Capitolo 31

8.5K 596 360
                                    

Erano passati vari giorni da quando Theo e Liam avevano fatto l'amore, e da vari giorni Liam stava impazzendo. Aveva il terrore che Hayden o Mason o chiunque altro potessero scoprire ciò che aveva fatto. Cercava in tutti i modi di evitare Theo, ma finiva che lo incontrava continuamente in qualsiasi posto. Non riusciva ad accettare il fatto che si stava innamorando di un ragazzo, perché sì, era arrivato a quella conclusione.
Stava evitando non solo Theo, ma anche Hayden e Mason. Non riusciva più ad uscire da quella situazione creata da sé stesso; avrebbe dovuto dirlo ad Hayden che la stava tradendo, avrebbe dovuto dirlo a Mason dato che era il suo migliore amico, ma non ci riusciva. Aveva paura, che potessero non accettare il fatto che provava qualcosa di profondo per la Chimera. Sicuramente Hayden non l'avrebbe mai accettato, quello lo sapeva. Ma Mason l'avrebbe capito.

Si era sempre trovato sul punto di confessarglielo ma qualcosa glielo impediva, la paura. Paura di non essere accettato e di essere giudicato. Per Theo, pensava, non sarebbe stato complicato visto che non aveva amici. Ma restava il fatto che tra i due, era quello più sicuro di ciò che faceva. Anche se non era nella sua indole, innamorarsi di un ragazzo, piano piano lo stava accettando, in fondo non stava facendo niente di male. Per una volta nella sua vita, stava imparando a fare qualcosa di normale che non provocasse danni a nessuno, quello era ciò che pensava. Finché un giorno, vide la paura negli occhi del più piccolo e lì capì che stava facendo una cosa che non andava fatta. Stava spingendo Liam a tradire Hayden.
Dalla disperazione si maledisse, prendendo a pugni il muro del suo appartamento, per poi crollare sul pavimento, tirandosi i capelli talmente forte.
Perché niente, in quella maledetta vita, andava per il verso giusto? Perché, dopo tutto ciò che aveva passato, doveva soffrire ancora? Quelle erano domande che si era sempre fatto, ma che in quei momenti si amplificavano nella sua mente facendogli perdere il controllo. Solo, in quel piccolo appartamento urlava fino a che la voce non usciva più, si spaccava le nocche contro il muro e piangeva. Finiva sempre per piangere, lacrime salate gli uscivano incontrollate da quegli occhi che avevano visto sempre il buio. Gli rigavano le guance e gocciolavano sul pavimento freddo del piccolo soggiorno. Con Liam, stava cominciando a venire a galla, si stava lasciando alle spalle il passato, si era persino dimenticato di Tara, non lo tormentava più; ma era consapevole che facendo del bene a sé stesso stava rovinando la vita di Liam. In un modo o nell'altro, inconsciamente, lo stava spingendo a fare ciò che lui voleva. Come aveva sempre fatto.

Decise così di troncare ogni rapporto con il Beta, di cancellarlo dalla sua mente. Lo informò di voler comunque continuare con le ricerche su Jane e quando tutto fosse finito, se ne sarebbe andato per sempre. Non avrebbe messo più piede in quella cittadina che gli aveva provocato non pochi guai. Liam, acconsentì, nonostante si fosse sentito tremendamente distrutto e Theo lo percepì dai suoi occhi.
"Mi dispiace, Liam" sussurrò, infine, non osando guardarlo negli occhi, Liam annuì facendosi sfuggire una lacrima, asciugandola velocemente. Il Beta si fece coraggio e anche se sapeva che doveva lasciarlo andare per il bene di entrambi, lo avvolse in un abbraccio forte. Theo ricambiò dopo secondi in cui non aveva capito cosa stesse succedendo. Non resistette più e, come se non erano bastate quelle che aveva versato ogni giorno sino a quella parte, scoppiò a piangere sulla spalla del più piccolo "perché deve sempre essere così?" non sapeva se lo stesse dicendo a sé stesso o a Liam. Quest'ultimo non parlò, lo strinse più forte e gli sfregò la schiena.
"Chi sono io per impedirti di fare ciò che credi?" gli domandò Liam quando si fu calmato.
"Io credevo in te" sussurrò Theo, Liam corrugò la fronte, impedendo alle lacrime di uscire.
"Anche io, ma non posso"
"Non sembrava che mi volessi, eri troppo preso dalla paura che gli altri ti giudicassero, sei sempre stato frenato-" non era cattiveria, ma amara delusione "perché non puoi? Non ti fidi vero?" Liam si portò le mani agli occhi.
"Non posso perché Hayden è incinta" lo disse così veloce che Theo sperò di aver capito male, ma quando Liam dagli occhi si portò una mano alla bocca, tutto acquistò un senso. Per poco non svenne, perse l'equilibrio e fu costretto ad aggrapparsi al lavandino dello sporco bagno della scuola.
Corrugò la fronte in una smorfia di disgusto e gli voltò le spalle.
"Vattene per favore" esclamò all'improvviso. Liam si avvicinò per toccargli la mano ma l'altro la ritrasse "vai via" sibilò a denti stretti. Vedendo che non accennava ad andarsene lo prese per il collo e lo scaraventò contro il muro.
Liam si alzò, si aggiustò la giacca.
"Mi dispiace" sussurrò e se ne andò, lasciando Theo nella sua solitudine.
Era sempre stato solo, ma in quel momento un vuoto incolmabile gli si formò nel petto. Rimase un paio di minuti, così nella stessa posizione, con gli occhi gonfi dal pianto e lacrime che scendevano copiose. Si sentiva uno straccio. Si sentiva tradito, anche se non aveva senso. Si sentiva ingannato. Credeva di conoscere Liam, ma la verità era che non lo conosceva abbastanza.

Liam, subito dopo essere uscito dal bagno, non osò entrare in classe e se ne andò. Era arrabbiato e confuso. Vedere Theo in quello stato lo faceva sentire malissimo. Pensare che l'aveva deluso e "tradito" gli fece male così tanto, che gli venne da vomitare. Chinato ai lati della strada, con la testa che gli scoppiava lanciò un urlo e scoppiò a piangere. Tutte le lacrime trattenute fino a quel momento uscirono come un fiume in piena.

"Mi dispiace. Theo, mi dispiace così tanto" sussurrò come se l'altro potesse sentirlo. La verità era che si sentiva solo. Tremendamente solo.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora