Capitolo 30

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Theo e Liam, finito l'allenamento di lacrosse, si stavano avviando a casa. Erano circa le 17.30 di una sera di fine novembre, l'oscurità aveva invaso Beacon Hills e nuvoloni neri si stavano formando nel cielo. Un vento forte investì i due ragazzi e piccole goccioline d'acqua avevano cominciato a ticchettare sull'asfalto. Accelerarono il passo. Theo si coprì il capo con il cappuccio e stessa cosa fece Liam.
Un lampo rischiarò il cielo scuro, seguito subito dopo da un tuono che rimbombò nel silenzio di Beacon Hills.
"Faremo meglio a correre se non vogliamo trovarci fradici" esclamò Theo. Nel momento stesso in cui aveva terminato la frase, la pioggia cominciò a cadere sempre più velocemente. Liam si voltò, fulminandolo con lo sguardo, Theo roteò gli occhi e sbuffò "come non detto".

Corsero più che poterono fino a casa di Liam, Theo avrebbe dovuto fare ancora un paio di isolati a piedi. La pioggia diventò più fitta e altri lampi seguiti dai tuoni si manifestarono. Liam estrasse velocemente le chiavi dalla tasca interna dello zaino e aprì la porta. Senza chiedere, Theo entrò in casa subito dopo Liam, chiudendosi la porta alle spalle.
"Certo, Theo entra pure in casa mia" esclamò Liam infastidito per la sfacciataggine del più grande. Quest'ultimo sbuffò avvicinandosi alla finestra, scostando la tenda e osservando il temporale. Non dava segni di voler smettere.

"Appena diminuisce me ne vado, non preoccuparti"
Liam non lo degnò di una risposta e chiamò il signor Dunbar.
"Papà, sono a casa" urlò mentre estraeva dall'armadietto della cucina una bottiglia di acqua. Nessuna risposta. "Papà?" niente "ok è in ospedale" borbottò tra sé.
Theo lo raggiunse in cucina "non dà segno di smettere, tira fuori la macchina e portami a casa" gli ordinò.

"Non ci penso nemmeno di guidare con quest'acqua, aspetti e poi vai a piedi" Theo sorrise e scosse la testa. Sapeva che Liam non avrebbe guidato. Faticava a guidare in condizioni migliori, figurarsi con la pioggia.
"Che femminuccia" sussurrò la Chimera. Liam sbuffò e si avviò al piano di sopra.
Raggiunta la sua camera si tolse i vestiti fradici e li sostituì con una tuta blu scuro. Ne cercò alcuni anche per Theo, i più grandi che aveva. Andò in bagno prese l'asciugamano e ritornò al piano di sotto.

Lanciò i vestiti alla Chimera e si buttò di peso sul divano accendendo la TV.
"Grazie, Liam. Soprattutto per i bei modi" lo provocò il più grande. Si tolse la felpa e la maglia bagnate e le sostituì con una di quelle di Liam. Era probabilmente la più grande che possedesse ma comunque era stretta, la indossò lo stesso. Medesima cosa fece con la parte inferiore, asciugò un po' i capelli con l'asciugamano e si posizionò sul divano con Liam.
"Tu veramente guardi i Simpsons alla tua età?" chiese Theo divertito. Liam scrollò le spalle.

"Quando non c'è nient'altro da vedere si"

"Possiamo parlare, se vuoi" disse Theo avvicinandosi all'orecchio di Liam "andiamo, perché sei così frenato?!" rise ritornando al suo posto. Il Beta si voltò di scatto "cosa vuoi dire?". Sapeva cosa intendeva dire.

"Dai, la senti anche tu non negarlo. Mi vuoi e io voglio te" Liam scosse la testa.
"Ma è sbagliato. Io non dovrei volerti, tu non dovresti volermi. Io amo Hayden e non sono gay" Theo si portò le mani ai capelli esasperato.
"Ancora? Hai idea di quante volte me lo hai ripetuto? Non lo sono nemmeno io ma ti voglio, non posso farci niente. E tu non ami Hayden" Liam scattò in piedi avvicinandosi a Theo ancora seduto.
"Non è vero, io-" ci pensò un attimo "la amo". Theo sorrise "ci hai pensato prima di dire che la ami, ciò significa che non la ami veramente. Vuoi convincerti che sia così ma non lo è".

"Basta, non ti sopporto più" confessò ad alta voce Liam. Theo si alzò "ma mi vuoi" completò la frase, si fiondò sulle labbra di Liam e per la seconda volta in quel giorno si baciarono.
Il Beta cedette e si lasciò trasportare in quel bacio che di casto non aveva proprio nulla. Liam gli afferrò il viso e lo avvicinò ancora di più.
Theo cominciò a levargli la felpa lasciandola cadere, poi la maglia sfiorando ogni centimetro di pelle candida del Beta. Rimase colpito nel vedere l'addome ben formato del più piccolo, lo osservò per tutto il tempo in cui Liam lo spogliò velocemente, e quando questo tentò di allontanarsi Theo lo afferrò per il bordo dei pantaloni e se lo tirò contro riprendendo a baciarlo.

Liam gli poggiò una mano sui pettorali facendola scivolare fino a sentire la V spuntare dai pantaloni. Aveva la mente annebbiata, stava facendo tutto in automatico. Lo voleva così tanto. Solo in quel momento si rese conto che tutto ciò che aveva pensato, tutto ciò di cui si era sempre convinto erano tutte balle. Lo voleva, l'aveva sempre voluto sin dalla sua prima comparsa a Beacon Hills. In una serata di pioggia come quella. Il più piccolo fece qualche passo, facendolo indietreggiare e spingendolo sul divano.

Theo fece un ghigno di soddisfazione "Così mi piaci piccolo Beta"

"Stai zitto per una maledetta volta, potrei pentirmene all'istante" Theo si protese verso Liam e lo prese per il braccio, incoraggiandolo a mettersi a cavalcioni sopra di lui. Quando le loro erezioni si sfiorarono la Chimera gemette, gli tolse il resto, invertì le posizioni e gli rivolse un sorriso. Si liberò dagli ultimi indumenti e gli accarezzò il viso lasciandogli un bacio umido sulle labbra.

Si fissarono negli occhi, attimi infiniti e si sorrisero. Non era solo sesso quello, era molto di più e lo sapevano entrambi. Sentivano i loro rispettivi cuori, battevano all'impazzata e i loro occhi dicevano tutto quello che le loro bocche non riuscivano a esprimere.
"Non ho mai fatto niente del genere con un maschio" confessò Theo fissando ancora Liam. Quest'ultimo gli poggiò una mano sul braccio teso e lo accarezzò "nemmeno io, ma fallo. Non sarà poi tanto diverso". Theo sorrise sinceramente e si appoggiò sul più piccolo sdraiato, abbracciandolo.

Si ritrovarono così a fare qualcosa che non avevano mai pensato di fare. Si unirono non solo fisicamente ma anche mentalmente e fecero l'amore come due innamorati.
I cuori di entrambi non avevano mai smesso di battere forte, nemmeno finito tutto. Le loro fronti imperlate di sudore e i capelli appiccicati alla fronte, sdraiati su quel divano troppo piccolo per i loro corpi così grossi, le braccia intrecciate e i loro sguardi persi l'uno nell'altro.
E Liam capì che quello che aveva detto poco prima non era affatto vero. Era stato diverso eccome.Era stato diverso perché con nessuna ragazza con cui era stato aveva provato ciò che gli aveva fatto provare Theo, quel ragazzo che per molto aveva provato ad odiare.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora