Capitolo due

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-Dove pensiamo accampare? Il suolo è pericoloso, no?- la preoccupazione di Finn aumentava ogni volta che Rori si muoveva di un passo.

-Non dubitare di me a tal punto. Quando riposavamo i soldati lo faceva per terra, ma mai mi sognerei di far vivere la stessa esperienza a Rori, non vi è nulla di più terribile che restare sveglio tutta la notte per paura che delle bestie ti attacchino.

Gerard puntò verso due alberi vicini, abbastanza vicini da fungere da bastoni per la sua idea.

-Ho bisogno delle coperte che ti ha dato il capitano- indicò a Rori.

-Due coperte- sottolineò Finn, chiedendosi come si sarebbe realizzata la divisione dei giacigli e stanco di lasciar dormire Rori con il principe.

Gerard si arrampicò con facilità su un tronco, legò un estremo della coperta e poi un po' più in alto legò quello dell'altra; scese e fece la stessa operazione con l'albero vicino.

-Questo è il sistema più intelligente che mi abbia mai insegnato mio padre.

-Il re di Rowan?- lo interrogò Finn.

Gli pareva troppo strano che un re potesse sapere certe cose, nonostante sapesse che il defunto sovrano del suo paese era stato in guerra la maggior parte della sua vita.

Gerard tacque, per poi negare e dire:

-No, il mio vero padre. Era un soldato di Ugarth.... Mi chiedo cos'avrebbe detto al sapere che ho lottato tre anni nel bando nemico e che sono principe di esso.... Ero...- fantasticò colui che sarebbe divenuto il monarca di Rowan se la vita gli avesse giocato un'altra mano.

Rori aveva notato come aveva vacillato al pronunciare le parole "il mio vero padre".

Doveva essere difficile per lui avere una figura paterna in una vita dove aveva avuto tre padri e nessuno allo stesso tempo: il re di Ugarth, colui che lo aveva concepito, non si era mai reso responsabile, il marito di sua madre era morto senza poterlo allevare e il re di Rowan,....

Ulises aveva permesso che lo abusassero nel modo più terribile, non era stato capace di proteggerlo, nonostante avesse provato a dargli una vita migliore.

-Sarebbe stato orgoglioso di te. Forse non avrebbe apprezzato molto che uccidessi cittadini del tuo stesso reame, ma credo che sappia, ovunque egli sia, che hai lottato disperatamente per sopravvivere- lo consolò Rori, poggiandogli una mano sulla spalla.

Gerard considerò seriamente la possibilità di afferrarla e dichiarare il suo dominio a Finn, però prese aria e pensò alla reazione che avrebbe sicuramente avuto la principessa.

Si sarebbe infuriata.

La tentazione a quel punto aumentò: non aveva ancora avuto il piacere di vederla arrabbiata. Aveva visto molte delle sue espressioni, ma non aveva conosciuto la rabbia di Victoria di Wari e Castiglia.

Non sapeva ancora molto su di lei, certo conosceva numerosi aspetti della sua vita e personalità, ma non abbastanza da essere soddisfatto.

Lui, sebbene fosse innamorato di Victoria, faticava a comprenderla: non era capace di dire la verità a chi definiva "suo amico" solo per non ferirlo, preferiva mantenere in segreto la sua relazione per evitare che lui e Finn non fossero amici.

-Ho voglia di dormire!

Anche Finn era immerso nelle sue riflessioni: conosceva il sentimento romantico che provava Rori per il rivale, lei stessa glielo aveva confessato,

L'esclamazione di Rori fece che i due ragazzi interrompessero i loro pensieri per focalizzarsi su un unico punto: quale dei due avrebbe dormito con la giovane?

Gerard di UgarthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora