"E quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande"Le 11:58 pm.
Non è venuto. L'ho aspettato fino ad adesso ma lui non si è presentato. Ho combattuto contro la paura di scappare da questo posto, non solo per il suo aspetto notturno, ma anche per quello che mi potrebbe riservare.
Ma, soprattutto, ho combattuto contro me stessa, contro la mia sicurezza che si distruggeva con ogni minuto che passava, lasciando il posto alla consapevolezza che non sarebbe venuto.
Ma la speranza è l'ultima a morire, no? Quindi sono rimasta qui, nonostante tutto. È ovvio che Aaron non mi voglia nella sua vita, quindi perché continuare?
Mi alzo in piedi strofinando via dai pantaloni i pochi residui dell'erbetta ormai più cresciuta che decora lo spiazzo dell'arte.
E mi preparo a dirgli addio, con un sorriso malinconico, ma pur sempre un sorriso. Questo posto ha cambiato la mia vita, in tutto e per tutto. Se non fosse per la mia curiosità perenne non lo avrei mai scoperto, e non avrei neanche trovato Aaron che racchiudeva se stesso qui dentro e si esprimeva attraverso questi meravigliosi disegni. Disegni che non rivedrò più.
E quindi mi concedo un attimo per catturarne i particolari, almeno per un ultima volta. Non ho intenzione di ricordargli attraverso una foto, ho rispetto per l'artista. So che lui non gradirebbe che si vengano a scoprire.
Mi giro decisa a riprendere in mano le redini della mia vita, prendo un respiro profondo e guardo l'accesso al vicolo proibito.
È tutto finito.
<< Ma sei impazzita? >> urla una voce familiare alle mie spalle, il tono così alto da farmi sobbalzare.
Forse no.
Mi giro e mi trovo Aaron che cammina verso di me infuriato, muscoli e spalle tesi, rigidi, sguardo e lineamenti induriti. Non distoglie lo sguardo da me finché non si ferma a quindici centimetri da me, facendo abbattere il suo caldo respiro contro di me.
Dio quanto mi era mancata questa sensazione così familiare, non lo ammetterei mai probabilmente, ma posso tenere questi pensieri per me.
Ci vogliono una manciata di secondi perché possa effettivamente riprendermi, e nel frattempo il mio sguardo cade sull'orologio al mio polso.
12:00 pm. Tempismo perfetto.
Un sorriso involontario si fa spazio sul mio volto mentre esonero dalla mia mente ogni cosa che non riguardi lui.
<< Allora?! Sai quanto cazzo può essere pericoloso andare in giro di notte a quest'ora?! Non sai chi potrebbe esserci dietro l'angolo?! E poi complimenti, ho saputo di Davis. Vi auguro figli maschi >>
Mi sputa addosso queste parole così velocemente e con così tanta rabbia da destabilizzarmi per un po' di tempo. Poi porto le braccia al petto e lo guardo in segno di sfida.
<< Anzitutto, smettila di trattarmi come una bambina e di urlare. Ti sento benissimo e so badare a me stessa. Poi con "Davis" - pronuncio il suo cognome eguagliando il suo tono - non ho fatto proprio nulla e non sono affari tuoi. E per ultimo, tutto ciò non sarebbe successo se tu non avessi tagliato tutti i ponti con me senza darmi una minima spiegazione. Dopo avermi baciata poi! Ma non credo sia meglio parlare di questo ora >> parlo cercando di mantenere un tono pacato. Ma lui, essendo lui, non mi rende le cose facili.
<< Smetterò di trattarti come una bambina quando inizierai a comportarti come una persona matura! Cazzo Kelshea, ti sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa! >> continua continuando a guardarmi in cagnesco sorvolando tutto il mio monologo interiore precedente.
Non riesco a scegliere fra l'esultare della sua preoccupazione nei miei confronti o L'arrabbiarmi per il fatto che mi abbia dato dell'immatura.
Ma, essendo testarda, opto per la seconda.
Mi avvicino ancora di più puntando un dito sul suo petto, furente per tutto quello che ha detto, per tutto quello che riesce a scatenare in me, e per tutti i maledettissimi punti interrogativi che lascia continuamente nella mia testa.
<< Ma guarda chi parla Aaron! Non mi sembro io L'immatura della situazione dati i tuoi comportamenti contrastanti! Insisti per uscire con me, dopo vuoi troncare il tutto, mi baci e poi te ne vai! >> esplodo scaricandogli addosso tutta la mia frustrazione.
<< Da quando ti importa della mia incolumità? Non dovevi tagliare tutti i rapporti? >>
<< Mi importa e basta - ringhia - e dovevo se tu non fossi maledettamente testarda! >>
<< Mi hai scaricata senza darmi una spiegazione Aaron! Come mi sento secondo te. Usata. Ti è piaciuto tanto il giocattolo nuovo all'inizio e alla fine ti sei stancato? >> starò urlando anche io adesso, ma cerco di mantenere un tono più basso rispetto al suo.
Si allontana di poco passandosi una mano tra i capelli, esasperato.
Io continuo a guardarlo prima di trovarmi attaccata alla parete alle mie spalle, i polsi trattenuti dalle sue mani sopra la testa e le sue labbra a pochi centimetri dalle mie.
<< Cazzo Kelshea, mi fai uscire fuori di testa... >> sussurra aumentando i battiti del mio cuore.
Questo gioco sta diventando pericoloso, stiamo tentando il fuoco e alla fine rischieremo di non uscirne illesi. Ma adesso, come potrebbe importarmi con le sue labbra a pochi centimetri dalle mie?
<< Perché?... >> sussurro solo, frustrata e desiderosa di assaggiare quel contatto vissuto solo una volta, il mio peccato più grande.
Il mio demone tentatore dagli occhi color giada mi guarda addolcendo lo sguardo, attende prima di parlare, come in conflitto con se stesso.
<< Hoola, tu se un raggio di sole capitato casualmente in una cerchia di tenebre, come pensi anche solo di riuscire a trovare la forza di risplendere una volta scoperto cosa ci possa essere al di là di esse? Non hai visto i disegni? La mia anima tormentata non ha parlato abbastanza per me? >>
Appoggia la fronte sulla mia mentre attende la mia risposta.
La risposta è sì, lui lo sa, ma vuole aprirmi gli occhi su di lui.
L'unico problema, è che l'unica cosa che è riuscita ad aprire è stato il mio cuore, che ogni volta che penso a lui, continua ad essere veloce. Per lui. Solo per lui.
Non è un'infatuazione, non credo di potergli attribuire neanche l'immenso significato della parola "amore". Lui è semplicemente di più, per me. Di più dell'amicizia con Isabel, di più delle mie piccole storielle passate, di più di una semplice attrazione.
Stroncare il tutto sul nascere? Credo che il tutto sia ormai in fase di evoluzione.
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Be fast {-DoNotFallInLove-}
Romance{Completata}; -ho deciso di fuggire da Dio -ti sei mai chiesto quale dei due è più veloce? Kelshea Costela non ha mai conosciuto il significato di "casa" e "semplice". Per lei è sempre stato tutto difficile, sin da bambina, quando sentiva le urla de...