Fine

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Ti amo. Ti amo ancora. Ti amo così tanto che fa male.

L'odore delle rose del giardino lo inebriò per qualche istante. Ne prese una e pensò che probabilmente non sarebbe stata necessaria al suo scopo,comunque la infilò nella sua giacca nera.

-Il mio matrimonio non poteva che essere in un giardino....

Non oso nemmeno immaginare le cose orribili che avrai pensato di me, però posso solo assicurarti che le mie ragioni non erano così infime come credi: ancora credo che tu non possa essere abbastanza egoista da lasciare tutto e venire a salvarmi.

Avanzò lentamente sul tappeto verde di fili d'erba.

Credimi, non te ne faccio una colpa. In questo mondo abbiamo bisogno di eroi e tu sei uno di essi. Ti ammiro per essere riuscito a prendere una decisione così sacrificata.

E osservò la donna che lo attendeva a vari metri da lui.

Credimi quando ti dico che, nonostante l'amore che senta per te, non ti avrei provato a contattare se la situazione non fosse cambiata.

Corse fino a trovarsi innanzi a lei.

Sono incinta. E quando ho detto che non avrei voluto mettere al mondo un bambino come te, mi riferivo alla necessità che avevo di dargli un padre che si preoccupasse di lui, che lo mettesse al primo posto fra le sue priorità. Sappi che, anche se decidi di sposarti con Miranda, non ti negherò mai il diritto di essere suo padre.

Solo....

-Solo posso ricordarti che ti amo e che lo farò sempre- mormorò Rori.

-E spero che, ovunque tu sia, possa sapere che vi è una piccola parte di mondo ove non c'è altro che amore per te- terminò di recitare Gerard.

In quel lungo viaggio in mare aveva letto e riletto la lettera della moglie in così tante occasioni che l'aveva imparata a memoria.

-Ci hai messo un bel po' di tempo... credevo non saresti venuto.

La principessa di Wari e Castiglia non era mai stata così bella secondo suo marito. Recava un abito bianco con numerosi fili d'oro che faceva perdere i suoi lunghi capelli dai pesanti boccoli in un'atmosfera quasi surreale.

-Non ho avuto bisogno di leggere questo per decidermi. Il giorno del mio matrimonio mi sono reso conto che non avrei potuto vivere quella menzogna per altro tempo... poi, quando ero sulla nave per Wari, ho scoperto che hai avuto un figlio mio e non potevo che attendere impazientemente che la barca lanciasse l'ancora.

Gerard si avvicinò titubante a sua moglie e l'abbracciò, senza curarsi di un possibile rifiuto, ma trovandosi di fronte alle anelanti labbra di questa.

-Ti ho aspettato molto.

-Dovevo trovare il coraggio di essere un vero eroe per te- la osservò e le chiese: -. Posso vederlo?

Rori annuì e lo prese per mano, guidandolo fino all'interno di un'ala del castello riservata solo alla giovane principessa. In una stanza, circondato da bambinaie e servitrici, si trovava il frutto del loro amore in una culla.

Gerard si affacciò a essa e le lacrime inondarono i suoi occhi.

Un bambino dagli occhi dorati e i capelli neri come la pece muoveva le sue goffe gambette in ogni direzione. Era una piccola copia di lui, e il pensiero lo commosse, anche se nella sua mente si aspettava di trovare qualche somiglianza con Victoria.

-Come si chiama?

-Michael Gray Whitefield- sussurrò Rori.

-Michael Gray Whitefield- ripeté Gerard.

Fine.

Melissa Lazzarin.

Gerard di UgarthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora