Capitolo 15

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"Forza, Theo siamo arrivati. Resisti" erano a un paio di metri dalla clinica del Dottor Deaton. Beacon Hills era deserta, e la notte era calata con il suo manto scuro e profondo. L'unica luce accesa era quella della clinica veterinaria.
Liam e Theo erano partiti quella stessa mattina. Dopo aver progettato la fuga durante la notte, avevano agito. Erano riusciti ad oltrepassare quel lungo corridoio del sotterraneo senza essere notati, ma ovviamente proseguendo erano stati beccati dai cacciatori. Li avevano attaccati, ma durante il combattimento uno di loro aveva colpito Theo. Liam aveva fatto il possibile e finalmente dopo quasi due settimane di reclusione erano liberi. Con Theo colpito, tutto aveva assunto una piega difficile, se a ciò si aggiungeva il fatto che non potevano contattare nessuno e il non aver più il pick up. Liam aveva trascinato Theo per molti chilometri fino a che erano arrivati alla clinica sperando di trovare qualcuno.

La ferita sulla spalla sinistra di Theo stava espellendo quantità enormi di liquido nero, e se si osservava meglio il punto colpito era di un colore giallo. Liam aprì la porta d'ingresso, dove era presente la scritta 'CHIUSO'. Erano anni ormai che quella clinica non ospitava più animali.
Liam trascinò la Chimera su una sedia presente nella sala d'aspetto, provocando un rumore sordo. Gli sollevò la maglia, ma poi decise di toglierla per avere più visibilità. Il Beta osservò attentamente la ferita, sorreggendo Theo che stava cadendo.

"Dove diavolo eravate finiti?" la voce di Scott, lievemente arrabbiata fece capolino nella sala. Ma Liam lo ignorò, poggiando Theo delicatamente contro il muro. La testa gli ricadeva ai lati continuamente, era madido di sudore ed era svenuto una ventina di volte da quando erano partiti. La ferita non dava segno di guarire. Da quando erano insieme aveva, praticamente, passato il suo tempo a guarirlo, nonostante si convincesse che lo odiava.
In ogni caso, non è lei che volevo, quella frase gli rimbombava di continuo in testa. Non ne capiva il significato vero. Chi voleva veramente? Era rimasto quasi offeso da quella confessione, come se volesse essere lui la persona che la Chimera voleva. Stava diventando pazzo. Desiderava che Theo volesse lui? Non capiva Theo e non capiva sé stesso. Non capiva quella voglia continua di guarirlo, di aiutarlo. Mentre lo osservava, dispiaciuto di vederlo in quello stato gli venne in mente quel bacio. Gli osservò le labbra pallide e per un attimo gli venne l'istinto di sentire di nuovo il loro sapore. In un modo o nell'altro, che lo volesse o no, in quei giorni insieme avevano instaurato una specie di rapporto. Era certamente sicuro che quel desiderio fosse provocato dalla vicinanza con la Chimera. Si riscosse dai suoi pensieri solo quando sentì una mano sulla spalla. Si girò e si ritrovò davanti Scott.
"Liam, dove eravate finiti?" più calmo, con uno sguardo rassicurante, Scott, rivolse nuovamente la domanda al suo Beta, il quale però era totalmente assente. Riportò lo sguardo su Theo, ancora privo di sensi.
"Non guarisce più" disse solo, visibilmente preoccupato.

Scott osservò a lungo i due, poi si girò verso gli altri, come se volesse che qualcuno lo aiutasse. Malia sospirò, alzò gli occhi al cielo e si avvicinò. Osservò Theo disgustata.
"Sta morendo" disse impassibile. Tutti sapevano l'odio che Malia provava per Theo, persino Stiles era più magnanimo con la Chimera nonostante lo odiasse anche lui.
"Grazie tante, questo lo sapevo. Qualcuno lo vuole aiutare?" chiese Liam arrabbiato "poi vi spiego tutto".

Quella notte la passarono così, cercando di guarire Theo, non per aiutare lui, ma per Liam, per tranquillizzarlo. Il Beta se ne stava seduto a riposare mentre Derek lo guariva. Solo allora Liam aveva notato la presenza di Derek e Stiles , e in un primo momento si arrabbiò per aver rischiato così tanto per qualcuno che aveva trovato da sé la strada, poi però capì che se avessero potuto li avrebbero contattati.
Liam raccontò tutto, del bosco, del Nemeton, del sotterraneo e del ragazzo morto. Della fuga e della strada fatta a piedi fino a lì. Raccontò tutto tralasciando il bacio. Non voleva che sapessero e non voleva che lo giudicassero. È un bacio che non ha alcuna importanza, si continuava a ripetere. Ma non era vero e lui lo sapeva. Ne aveva eccome di importanza se ci pensava ogni giorno e se ne desiderasse un altro. Ricordava ogni singolo secondo di quel bacio durato troppo poco, ogni singola mossa. Theo che lo aveva avvicinato prendendolo dal collo e lui che l'aveva afferrato per la giacca. Le labbra gelide e secche.

Non sapeva più cosa pensare, se fosse pazzo o cos'altro. Mason gli si era avvicinato, ma non si dissero niente, gli appoggiò solo una mano sulla spalla, per rassicurarlo, come a dirgli che in quel momento era lì con lui qualunque cosa succedesse.
Quando Liam stava per addormentarsi, su quella sedia, si sentì bussare. Scott sparì e ritornò in compagnia di una persona.

"Ciao Liam" quella voce lo fece svegliare.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora