Capitolo 7

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Si erano appostati nei pressi di una foresta lontano dalla cittadina di Beacon Hills. Avrebbero dovuto fermarsi un paio di giorni, e se Derek non si fosse fatto vedere avrebbero proseguito con altri boschi. Loro si stavano occupando della parte est. Malia e Scott della parte ovest, mentre gli altri erano rimasti a Beacon Hills. Theo continuava a ripetere che secondo lui era un piano totalmente inutile. Non l'avrebbero trovato in quel modo, ma Liam giustificava Scott.
Circa due giorni che si trovavano lì e avevano già discusso varie volte. Anche per i motivi più futili. Una discussione fu su chi dovesse dormire sui sedili posteriori, Theo affermava che essendo sua l'auto avrebbe dormito lui. Alla fine arrivarono alla conclusione che avrebbero fatto una notte ciascuno.

Le ricerche proseguivano lentamente. Stavano perdendo tempo ma nessuno lo ammetteva. Di quel passo i cacciatori li avrebbero uccisi tutti. Nessuno di loro sarebbe sopravvissuto. Theo e Liam passavo le loro giornate a perlustrare boschi, sempre accompagnati dal terrore di essere visti. Non si parlavano granché. Dormivano, mangiavano e cercavano Derek. Tutti i giorni.

Quando un giorno, tutto era cominciato male ed era finito male. Si erano svegliati dopo una notte passata malissimo, tra il freddo e gli incubi. Theo, durante la notte, si era svegliato, senza rendersene conto, spaventato e arrabbiato, e aveva cominciato a prendere a pugni Liam trascinandolo sui sedili posteriori. Questo si era svegliato, e non capendo, si difese mettendo KO la Chimera.
Neanche il tempo di calmare la rabbia che si addormentò di nuovo.

Il mattino seguente Theo si svegliò tutto indolenzito, con Liam sdraiato sopra di lui. Lo scansò e si accorse del sangue secco uscito dal naso e dalla bocca e un occhio nero come la pece sul volto di Liam. Lui stesso si osservò allo specchietto centrale. Era pieno di sangue anche lui, ma non capiva. Quando era successo? Svegliò violentemente Liam furioso.
"Che cazzo è successo?" Gli urlò in faccia Theo, l'altro ancora assonnato, si strofinò gli occhi facendo una smorfia quando toccò l'occhio colpito. Guardò la Chimera, poi si ricordò della notte precedente. Spalancò la portiera di colpo e scese. Cominciò a camminare, neanche lui sapeva dove. Voleva solo allontanarsi da Theo. Voleva allontanarsi se no l'avrebbe preso a botte. Ricordava la violenza con cui lo aveva colpito e la ferocia nei suoi occhi. Quegli occhi che lo guardavano in quel modo lo avevano distrutto dentro. Non erano più gli occhi che aveva visto quando lo stava calmando dalla rabbia qualche giorno fa, erano totalmente diversi. Freddi.

Sentiva un freddo atroce, come se avesse mille spilli infilati nella carne. Il viso indolenzito, gli occhi stanchi e lucidi. Improvvisamente sentì una scia gelida e umida sulla guancia. Velocemente la asciugo e si fermò contro un albero. Che gli stava succedendo? Per cosa piangeva? Non lo sapeva, si sentiva tremendamente triste e giù di morale. E tutta la situazione che si era creata non aiutava affatto. Non ce la faceva più a stare con qualcuno con cui non aveva niente in comune. Non ce la faceva più a stare in quel posto. Non ce la faceva più e basta. Voleva tornare a casa, ritornare a scuola. Passare le giornate con Mason a chiacchierare e non far niente. 

Rimase lì appoggiato a quell'albero per più di un'ora, poi si decise che doveva tornare indietro. Non voleva ma doveva. Doveva portare a termine quella missione per non deludere Scott, per non deludere il branco. Cominciò a correre. L'aria era sempre più fredda finché arrivò al pick up. Theo non c'era. Aprì la portiera ma era chiusa. Sbuffò e si appoggiò. 

"Dove diavolo eri finito?-" comparve Theo in lontananza "ti ho cercato ovunque" disse arrabbiato. Liam non rispose e non lo guardò. Finché gli si parò davanti.

"Cosa vuoi da me? Cosa ti ho fatto?" sussurrò Liam a testa bassa. Aveva una totale confusione in testa che non riusciva più a controllarsi. Si stava facendo vedere troppo vulnerabile. E questo non andava bene se davanti avevi Theo Raeken. Ma in quel momento non gli importava.

"Voglio che mi dici cosa è successo stanotte. Perchè sono ridotto così?" continuò fissandolo ma l'altro non accennava ad alzare la testa. Dopo alcuni minuti finalmente puntò il suo sguardo su quello della Chimera.

"Bene, grazie. Sto bene anche io" lo spinse indietro quasi facendolo cadere, con gli occhi a due fessure "mi hai preso a pugni e io ho ricambiato, testa di cazzo" quella volta alzò la voce. Si fissarono. Theo non capiva perchè non ricordava di essersi svegliato e aver preso a pugni Liam. Probabilmente la sua ira era stata scatenata da un incubo. L'ennesimo incubo. 

Liam sorrise amaramente "E pensare che volevo ringraziarti. Era un pensiero fisso, sai?-" indicò la sua testa e poi la scosse "Continuavo a ripetermi che dovevo trovarti e dirti grazie, per esserti sacrificato quella volta. Pensavo fossi cambiato.-" con gli occhi colmi di delusione lo fissò. Sapeva di averlo già detto una volta, ma volle ricordarglielo. Theo lo ascoltava senza proferire parola "Adesso Theo vuole davvero far parte del branco, dicevo. Anche a loro lo dicevo. Non si sono mai fidati e hanno fatto bene. Non avrei dovuto fidarmi neanche io" si sentiva così stupido in quel momento. Un altro cedimento davanti a Theo e non se lo sarebbe perdonato. 

La Chimera non sapeva cosa dire. Voleva dirgli che non lo aveva fatto di proposito ma non gli uscì nemmeno un minimo suono, lo fissò solamente. Era felice della confessione di Liam, qualcuno lo aveva considerato una volta nella sua vita e in quel preciso istante si sentì meno solo.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora