hoola, voglio che tu sappia che questo non sarà un gioco in ogni caso. Ho promesso a me stesso di mettere fine a questa storia, e ti giuro che lo farò. Manterrò la mia parola. Ma ti ho già spiegato più volte che questa è una continua nube di oscurità, che non ti lascerà respirare. Vorrei non esserlo, ma se accetterai di rimanere non lascerò che te ne vada, sono egoista lo so. Ma devi sapere che una volta entrata, anche la tua luce entrerà nell'oscurità. Sei dunque sicura di volerlo? >>

Nel suo volto non c'è traccia di ilarità, è tremendamente serio mentre pronuncia queste parole. Sono pronta a cambiare la mia vita radicalmente? Sono pronta a lottare e a non scappare? Sono pronta a lasciare che questo ragazzo tremendamente bello quanto testardo e misterioso mi sconvolga la vita, trascinandomi con sé nel suo passato nel tentativo di sconfiggerlo per sempre? La risposta? No. Ciò che voglio e che mi consiglia il cuore? Si.

<< Tutto risplende Aaron. Che sia di luce propria oppure no, tutto brilla. Se tu vedi la mia luce luminosa, ti posso assicurare che questa è solo un riflesso di quella che colpisce ognuno di noi. La luna, ad esempio, non ha luce propria, eppure come fa ad avere un effetto così magnetico agli occhi di tutti? Tutti brilliamo, dunque, e magari non sei riuscito a sconfiggere i tuoi demoni poiché una sola luce non era sufficiente. Magari in due potremmo cavarcela >> sorrido intrecciando le sue dita con le mie.

<< Se non ce la faremo, avrò la sicurezza che il tuo bagliore farà cessare qualunque nube intorno a me, come hai già fatto del resto. >>

Solleva con due dita il mio mento in modo da far intrecciare i nostri sguardi. Mi scruta per un tempo indefinito per poi sorridere. Un sorriso capace di far sciogliere il mio cuore.

<< Ho già detto che ti
amo? >> sussurra continuando a fissarmi.

<< Sappi che lo faccio solo perché voglio capire il benedetto significato della parola Hoola >> sussurro scherzosa facendogli una linguaccia che lui prontamente afferra tra le sue labbra mozzandomi il fiato.

<< Certo hoola >> e lasciamo che le nostre risate si fondano sotto una distesa di stelle.

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora