-Follia? Come può essere diventata matta tutto ad un tratto?- si preoccupò Zelda, stringendo le spalle.
-Lo so... nemmeno io me ne sono reso conto finché mi ha chiesto espressamente di andarsene. Per quanto io abbia creduto di averla fatta desistere, stamattina non era qui.
Da quando era un bambino aveva mentito per sopravvivere, una bugia in più non era difficile da raccontare per lui.
Finn pareva visibilmente preoccupato.
-Potrebbe esserle successo qualcosa. Dovremmo andare a cercarla!- esclamò Zelda.
Nonostante non amasse il pensiero che suo marito fosse innamorato di lei, apprezzava la principessa di Wari e Castiglia, la riteneva una buona persona che stava passando per un momento difficile.
-Non dovremmo andare invece, ho paura che, se le corriamo dietro, lei potrebbe allontanarsi di più.
-Non è saggio lasciare che una persona folle vada in giro da sola!
-Lei non è folle!- sbraitò Gerard, stringendo i pugni.
Forse era una bugia, ma non sopportava che qualcuno facesse un'ipotesi del genere, soprattutto perché non era stato sicuro se era il caso di smentirla oppure no.
Aveva lasciato andare via Rori perché sapeva che sarebbe andata via comunque, che aveva bisogno di dimostrare qualcosa che non aveva voluto riferire nemmeno a lui e aveva quello sguardo in volto... uno sguardo che lui aveva visto in centinaia di soldati quando aveva partecipato nella guerra.
Sentiva bruciare la catena che recava al collo.
Dopo tutto ciò che gli era successo, pensava di non poter innamorarsi mai, molto meno aveva considerato la possibilità di sposarsi per amore, non per una promessa.
Lei aveva abbattuto quasi tutte le sue barriere e ora lui aveva il terrore di aver perso la Rori che lui conosceva.
-Dobbiamo solo sperare... sperare che lei torni.
Gerard aveva ordinato di prepararsi per partire quello stesso giorno, non potevano perdere ulteriore tempo.
La prossima fermata sarebbe stata la capitale, per poi giungere al castello.
Intanto, Rori era riuscita a raggiungere la casa del migliore amico di Gerard; il suo nome era Cameron Franks.
Si era presentata e lui l'aveva invitata a entrare nella sua dimora.
-Scommettevo su di te, Victoria.
Rori lo osservò prima di rispondergli: aveva i capelli e gli occhi castani, portava anche una lieve barba che gli dava un aspetto selvaggio. Il suo corpo era forte e pareva essere leggermente più basso di Gerard, anche se era un'altezza possente allo stesso modo.
Nonostante la sua apparenza, le aveva offerto una tisana, e l'aveva fatta accomodare in una comoda poltrona mentre conversavano.
-In che senso?
-Gerard mi mandava numerose lettere. Mi ha parlato di Miranda, però appena ti ha accennato ho scommesso che sarebbe stato con te e non con lei.
-Come?
Lui ridacchiò, si allontanò per un secondo per poi tornare con un fascio di missive dalle pagine ingiallite.
-Non te le mostrerò tutte, però ve ne sono alcune che potrebbero farti comprendere tutto ciò che desideri su Gerard. Se vi è qualcuno che sa di quell'uomo più di me, non lo conosco.
Un uomo....
Quando pensava a lui, Rori non faceva che definirlo come un ragazzo, invece il uso migliore amico lo definiva un uomo.
Era passato più tempo di quanto se ne fosser resa conto realmente e avevano vissuto molte cose insieme, ora lui l'aveva fatta sua moglie; erano cresciuti entrambi.
-Quando mi ha parlato di te per la prima volta ho pensato che non era possibile che vi fosse qualcuno così... ingenuo. Ora, al vederti, inizio a chiedermi chi tu sia. Se sei riuscita a sposarti con Gerard e a giungere fin qui, convincendolo di lasciarti andare da sola per Ugarth, vuol dire che ti ho considerato male.
Quando lui si accovacciò per mettere a posto le lettere, lei poté notare un tatuaggio di uno scorpione sul suo rene.
-Appartieni alla Gens- disse.
Lui parve aver visto un fantasma, non seppe se chiederle al rispetto oppure estrarre un arma.
Rori si alzò la manica per mostrare la sua marca:
-Non siamo poi così diversi, Cam. Questo da una risposta alla tua domanda?
-Perciò, sia tu che Gerard siete divenuti membri della Gens? Avrei dovuto saperlo, se non fosse per una missione superiore, lui non sarebbe mai tornato a Ugarth. Questo paese reca con sé ricordi terribili.
Lui le aveva raccontato molto di quando suo marito era un bambino.
Si erano conosciuti quando avevano cinque anni, per poi incontrarsi nuovamente nell'esercito quasi dieci anni dopo. Avevano lottato in eserciti avversi, perciò Cameron si era ritirato, da allora avevano mantenuto uno stretto scambio epistolare.
-Cosa posso fare per te, Rori?
-Devo sapere qualcosa su un uomo, potrebbe avere due identità: Finn Bingley o Finn Mahoney. Non so in che ambito, però mi sembra che abbia mentito su tutto ciò che ci ha detto. Potrebbe essere pericoloso per noi e per la nostra missione.
-Qual'é la vostra missione?- domandò, mentre scriveva i due nomi su un foglio; si avvicinò a una gabbia, ove appollaiato su un ramo vi era un piccione, e legò alla sua zampa il messaggio.
Rori si sorprese, credeva che avrebbe recapitato la lettera e che avrebbero dovuto attendere settimane per una risposta.
-La Gens ha chiesto che Gerard ed io ci recassimo alla corte di Ugarth per firmare un accordo di pace fra i due paesi in guerra.
-Una missione pericolosa. La Fraternità vi starà dietro come cani rabbiosi; la mia teoria è che il tal Finn Bingley appartenga a quell'organizzazione di bruti muscolosi.
Finn appartenendo alla Fraternità....
Lui aveva dichiarato di appartenere alla Gens, però non aveva mai visto il suo tatuaggio.
Forse era perché non aveva mai avuto particolare interesse, forse era perché non sospettava di lui, però non si era mai preoccupata di chiedergli di vedere la sua marca.
-Devo mandare una missiva a Sir Duncan, il mio mentore, per avvertire che tutto procedere secondo i piani e che sia io che Gerard stiamo bene.
-Va bene, lì troverai materiale per farlo. Ci metterà più tempo di quanto ce ne vorrà per ricevere l'informazione sul tal Finn, però non abbiamo fretta. Raggiungimi in giardino quando avrai finito, vorrei vedere le capacità dell'alunna del mitico sir Duncan.
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Gerard di Ugarth
Historical FictionSeconda parte di Gerard di Rowan, ambientata nella contraparte del Continente, stavolta Gerard si dovrà muovere al suo regno natale, Ugarth, alla ricerca di una pace posticipata da troppo tempo. copertina della meravigliosa E.Grace Meyers!