Capitolo otto

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Finn fece il suo primo respiro lontano dal rischio di morire quando era già nottefonda.

Si trovava in un letto, avvolto in morbide coperte di lino e aveva una pezza bagnata sulla fronte; si guardò attorno e l'unica cosa che vide, alla flebile luce di una candela posizionata su un tavolino, fu la sagoma di un uomo.

La sorpresa fu scoprire che si trattava di colui che aveva definito come un rivale in amore.

Gerard non si era reso conto che si era svegliato; era seduto su una sedia al fianco, aveva il capo basso e sussurrava qualche parola, come se stesse pregando.

-Cosa fai?- la sua voce era tornata a essere quella di un tempo.

Pensava che avesse atteso tanto tempo solo per reclamargli la sparizione di Rori, invece restò in bianco quando notò la più felice delle espressioni: pensò che probabilmente nemmeno la principessa di Wari aveva mai visto un viso così grato.

-Stai bene...- osservò con un sorriso angelico.

-Riserva quello sguardo per quando ritroveremo Rori- gli indicò, nervoso per trovarsi a tu per tu con il principe.

Gerard lo colpì leggermente al braccio, come per riprenderlo per aver nominato la sua fidanzata.

-Prima cosa stavi facendo? Stavi... pregando?- domandò con scetticismo.

Gerard non gli rispose: lui stesso non era capace di credere alla sua volontà di supplicare qualcosa di più grande per ottenere un favore.

-Non sono religioso.... Non lo sono mai stato, ma mi è sembrato per un istante che fosse l'unica cosa che potessi fare- espose il principe, sentendosi incredibilmente stupido.

Finn non lo giudicò:

-Mio padre mi faceva pregare ogni notte prima di andare a dormire, nonostante non creda in nulla del genere al giorno d'oggi.... Sei preoccupato per Rori?

Gerard negò con il capo:

-Sebbene io muoia di preoccupazione per Victoria, non erano dirette a lei le mie suppliche. Sono così felice di vederti sveglio.

Finn rise:

-Da quando ti preoccupi anche per me? Non è che hai cambiato i tuoi interessi e ora sono io il tuo obbiettivo amoroso?- lo prese in giro, sperando vivamente di aver solo ipotizzato qualcosa di insensato.

Gerard lo pizzicò al braccio:

-Tu sei la ragione per la quale Rori è scomparsa; non è colpa tua, nonostante tutto. Il mio punto di vista non conta ora, so solo che lei voleva mantenerti in salvo e che il mio unico obbiettivo, oltre che ritrovarla, è compiere ciò che avrebbe fatto lei.

Finn e Gerard si fissarono: non avevano più nulla per cui odiarsi reciprocamente, il pescatore non si sarebbe intromesso nella sua relazione con la principessa (a meno che lei volesse) e il principe aveva un interesse genuino di vederlo vivo e vegeto.

-Chi è questo John?

-John? È un uomo morto- sussurrò con astio, ogni suo muscolo era contratto al pensare a ciò che poteva star facendo alla sua amata.

Il biondo non disse nulla, non voleva mettere sotto pressione Gerard.

-Prima che tu cadessi, mi era sembrato di scorgere una persona vicino alla cascata; ho allontanato subito quella possibilità perché era così remota da non potersi considerare nemmeno come sensata, invece devo ammettere ora che se avessi prestato più attenzione, forse....

-Taglia corto, Whitefield!- lo incitò il ragazzo coricato.

Gerard non lo strangolò perché non ne aveva le forze dopo la stanchezza accumolata dalla lunga giornata.

-John ed io abbiamo condiviso un episodio drammatico. Lui mi ha sempre abusato mentre lavoravo in un campo qui a Ugarth, un giorno mi stancai e mi difesi- si interruppe.

Finn non rise perché si trattenne:

-Mi stai dicendo che vi è qualcuno che può essere infuriato con te per esserti difeso da bambino? Sul serio? Cosa gli avrai mai fatto?

Gerard si voltò verso la finestra, dalla quale filtrava la pallida luce della luna.

-L'ho sfigurato, lo colpii sapendo dove lo avrebbe ferito maggiormente: il suo viso, da quel momento non sarebbe più stato lo stesso.

Finn rabbrividì all'udire di cosa poteva essere capace il suo nuovo amico.

-Non guardarmi così: ero un bambino, lui mi aveva picchiato per anni. Io solo mi sono girato e l'ho colpito con un palo.... Suona orribile, ma è stato il mio unico rimedio, e non vi è un giorno nel quale non pensi a ciò che ho fatto.

Finn iniziò a pensare a come avrebbe reagito Victoria all'udirlo:

-Rori...?

-Lo sa, lei è stata la prima persona alla quale l'ho raccontato. A volte ho avuto paura che Rori potesse trovarmi abominevole dopo tutto ciò che ho fatto, invece si è dimostrata così... compassionevole.

Rori non era del tipo di persona che poteva condannare qualcuno solo per difendersi, ma aveva probabilmente perdonato tutto ciò che avvea fatto Gerard, le sue azioni erano innumerevoli.

-L'hai fatto per una causa giusta....

-Sono stato crudele con John, avrei potuto difendermi senza distruggergli il volto. Poi ho tradito il mio stesso popolo all'arruolarmi nell'esercito di Rowan, tutto per scappare dalla vita che avevo. Sono un codardo, Finn, null'altro.

Finn si sedette, per poi sorridergli e poggiargli una mano sulla spalla:

-Smettila di piangerti addosso, altrimenti avrò una vittoria più facile su di te nella battaglia per Victoria.

Gerard rise:

-Certo, ti piacerebbe.

-Hai un'idea di dove potrebbe essere questo John?

Gerard sospirò, si poggiò le mani sulle tempie e provò a rammentare un dettaglio importante della sua infanzia.

-Mentre ti portavamo qui l'anziana mi ha raccontato che vi è stata una sopravvissuta alla furia del Mostro.... Ho parlato con lei e questo non fa che aumentare la mia paura: se avessi udito un quarto di tutto ciò che mi ha raccontato, tu stesso non saresti così tranquillo.

Raccontò tutto ciò che sapeva: quella giovane era stata rapita un paio di anni prima, l'ultima vittima del Mostro, l'aveva abusata in ogni senso.

-La ritrovarono legata a un albero, priva di un occhio e gravida.

Finn sentì che il petto gli si opprimeva, comprese la gravità di ciò che poteva accadere alla donna che entrambi amavano.

-Se qualcosa così le avvenisse, ti supplico di prenderti cura di lei, perché io mi toglierò la vita- lo avvertì il principe.

Tutto ciò che John le potesse fare sarebbe stata colpa sua, colpa sua per essersi innamorato di Rori.

Gerard di UgarthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora