|Capitolo 25|

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"E coloro che furono visti danzare, furono giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica"

Libri. Libri. E ancora libri.

Sbuffo sonoramente mentre cerco di selezionare i vecchi libri nella soffitta della libreria in cui lavoro.

Mrs. Purples ha chiesto a me ed a Isa se una delle due avrebbe gentilmente potuto occuparsi della soffitta "dei ricordi", come la chiama lei, per poter selezionare ed eliminare tutti i libri più antichi non più utili o semplicemente edizioni non più ricercate. Il tutto avrebbe comportato un aumento.

Non che avessi bisogno di soldi, ma oggi ho preferito non far fare ad Isa troppo sforzo fisico.

A lavoro, si è presentata con due borse sotto gli occhi e la pelle talmente pallida da sfidare quella di un cadavere, le labbra screpolate e i capelli in disordine spenti. Qualcosa non andava.

Sono rimasta in silenzio sotto la preghiera silenziosa che mi inviavano i suoi occhi, stanchi per la notte insonne. E io l'ho accolta, non ho fatto domande, l'ho semplicemente accompagnata alla cassa e preparato un bicchiere d'acqua da porgerle.

Mi ha sussurrato un flebile "ne parliamo dopo", ed io ho semplicemente annuito e sono venuta qui per svolgere questo incarico, non volendo si sforzasse. Lei c'è stata per me, io ci sarò per lei.

Vecchi testi scolastici ormai non più utilizzati, libri strappati, frasi filosofiche antiche ormai racchiuse in nuove edizioni, questo mi aspetta. Catalogarli, ispezionarli, buttarli o mettergli su appositi scaffali. Una vera e propria tortura.

È da ore che mi appresto ad eseguire questo compito, e ormai la forza nelle braccia inizia a mancare, i piedi chiedono pietà e i miei occhi pretendono di chiudersi.

E così, camminando come un zombie di qua e di là, vado a sbattere contro una piccola pila di libricini che cade inevitabilmente a terra producendo un rumore assordante.

Sbuffo. << Non è possibile >> mormoro per poi abbassarmi per ispezionare anche questi ultimi, prima di dichiarare forfait e riprendere il compito domani.

Ma uno in particolare attira la mia attenzione.

È così diverso dagli altri. È leggermente più grande eppure più sottile, le pagine ingiallite dall'età e probabilmente dal troppo sfogliarlo, e su di esso non vi è alcun titolo o copertina, è semplicemente di un turchese scuro.

Incuriosita lo afferro e apro la prima pagina. In una calligrafia ordinata, spicca il nome "Maria Rosa", un nome italiano. Ho sempre trovato l'italiano una lingua molto interessante, nonostante sia una lingua abbastanza complessa soprattutto per quanto riguarda la declinazione dei verbi.

Giro ancora un altra pagina, e come previsto la scrittura è in italiano. Non un dialetto, italiano al 100%, risultante persino abbastanza comprensivo.

E notando la data in alto a destra della pagina, capisco si tratti di un diario.

La mia curiosità traditrice inizia a divampare e a scatenarsi al desiderio di voler scoprire l'origine di quel diario, ma soprattutto cosa si cela dietro di esso.

E così inizio a far vagare lo sguardo sulla prima pagina, tra quella scrittura ordinata e curata.

"17/08/2009

Serene continua ad essere felice nonostante tutto quello che ha passato con Edward. Ciò non le ha tolto il sorriso, continua ad essere forte dopo 10 anni, loro tre crescono bene. Perché il problema continuo ad essere io, mio caro diario? Della mia migliore amica, si, mi fido. Ma non riesco ancora ad aprirmi, sai? Ed anche il piccolo continua a dubitare nell'esistenza di qualcuno, che ci possa proteggere. Non esiste no? O tu credi in qualcosa di diverso?

Ne ho davvero bisogno. Di qualcosa a cui appoggiarmi, intendo. Tutto il mondo sembra crollare addosso, ma mi sento così egoista. Serene non me lo ha detto, non lo direbbe mai, ma io lo so. Anche oggi, ha formulato una delle sue "teorie collezionistiche" e ha iniziato persino una nuova collezione!

È così forte, ho deciso di esserlo anche io. Ma ora? Non è troppo tardi? Lei dice di no.

Realizzerò il mio sogno"

<< Kelshea! Dobbiamo chiudere! Finirai domani cara! >> Mrs. Purples mi richiama ed io chiudo di scatto questo grazioso oggetto per poi conservarlo nella mia borsa. Non ho intenzione di buttarlo, non prima di averlo letto.

<< Arrivo! >>. Salite le scale incontro il sorriso caldo della gentile signore, che mi fa un cenno in segno di saluto.

Ricambio il sorriso per poi uscire fuori dal negozio ed essere investita dalla leggera brezza alzatasi questa sera.

Chiudo gli occhi per poi ripensare un attimo alle parole del diario.

Chi lo ha scritto? Perché si trova in soffitta? Chi è questa Serene e questa Maria Rose? E la loro storia?

Un rombo familiare attira la mia attenzione, facendomi voltare di scatto. Aaron scende dalla sua autovettura con una busta in mano e si avvicina velocemente al negozio dove lavoro per poi infilare la busta sotto la porta secondaria.

Non da cenno di avermi vista, e io dal canto mio, me ne sto buona buona in un angolo osservando le sue mosse.

Sembrerò anche una stalker, ma non importa, voglio sapere il motivo per cui Aaron ha consegnato una busta, probabilmente a Mrs Purples.

Non fa nulla, se non infilare velocemente la busta sotto la porta per poi tornare velocemente alla macchina.

La mia situazione con Aaron in questo momento, è alquanto... particolare diciamo, quindi non credo di poter andare lì a chiedergli semplicemente delle spiegazioni.

Abbiamo concordato che non avremo più avuto discusso fino a quando non sarà passato questo mese. Questo non vuol dire che dobbiamo ignorarci, semplicemente non affrontare una conversazione sul passato.

Possiamo scambiarci parole di circostanza, ma ho preferito prendere leggermente le distanze.

Anzitutto, se non dovessi trovare nulla, dovrei abituarmi alla sua assenza. E poi ho ancora bisogno di elaborare. Ho troppi problemi in questo periodo, e non solo io a quanto pare.

La mia mente abbandona per un attimo Aaron, saettando verso Isabel.

Aaron deve aspettare.

Tiro fuori il telefono digitando velocemente sulla tastiera per poi dirigermi verso la mia meta.

Mandami l'indirizzo di casa tua. Sarò lì non appena avrò recuperato gelato, Nutella, film strappalacrime e fazzoletti. Non accetto un no.
-Kel





#SpazioAutrice
Che ne pensate del diario e della lettera di Aaron?

Bye <3

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora