Capitolo 20

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"Dovrei andare al bagno" disse Liam con la mano alzata, chiamando l'attenzione della signorina Finch. Lei annuì continuando a spiegare e scrivere alla lavagna.
Il corridoio era vuoto, lo attraversò ed entrò nel bagno dei maschi. Fece ciò che doveva fare e poi si lavò le mani. Si osservò allo specchio, facendo una smorfia quando si accorse che aveva i capelli tutti in disordine. Era partito di corsa e si era dimenticato di metterli apposto, almeno un po'.

Mentre si aggiustava i capelli con l'intento di perdere un po' di tempo, la porta si aprì. Non fece caso a chi entrò. E neanche l'altro visto che si fiondò nel gabinetto chiudendo la porta a chiave.
Liam estrasse il cellulare dalla tasca, guardando l'ora: 10.47. Mancava poco e sarebbe suonata la campanella. Decise di rimanere ancora per un po', così che quando fosse rientrato in classe non avrebbe dovuto assistere alla lezione noiosa della Finch. Si appoggiò al lavandino e sospirò. Si osservò attentamente e notò che aveva il viso stanco, profonde occhiaie sotto gli occhi davano conferma della sua notte insonne. Dopo che Hayden gli aveva detto quella frase, non era stato più in grado di rilassarsi. Aveva paura che lei potesse scoprire a chi pensava mentre la guardava, e non voleva.

Sentì lo sciacquone e la chiave. La porta si spalancò e fu in quel momento che lo vide. Si pietrificò mentre l'altro si stava aggiustando la maglia. Poi alzò il capo. Si osservarono attraverso lo specchio, immobili. Non si erano più trovati così vicini da molto tempo.
Theo si riscosse da quello stato di trance e si precipitò al lavandino. Vicini. Troppo.
Liam ancora con lo sguardo fisso nel punto in cui era apparso. Lo sentì muoversi. Sentì il cuore della Chimera e sentì il suo. Si girò e lo vide di fianco a lui appoggiato al lavandino con lo sguardo perso.

"Theo" esclamò senza lasciar trasparire nessuna emozione.
"Dunbar-" stesso tono ma più duro "ci si vede" continuò avviandosi alla porta senza guardarlo.
Liam lo seguì con lo sguardo fino a che uscì dal bagno. Gli corse dietro.
"Theo" sussurrò mentre l'altro proseguiva. Liam lo raggiunse e lo affiancò.
"Che hai?" disse esasperato Theo, fermandosi e guardandolo.

Gli occhi.
"Devo chiederti una cosa-" Liam con la testa lo invitò a tornare in bagno. Si guardarono intorno ed entrarono "cosa mi hai fatto precisamente quella volta?" chiese di getto. Theo lo guardò confuso, non capendo "quando ti ho infilato gli artigli...cos'hai fatto?".

"Cosa significa cosa ti ho fatto?" ribattè irritato Theo "ti ho aiutato a tirarci fuori di lì e tu mi dai la colpa per cosa?! Dovresti ringraziarmi di averti fatto andare via prima che ti prendessero" Liam contrasse la mascella e distolse lo sguardo.
Era convinto gli avesse fatto qualcosa. Tipo impossessarsi della sua mente o qualcosa del genere. Era impossibile che ogni volta lo vedeva ovunque anche se non c'era. Ogni volta in Hayden, ogni volta gli riempiva i pensieri o ne era la causa. Ci stava male da più di un anno e voleva la verità e farla finita.
"Ti sei impossessato di me?" suonò più come un'affermazione che come una domanda. Theo strabuzzò gli occhi e rise. Scosse il capo "Piccolo Beta, ne sai una più del diavolo, come ti viene in mente?" ancora con il ghigno stampato in faccia. Liam si accigliò e prima che l'altro potesse reagire lo prese per il collo della maglia e lo spinse contro le porte del bagno, provocando un rumore sordo.
"Dimmi cosa mi hai fatto" insistè Liam, ora spazientito.

"Se mi dicessi cos'hai che non va" urlò Theo confuso. A Liam divennero gli occhi gialli e sbuffò sonoramente.
"Sei ovunque, mi perseguiti-" gli confessò esasperato "sono convinto sia colpa tua, non vivo più. Non mi lasci in pace nemmeno con Hayden" disse tutto d'un fiato. Theo lo fissò.
"Quindi, quando tu fai sesso con Hayden, vedi me?!" la Chimera era compiaciuta e gli si illuminarono gli occhi.

"Hai detto a qualcuno di quel bacio?" Liam ignorò la domanda. Non voleva confessarlo. Non quello. Aveva detto anche troppo.
"Non l'ho detto a nessuno" la campanella suonò e si allontanarono prima che gli studenti potessero aprire la porta del bagno e pensare male.
"Lo spero per te" lo disse con un tono duro, ma la voce lo tradiva. Era davanti a lui e solo in quel momento si accorse che gli era mancato.
Theo lo fissò con gli occhi socchiusi e si avvicinò, prendendo l'occasione in cui nessuno era entrato "Sento il tuo cuore, Liam. Cos'è?" gli fissò le labbra, e il cuore del Beta accelerò "ne vorresti ancora uno? O due? Hayden non ti basta e lo sai. Non ti è mai bastata" lo prese e lo spinse in una delle tre porte. Qualcuno entrò fischettando.
"Che stai facendo?" chiese allarmato Liam facendo meno rumore possibile.
"Quello che senti tu l'ho sempre sentito anche io" confessò Theo, il forte vociferare degli studenti permetteva lor di parlare senza che nessuno potesse sentirli.
"Ma non va bene. Non è così che funziona, non sono gay" quella volta lo disse a voce alta, quando molte volte lo aveva solo pensato.
"Nemmeno io lo sono".

Liam fissò la bocca socchiusa della Chimera. Lo desiderava così tanto, un altro bacio, ma non poteva, per sé stesso e per Hayden. Voleva sentirlo di nuovo il sapore di quelle labbra proibite, ma si trattenne.
"Fallo. So che lo vuoi e anche io lo voglio" lo esortò Theo.
Liam sospirò un "non posso" e di corsa, uscì dal bagno.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora