Capitolo 11

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Theo e Liam si guardarono imbarazzati non sapendo cosa dire. Non capivano come avessero potuto arrivare a quel punto. Liam non se ne capacitava. Theo l'aveva baciato e lui aveva ricambiato, come se tutto fosse normale. Come se fosse normale baciarsi in un sotterraneo buio e freddo, come se fosse normale baciare un ragazzo, come se fosse normale baciare Theo. La persona che aveva sempre creduto di odiare.
Ma il problema più grosso era che gli era piaciuto. Tanto. E questo lo fece infuriare. Come poteva piacergli baciare un ragazzo? Per di più Theo Raeken? Non aveva mai provato niente per un maschio, solo amicizia come con Mason. Non era gay, di questo ne era sicuro. Probabilmente quel bacio era dovuto ad una serie di situazioni che si erano create. Quell'attaccamento forzato con la Chimera lo stava facendo impazzire e d'impulso aveva ricambiato, senza pensarci. Era soltanto stato uno stupido bacio privo di sentimento. Un bacio che sarebbe rimasto un loro segreto. Un piccolo segreto che nessuno avrebbe conosciuto. Si era convinto che gli mancasse Hayden in quel momento, che tutto si era creato per quel vuoto lasciato da lei, ma non era così. In quel momento non c'era nessuno. Solo loro due. Theo e Liam.

"Che cazzo ti prende?" Gli aveva urlato poi, Liam. Non voleva dare a vedere che gli era piaciuto e che lo desiderava ancora. Non voleva dargli la soddisfazione. L'unico modo per fargli credere che non gli fosse piaciuto era trattarlo male. Così, magari, anche la sua mente avrebbe superato quel bacio. Di rimando Theo mostrò il suo ghigno, come se lo avesse preso in giro, come se lo avesse voluto far arrabbiare. Rimase seduto al suo fianco e scosse la testa, sorridendo, con Liam che lo fissava.

"Non lo ammetterai mai, ma lo so-" parlò Theo posando lo sguardo su Liam "ti è piaciuto, vero?". A quelle parole, il Beta si infuriò. Si alzò e lo prese per il collo, mostrando i denti.

"Sentimi bene-" ringhiò Liam a bassa voce. La mano premuta sul suo collo. Occhi contro occhi "osa solo farne parola a qualcuno, che ti rispedisco in quel maledetto Inferno". La rabbia montava sempre di più, quel ghigno lo mandava in bestia e Theo lo sapeva. Quella frase era stata voluta. Detta di proposito. Detta per provocare il Beta, ma in parte anche per nascondere l'imbarazzo causato da quell'azzardo. L'unica arma che non aveva perso, per mascherare le sue incertezze era la strafottenza. Non voleva farsi vedere debole e vulnerabile, non doveva. Il suo carattere che piacesse o no era ancora quello, in fondo. E doveva mantenerlo.
Theo capiva tutto. Riusciva a leggere negli occhi di chiunque. Riusciva a capire cosa la gente sentiva, con un solo sguardo e negli occhi di Liam la vide. La paura. Paura di essere scoperto. Paura che quel segreto venisse a galla. Paura della reazione delle persone. Di ammettere che nonostante si odiassero, continuavano a salvarsi a vicenda. Di ammettere che Theo stava cambiando e che lo voleva davvero. Ma soprattutto paura di fidarsi. Fidarsi di Theo.

Liam lo lasciò e la Chimera cadde a terra con un tonfo, lamentandosi. Il più giovane tirò un pungo contro il muro, poi un altro e un altro ancora, finché vide il sangue scorrere sulla pelle ruvida. In tutto quell'arco di tempo Theo, da seduto, osservò Liam, ma non disse nulla. Non in quel momento. Poteva mettere da parte il suo carattere un minuto, per una volta. Non provocò, non ghignò. Lo lasciò solo sfogare. In quel modo, Liam, si sfogava. Prendendo a pugni tutto quanto. Theo lo sapeva, perché l'aveva visto spesso farlo. Lo osservava. Tante volte, senza farsi notare. Aveva visto che si arrabbiava spesso con lui e per sfogarsi prendeva a pugni qualsiasi cosa. Aveva notato che la sua bocca si corrucciava quando non era d'accordo su qualcosa. Aveva notato che quegli occhi chiari nascondevano altro. Liam non era tutto ciò che si vedeva fuori. Dai suoi occhi Theo capiva tutto. Essi nascondevano ingenuità, gentilezza, compassione e anche un po' di fiducia. Liam si fidava di Theo. Anche se non lo ammetteva. La Chimera lo sapeva e avrebbe mantenuto la promessa del bacio. Non voleva deludere più nessuno.

Quando il Beta ritornò a sedersi, guardando la mano insanguinata, Theo lo fissò a lungo. In tutta la sua vita fatta di errori e incertezze, riuscì a vederla. Una piccola certezza negli occhi di un piccolo lupo mannaro. La fiducia, che nonostante tutto, gli era stata concessa.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora