-Ora comprendo perché non mi hai voluto lasciare entrare- mormorò la donna, incrociando le braccia e assumendo l'espressione di un'amante gelosa.
Rori sfruttò il non essere il centro dell'attenzione dell'estranea per osservarla meticolosamente: i suoi lunghi capelli erano raccolti in una treccia grossa e nera, dove presenziava qualche filo d'argento, doveva avere approssimatamente una quarantina d'anni, i suoi occhi erano anch'essi color pece; la sua pelle era pallida e la sua mandibola delicata, pareva una persona molto forte.
I suoi abiti erano particolari: portava un lungo vestito blu e dorato, stretto in vita, mostrava il suo fisico allenato e delineava una costituzione che non aveva mai portato in grembo un bambino.
Notò qualche somiglianza con Gerard, però non era qualcosa strano: a Ugarth erano piuttosto comuni quei lineamenti.
-Vedo che hai passato pagina, Ron.
Lei lo chiamava Ron.
-Non è un tuo problema, Catherine; in ogni caso lei è un membro della Gens e merita il tuo rispetto all'essere una nostra pari.
Pareva esserci stata una relazione fra loro.
-È un mio problema quando ti leghi a una persona così strana.
La principessa di Wari e Castiglia si schiarì la voce, si avvicinò alla donna senza temere nemmeno per un istante che potesse prendere vendetta per i suoi sospetti:
-Il mio nome è Victoria, vengo dal regno di Wari. Appartengo alla Gens da relativamente poco tempo e la mia inesperienza in quest'organizzazione non mi ha permesso di conoscere molti altri membri, perciò è un piacere sapere che anche voi condividete la nostra stessa missione.
Lei le aveva porso la mano, sapendo che l'altra non l'avrebbe rifiutata.
Fin da quando viveva a Wari, aveva osservato la condotta di suo fratello maggiore e aveva studiato come farsi obbedire solo utilizzando quel tono di voce da sovrana.
Non aveva potuto usarlo finché Gerard e sir Duncan le avevano dato il coraggio e la fiducia in sé stessa per poterlo fare.
-Catherine. Sono la mentore di Cameron.
Rori alzò un sopracciglio, mostrando puro divertimento in volto mentre lanciava un'occhiata al moro ragazzo di fianco a lei.
Perciò quella era la ragione per la quale non voleva che si sapesse chi fosse il suo maestro? Era perchè aveva avuto una relazione sentimentale con lei, andando contro qualsiasi codice di condotta?
-Ti ripeto che è una persona strana.
La donna non aveva peli sulla lingua, notò con piacere Rori.
-E io le annuncio che non ho nessun tipo di relazione con Cam, costui è semplicemente il mio protettore finché il mio compagno di missione venga a cercarmi... mio marito- calcò quelle ultime parole.
Catherine parve essere sollevata dalla scoperta del suo matrimonio, però non del tutto, già che sapeva che moltissime donne sposate si dedicavano a essere infedeli se non erano soddisfatte dai loro coniugi.
-Chi è il tuo mentore?
Anche se era una domanda, suonava come un ordine.
-Colui che mi ha allenato si chiama Duncan, sir Duncan. Vive alla reggia di Rowan, ove ha svolto funzione di maestro dei principi di Rowan.
Catherine aprì gli occhi enormemente all'udire il nome dell'allenatore così caro alla ragazza, pareva un uomo molto conosciuto.
-Duncan ha allenato anche me in un passato! Non era il mio mentore, però mi ricordo la sua tecnica. Era incredibile, una promessa per la Gens che si è rivelato con il tempo un eroe per la nostra organizzazione.
-Lui ed il mio compagno di viaggio mi hanno insegnato tutto ciò che so. Duncan ha creato la mia capacità di difendermi quando non sapevo nemmeno impugnare una spada.
-Rori era una principessa.
La spiegazione di Cameron fece che Catherine si interessasse ancora di più alla giovane innanzi a loro.
Se prima l'aveva vista come una possibile distrazione per il suo protetto (e forse ex amante), ora si rivelava come una scatola di sorprese all'aver avuto il miglior mentore della Gens e all'aver abbandonato i suoi privilegi regali.
-La principessa di Wari e Castiglia, suppongo.
-Sì, anche se non vengo chiamata in questo modo da molto tempo. Ho abbandonato il regno di Rowan, dove ero stata ammogliata con il principe Nathaniel, e da allora mi dedico a viaggiare per la Gens.
Catherine si avvicinò alla ragazza, prendendole il polso e osservandolo:
-Nonostante tutto, non hai ancora ucciso un membro della Fraternità.
-O non le sono mai state applicate le marche... dopotutto ha viaggiato finora. Nessuno deve aver spiegato, né a lei, né al suo compagno di viaggio, che dovevano marcarsi- ipotizzò Cam.
-Cosa vuol dire?
-Non è nulla di grave. Se hai ucciso un soldato della Fraternità, devi marcare la tua pelle con una stella sul polso sinistro. Questo dimostra quanto tu sia abile come soldato.
Rori raccontò loro del capitano che aveva ucciso quando stavano imbarcandosi verso Ugarth.
Fu più che sufficiente per Catherine, che mandò il suo alunno a cercare qualcosa per marcarla, probabilmente un'altro dei loro strani meccanismi per tatuare.
-Duncan reca sempre maniche lunghe... quante marche ha?
Il migliore amico di Gerard sospirò mentre veniva fatta quella decorazione sulla diafana pelle di Rori: ormai non vi era marcia indietro per una ragazza come lei, apparteneva alla Gens e aveva fatto un compromesso di sangue per dimostrarlo.
-Catherine dice che ha il braccio pieno. Vi sono persone così sorprendenti che hanno bisogno del braccio intero per dimostrare quanto siano forti.
Catherine prese la spada e fece cenno a Rori di estrarre la sua:
-Voglio una dimostrazione delle tue capacità, ragazza. È già difficile credere che tu abbia anche solo avuto il privilegio di essere in un allenamento privato con Duncan, però ora sapere che hai assassinato uno della Fraternità, ti fa onore.
-Dovrei?
Rori si preoccupò che a Cameron potesse dare fastidio quel duello nel giardino della sua dimora.
-Se fossi in te mi sbrigherei, sono certo che lui non si manterrà lontano da te per molto altro tempo. Inoltre, voglio vedere come il tuo sedere da principessa viene battuto da Catherine.
La donna gli fece cenno di uscire dalla casa, non voleva che fosse presente.
-Io voglio assistere!
-Fuori. Da. Qui.
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Gerard di Ugarth
Historical FictionSeconda parte di Gerard di Rowan, ambientata nella contraparte del Continente, stavolta Gerard si dovrà muovere al suo regno natale, Ugarth, alla ricerca di una pace posticipata da troppo tempo. copertina della meravigliosa E.Grace Meyers!