Theo Raeken ne aveva passate tante, quante lui ne aveva fatte passare agli altri. Aveva ucciso un sacco di gente. Per cosa? Solo ed esclusivamente per il potere. La prima vittima fu sua sorella, alla quale ne seguirono tante altre fino ad arrivare al branco formato da lui stesso.
Aveva ucciso, mentito, ingannato e rubato ma questa era la sua vita. Una vita costruita su infine scelte sbagliate, una vita fatta di continui errori. Tutte erano state scelte prese senza tenere conto delle conseguenze, delle persone e dei sentimenti. Era sempre stato ceco di fronte alla sofferenza degli altri; talmente egoista, meschino e assetato di potere. Tutta quella malvagità a poco era servita, anzi tutto gli si era rivoltato contro. Tutto il male fatto gli si era buttato addosso come un grosso macigno, e lui non era stato in grado di reagire. Tutta la corazza che si era costruito, in un millisecondo era crollata.
"Niente è peggio di ciò che ho vissuto" disse una volta. Ed era vero. In quell'Inferno. Vivere e rivivere sempre la stessa scena. Quell'esperienza gli era penetrata fino al midollo, gli era entrata dentro così tanto che in un modo o nell'altro era stato costretto a cambiare se stesso, e scacciare un po' di quell'oscurità che lo aveva sempre caratterizzato. Forse quel passo indietro, quel piccolo tentennamento, aveva fatto in modo che non fosse più degno di quel destino che gli era stato assegnato. Un'altra possibilità gli era stata offerta quando quel varco, in quell'umido tunnel, lo salvò. Liam lo salvò. Inizialmente, impaurito lo aveva attaccato ma poi si rese conto che non tutti erano come lui. Non tutti erano oscuri e impenetrabili. Qualcuno lo aveva perdonato, o almeno lui pensava, sperava fosse così. Quando gli fu spiegato il motivo di quel gesto, rimase deluso. Nessuno lo voleva se non per usarlo. Come lui aveva fatto con gli altri.
Da quel momento in poi fece tutto il possibile per essere accettato nonostante il suo passato. Nonostante le sue parole. "Starò con te finchè mi farà comodo" sputò quelle parole a Liam, per poi subito dopo prendere di forza il piccoletto e spingerlo nell'ascensore, all'arrivo dei Ghost Riders. "Faccio da esca" gli disse prima che le porte dell'ascensore si chiusero. A pensarci bene non aveva mai capito fino in fondo quel gesto, così come non lo aveva capito Liam. Che Theo si stesse ammorbidendo o forse pensava che non fosse in grado di combattere?
Quel gesto continuava a tormentare Liam in seguito alla Caccia Selvaggia, e si chiedeva costantemente dove fosse finito, solo per ringraziarlo. Lo raccontò a Mason e poi al resto del gruppo. Nessuno seppe dire niente, tranne Stiles che non esitò a esprimere il suo odio. "Tornerà e vorrà qualcosa in cambio, quello stronzo. Theo non fa niente per niente. Liam, non farti intenerire. Se lo fai, giuro, ti faccio fuori con le mie mani. Non ti fidare." E Liam lo sapeva. Stiles aveva ragione, non era da Theo. Avrebbe dovuto lasciarlo dov'era, era stato tutto uno stupido errore pensare che li avrebbe aiutati senza voler niente. Eppure nel suo cuore, Liam, sperava fosse cambiato. Aveva sempre pensato che in Theo c'era altro, qualcosa di buono. Qualcosa che non stesse marcendo. La dimostrazione c'era stata, ma nessuno si era espresso a favore. Soltanto Scott gli rivolse uno sguardo, quasi comprensivo come a dire "Si, lo penso anche io", ma Scott come lui, era troppo buono. Entrambi si fidavano anche di chi di affidabile non aveva nulla.
E Theo, affidabile non lo era mai stato.
Si era messo il cuore in pace. Non ci pensò più. Dopotutto era ancora il ragazzo malvagio che era sempre stato. Non se ne parlò più e tutti proseguirono con la loro vita. Stiles andò al college, si faceva sentire qualche volta ma niente di più. Mentre per Scott, Malia e Lydia ancora poche settimane e se ne sarebbero andati anche loro. Ancora non accettava il compito di occuparsi da solo di Beacon Hills, e ancora non era in grado di controllare la sua rabbia. Ci lavorò molto, in quei giorni, con Scott ma con scarsi risultati. L'ennesima sfuriata la ebbe quando, dopo che Hayden lo lasciò, in un momento disperato prese il cellulare e per poco chiamò Theo. Avrebbe voluto trovarlo e ammazzarlo definitivamente. Lo odiava così tanto che lo avrebbe rispedito all'Inferno. E si maledisse mentalmente per essere stato troppo buono e per aver deluso gli altri. Come aveva potuto liberarlo? Con tutto il male che aveva fatto?
Si promise che se un giorno l'avesse rivisto, avrebbe ammazzato Theo, liberandosi di quel grosso peso, e vivendo la sua vita come meritava di essere vissuta.
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Alone - THIAM
FanfictionBeacon Hills è sempre stato un luogo dove succedevano le cose più inimmaginabili, e questo entrambi lo sapevano. Così come entrambi sapevano di odiarsi a vicenda, così come entrambi sapevano di essere tremendamente soli. La solitudine è una consegu...